I comportamenti che possono indicare l'autismo
È normale che, come padre o madre, non vi piaccia pensare che vostro figlio possa avere un problema di qualunque tipo. Quando si parla di autismo, è meglio diagnosticarlo in fretta e, se possibile, prima dei 18 mesi di età. È necessario conoscerne gli indicatori.
Se la diagnosi non avviene e l’autismo viene identificato quando il bambino è più grande, non preoccupatevi. I trattamenti possono essere usati a qualsiasi età ed è possibile ridurre gli effetti di questo disturbo.
Che cos’è l’autismo?
L’autismo implica un gruppo di disturbi dello sviluppo cerebrale e le sue caratteristiche dipendono dai diversi livelli della patologia. Può manifestarsi come difficoltà di interazione sociale e di produzione del linguaggio verbale e non verbale.
Poiché presenta gli stessi segnali di altre condizioni che alterano lo sviluppo normale dei bambini, è facile confondere l’autismo con altre patologie.
Gli indicatori di autismo nei bambini più piccoli
Questi sono alcuni comportamenti tipici dei bambini affetti da autismo:
- Non stabiliscono un contatto visivo (quando parlate con loro, quando li nutrite o giocate con loro).
- Non sorridono quando le persone che li circondano sorridono loro.
- Non rispondono quando qualcuno li chiama per nome o quando sentono una voce familiare.
- Non seguono con lo sguardo gli oggetti che vengono mostrati loro.
- Non usano i gesti per comunicare (come muovere le mani per salutare e per dire arrivederci).
- Di soliti, non emettono suoni per attirare l’attenzione degli altri se vogliono o hanno bisogno di qualcosa.
- Non rispondono agli abbracci o ai gesti di affetto.
- Quando arriva l’ora di giocare, non imitano o non rispondono ai movimenti altrui o alle espressioni facciali.
- Non alzano le mani quando vogliono essere presi in braccio.
- Non giocano con altre persone e non dimostrano interesse o allegria quando giocano.
- Non chiedono aiuto quando non sono in grado di fare qualcosa da soli.
Segnali d’allerta a seconda dell’età del bambino
Ai 6 mesi d’età: il bambino non sorride frequentemente e non dimostra espressioni di allegria o piacere.
Ai 9 mesi d’età: il bambino non produce suoni, sorrisi o espressioni del viso per comunicare.
Ai 12 mesi d’età: il bambino non risponde al suo nome, non produce alcun balbettio (la prima fase della comunicazione orale), non risponde ai gesti e alle azioni, come segnalare o prendere un oggetto.
Ai 16 mesi d’età: il bambino non ha ancora mai detto nessuna parola.
Ai 24 mesi d’età: il bambino non ha costruito le prime frasi (in generale, composte da almeno due parole)
Indicatori di autismo nei bambini di più di due anni d’età
- Sembra essere disinteressato o non accorgersi che ci sono altre persone intorno a lui.
- Non sa come interagire con le altre persone, giocare o farsi degli amici.
- Preferisce che le persone non lo tocchino, non si avvicinino e non gli dimostrino affetto.
- Di solito, non si lascia coinvolgere in giochi di gruppo, non imita i bambini della stessa età e non usa i giocattoli in modo creativo.
- Fa fatica a parlare dei suoi sentimenti.
- Sembra che non ascolti quando gli altri gli parlano.
- Non condivide i propri successi o interessi con le persone che gli sono più vicine.
- Parla con un tono di voce poco comune o con un ritmo che non è facile da comprendere.
- Ripete le stesse parole o le stesse frasi più volte.
- Quando gli viene fatta una domanda, la ripete, invece di dare una risposta chiara.
- Si riferisce a se stesso parlando in terza persona.
- Commette molti errori grammaticali o di lessico quando parla.
- Ha difficoltà nell’esprimere le proprie necessità o i propri desideri.
- Non è in grado di seguire delle istruzioni semplici.
- Non capisce il tono di voce giusto con il quale esprimere le diverse frasi.
- Evita il contatto visivo.
- Usa delle espressioni facciali che non corrispondono a ciò che dice.
- Il suo comportamento è alquanto robotico perché, quando comunica, non usa molto i gesti.
- Non mantiene la giusta postura del corpo.
- Segue una routine molto rigida.
- Fa fatica ad adattarsi ai cambiamenti nel modo in cui fa le cose.
- Ordina gli oggetti in modo troppo preciso.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Álvarez, I., & Arroyo Ignacio, C. (2016). Bases genéticas del autismo. Acta Pediátrica de México. https://doi.org/10.18233/apm31no1pp22-28
- Assumpção Jr, F. B., & Pimentel, A. C. M. (2000). Autismo infantil. Brazilian Journal of Psychiatry, 22, 37-39. http://www.scielo.br/scielo.php?pid=S1516-44462000000600010&script=sci_arttext&tlng=pt
- Cuxart i Fina, F. (2000). El Autismo : aspectos descriptivos y terapéuticos. Aljibe.
- Díez-Cuervo, A., Muñoz-Yunta, J. A., Fuentes-Biggi, J., Canal-Bedia, R., Idiazábal-Aletxa, M. A., Ferrari-Arroyo, M. J., … & Posada-De la Paz, M. (2005). Guía de buena práctica para el diagnóstico de los trastornos del espectro autista. Rev Neurol, 41(5), 299-310. Disponible en este enlace.
- Guzmán, G., Putrino, N., Martínez, F., & Quiroz, N. (2017). Nuevas tecnologías: Puentes de comunicación en el trastorno del espectro autista (TEA). Terapia psicológica, 35(3), 247-258. https://scielo.conicyt.cl/scielo.php?pid=S0718-48082017000300247&script=sci_arttext&tlng=en
- Martínez Sanchis, S. (2015). Papel de la corteza prefrontal en los problemas sensoriales de los niños con trastornos del espectro autista y su implicación en los aspectos sociales. revista de neurología, 60(1), 19-24. https://clasev.com/pluginfile.php/21076/mod_resource/content/1/autismo.pdf
- Moro Gutiérrez, L., Jenaro Río, C., & Solano Sánchez, M. (2015). Miedos, esperanzas y reivindicaciones de padres de niños con TEA. https://gredos.usal.es/bitstream/handle/10366/131901/Miedos%2c_esperanzas_y_reivindicaciones_de.pdf?sequence=1&isAllowed=y
- Morrison, J. (2015). DSM-5® Guía para el diagnóstico clínico. Editorial El Manual Moderno.
- Ritvo ER, Ornitz EM. (1976). Autism: diagnosis, current research and management. New York: Spectrum.
- Rivière, A. (2001). Autismo. Orientaciones para la intervención educativa. Madrid: Trotta. SA Cómo potenciar la comunicación en el alumnado con trastorno del espectro autista.
- Soriano Moreno, E. (2016). Dieta libre de gluten y caseína como intervención nutricional en niños con Trastorno del Espectro Autista. https://dspace.uib.es/xmlui/bitstream/handle/11201/145936/tfm_2015-16_MNAH_esm220_37.pdf?sequence=1&isAllowed=y
- Velarde-Incháustegui, M., Ignacio-Espíritu, M. E., & Cárdenas-Soza, A. (2021). Diagnóstico de Trastorno del Espectro Autista-TEA, adaptándonos a la nueva realidad, Telesalud. Revista de Neuro-Psiquiatría, 84(3), 175-182. http://www.scielo.org.pe/scielo.php?pid=S0034-85972021000300175&script=sci_arttext
- Zúñiga, A. H., Balmaña, N., & Salgado, M. (2017). Los trastornos del espectro autista (TEA). Pediatría integral, 21(2), 92-108.