In che modo i dispositivi elettronici fanno male ai bambini?
La quantità di tempo che i bambini trascorrono davanti agli schermi digitali è sempre più preoccupante. I bambini sembrano non stancarsi mai di guardare la televisione o di giocare con l’iPad. Questa ossessione per i dispositivi elettronici è motivo di preoccupazioni di vario genere, ma la più immediata riguarda l’impatto negativo che esercitano sulla vista.
I bambini fanno uso di apparecchi per giocare, chattare, navigare su Internet o vedere film. Trovano così interessanti queste attività al punto che non riescono a distogliere la propria attenzione dallo schermo.
Trascorrere troppo tempo con i dispositivi elettronici
I bambini non fanno nemmeno attenzione alla postura che adottano né alla distanza che tengono dallo schermo o alla sua lucentezza, aspetti che possono esercitare effetti negativi sulla loro vista e salute.
Guardare fissamente gli schermi elettronici durante periodi di tempo prolungati provoca disturbi di vario genere. In questo modo nascono problemi di secchezza agli occhi e irritazione oculare, rendendo difficile la concentrazione dopo che si è trascorso così tanto tempo di fronte a uno schermo.
Trascorrere un tempo troppo lungo nella stessa postura può provocare anche dolore al collo e alla schiena. Se per voi è difficile sopportare il tempo che trascorrete di fronte a uno schermo, pensate a che cosa sono sottoposti gli occhi di vostro figlio.
Gli schermi digitali sono ormai diventati una parte inseparabile della vita quotidiana. Non potete pensare di farli scomparire dalla vita, perché sarebbe impossibile, ma potete ridurre al minimo il loro impatto sui vostri figli.
Conseguenze che derivano dal trascorrere troppo tempo guardando uno schermo
Il primo passo da compiere consiste nel comprendere che cosa state affrontando. Un bambino trascorre, mediamente, circa 8 ore al giorno di fronte agli schermi elettronici. L’uso di dispositivi elettronici tra i bambini aumenta con l’età. Anche se non è possibile affermarlo con certezza, i bambini che trascorrono troppo tempo guardando uno schermo corrono un rischio maggiore di sviluppare problemi alla vista, sul lungo periodo.
Dopo i televisori e i videogiochi, la maggior parte dei dispositivi sono entrati nella nostra vita durante gli ultimi due decenni. Anche se è possibile osservarne gli effetti immediati sui bambini, quelli a lungo termine sono ancora sconosciuti.
È probabile che i bambini che trascorrono molto tempo di fronte ai dispositivi elettronici sviluppino miopia temporanea (miopia). Fortunatamente, l’effetto è transitorio e gli occhi recuperano le proprie capacità pochi minuti dopo che ci si dedica a un’attività che non comporta l’uso di schermi.
Le conseguenze che derivano dal troppo tempo trascorso di fronte a uno schermo non sono limitate agli occhi. Oltre a presentare sintomi come secchezza oculare, sensazione di bruciore, vista raddoppiata e visione offuscata, le persone soffrono anche di mal di testa e problemi relativi alla postura, come dolore al collo e alla schiena.
I medici definiscono questo insieme di sintomi come “sindrome da visione al computer“. Quando le persone utilizzano gli schermi elettronici, battono meno le palpebre. Mediamente, una persona batte le palpebre circa 15 volte al minuto.
A causa della notevole attenzione richiesta dall’uso di schermi e dispositivi elettronici, questa frequenza può abbassarsi fino a scendere al di sotto dei 5 battiti al minuto. Il battito di palpebre è un meccanismo naturale che mantiene gli occhi umidi, lubrificati e puliti.
Una frequenza più bassa provoca secchezza oculare e irritazione. La gravità varia a seconda del tipo di attività e del livello di impegno. Di conseguenza, un videogioco causa un affaticamento visivo maggiore, perché impone di guardare e reagire costantemente a quanto avviene sullo schermo.
I computer da scrivania e i televisori da parete possono peggiorare ulteriormente la situazione, perché ci costringono a dirigere il nostro sguardo verso l’alto. Ciò ci porta ad aprire di più gli occhi, esponendone una superficie maggiore all’evaporazione delle lacrime.
Gli schermi elettronici possono generare immagini dotate di un alto livello di luminosità e contrasto; inoltre, possono intercalare queste immagini nello spazio di una frazione di secondo. Possono anche riflettere la luminosità delle fonti di luce circostanti, come lampade e finestre. I nostri occhi devono reagire velocemente ai rapidi cambiamenti che si verificano nei livelli di luce.
Attenzione alla luce azzurra e all’affaticamento oculare dovuto ai dispositivi elettronici
Anche guardare uno schermo che emette una luce troppo tenue o eccessivamente brillante rispetto all’ambiente circostante provoca affaticamento visivo. Quando spostate lo sguardo dallo schermo all’ambiente che lo circonda, i vostri occhi devono adattarsi. Le frequenti dilatazioni e contrazioni delle pupille causano affaticamento oculare.
La maggior parte dei dispositivi moderni possiede uno schermo LED, perché quest’ultimo produce immagini più chiare e consuma meno energia. La quantità di luce azzurra emessa da questi schermi rappresenta un motivo di preoccupazione.
Rispetto agli schermi LCD, infatti, quelli che impiegano tecnologia LED emettono una quantità di luce azzurra molto maggiore. Anche se le ricerche in merito sono limitate, molti oculisti sospettano che la luce azzurra possa provocare danni irreversibili alla retina.
Tutto ciò può portare a un aumento del rischio di degenerazione maculare e di cataratte. La macula è la parte centrale della retina ed è fondamentale per una visione corretta. La degenerazione maculare può rendere impossibili attività quotidiane come leggere e guidare.
Con l’avanzare dell’età, le lenti degli occhi iniziano a diventare gialle. Per gli individui adulti, questo fenomeno comporta una difesa naturale limitata contro la luce azzurra. I bambini, però, sono ancora più vulnerabili.
La luce azzurra può anche interferire con l’orologio biologico, danneggiando il ciclo del sonno. Proteggere i bambini dalle conseguenze negative degli schermi elettronici è fondamentale. Se vostro figlio si lamenta perché sente bruciore agli occhi, dovreste rivedere la quantità di tempo che trascorre di fronte ai dispositivi elettronici.