Quello che le donne incinte devono sapere sul virus Zika
La notizia del virus Zika si è diffusa in tutto il mondo con la stessa rapidità con cui la malattia ha guadagnato terreno in una ventina di paesi. Le vittime più vulnerabili sono le donne in stato di gravidanza e i bambini; per questo vogliamo ampliare le vostre conoscenze riguardo al rischio che questa epidemia rappresenta.
La velocità con cui si è diffuso il virus Zika è stata sufficiente perché questo virus sia stato considerato un’emergenza sanitaria internazionale, in virtù del fatto che diversi paesi dell’America hanno riportato centinaia di casi, senza contare che da questo emisfero sono stati importati dei casi che hanno attraversato gli oceani per manifestarsi nei continenti europeo ed asiatico.
Chiavi per comprendere la portata del virus Zika
Il vettore dello Zika è la zanzara Aedes Aegypti, che trasmette anche malattie infettive come la febbre dengue, la febbre gialla e il chikungunya.
La diffusione del virus è associata alla zanzara femmina, dato che è questa a pungere gli uomini, e che preferisce notevolmente prelevare piccole dosi di sangue da varie persone fino a sentirsi soddisfatta. Di conseguenza, aumenta la quantità di persone che possono essere infettate da una stessa zanzara.
L’Organizzazione Panamericana della Sanità stima che almeno 2 o 3 milioni di casi del virus Zika sono stati registrati in America Latina
Per quanto riguarda la sintomatologia, nei casi accertati di infezione dello Zika sono stati riscontrati febbre, mal di testa, spossatezza, dolori muscolari e articolari, eruzione cutanea e congiuntivite.
Sebbene non sia stato determinato con certezza il legame dello Zika con la microcefalia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme rivolto alle donne incinte, dato l’aumento di casi di microcefalia nei neonati nelle zone colpite dal virus.
Il sospetto è partito dal Brasile, dove si è anche diffusa la sindrome di Guillain Barré, che consiste in un disturbo di tipo neurologico. Recentemente, un gruppo di scienziati brasiliani ha individuato il virus Zika nel cervello di vari neonati morti a causa di microcefalia.
Tuttavia, le autorità sanitarie internazionali non se la sentono di annunciare una relazione diretta tra le due patologie, fino a che le indagini non saranno sufficientemente convincenti.
Da parte sua, l’Organizzazione Panamericana della Sanità (OPS) stima che almeno 2 o 3 milioni di casi del virus Zika siano stati registrati in America Latina, secondo le statistiche relative alla diffusione della febbre dengue e del chikungunya. Trattandosi dello stesso vettore, è possibile che il tasso di infezione superi le aspettative.
Virus Zika: Raccomandazioni d’obbligo
Di fronte al potenziale rischio di contagio, l’OMS ha raccomandato alle donne in stato di gravidanza di astenersi dai rapporti sessuali durante tutta la gravidanza.
Il consiglio è stato esteso a tutti gli uomini e donne che hanno visitato di recente i paesi interessati dall’epidemia, dato che il virus Zika è stato individuato nello sperma. Quindi si raccomanda l’astinenza, nel migliore dei casi, e sesso con preservativo per almeno quattro settimane.
In base al discorso legato all’emergenza sanitaria, l’OMS autorizza l’uso di anticoncezionali di emergenza per le donne che hanno avuto rapporti sessuali senza protezione e non desiderano rimanere incinte.
L’epidemia in cifre
Il nostro obiettivo non è quello di generare panico nelle donne incinte, ma è necessario offrire loro tutte le informazioni pertinenti affinché abbiano un’idea chiara di quali sono i paesi interessati dallo Zika. I casi di Zika non sono stati conteggiati in modo attendibile, ma si stima che superino i 150.000. Di conseguenza, abbiamo deciso di presentare una lista dei paesi con i casi confermati.
- Brasile. 508 casi di microcefalia confermati.
- Colombia. 31.555 casi confermati.
- Stati Uniti. 19 casi confermati.
- Haiti. 503 casi confermati.
- Honduras. 16.000 casi, tra questi 40 donne incinte.
- Messico. 80 casi, tra cui 6 donne incinte.
- Nicaragua. 70 casi confermati, 4 in stato di gravidanza.
- Panama. 65 casi confermati, tra cui solo 1 donna incinta.
- Trinidad. 1 caso confermato.
- Venezuela. Non ci sono cifre ufficiali. Le autorità parlano di 4.000 casi.
- Germania. 20 casi confermati. (Provenienti dall’America Latina).
- Cina. 2 casi confermati (importati dal Venezuela).
- Spagna. 23 casi confermati, tra cui 1 donna incinta.
- Russia. 1 caso confermato (importato dalla Repubblica Dominicana).
Un fattore che le future madri devono tenere in considerazione è che finora gli scienziati non hanno scoperto un vaccino che consenta l’eliminazione dello Zika, per cui la sua prevenzione è fondamentale. In questo senso, si raccomanda di evitare di viaggiare nei paesi più colpiti e di prendere tutte le misure necessarie per non rimanere vittime di questa epidemia.