La depressione nei bambini

La depressione nei bambini
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 26 aprile, 2023

A seguire vi raccontiamo tutto quello che dovete sapere sulle cause, sulla manifestazione, la prevenzione e il trattamento della depressione nei bambini.

Inizialmente può sembrare che, essendo immersi in un ambiente di giochi e divertimenti, i bambini non siano capaci di essere depressi. Ma la realtà è diversa.

La depressione nei bambini esiste ed è una malattia. Persino i neonati possono essere vittime di questo disturbo, capace di innescare il più forte dei sentimenti di infelicità.

Il maggior problema di questa patologia infantile è che può passare inosservata.

Spesso nemmeno i bambini stessi capiscono quello che sta succedendo. Loro affrontano emozioni e sentimenti che non sanno esprimere né soprattutto superare. E anche se per alcuni le loro azioni sono un segno di debolezza, sono in realtà sintomi di un disordine emotivo pericoloso.

  • Apatia
  • Aggressività
  • Nostalgia
  • Bassa motivazione
  • Bassa autostima
  • Cambi d’umore

Questi sono alcuni degli indizi più chiari di depressione nei bambini. Tuttavia, può esserci molto più di questo. Conflitti personali, alterazioni psicologiche e malattie potrebbero nascondersi dietro questa patologia per molto tempo.

Cosa provoca la depressione nei bambini?

La chimica del cervello, la biologia, le esperienze di vita, la salute fisica… Molti fattori possono portare con sé la depressione, ma nei bambini ce n’è uno che li rende più vulnerabili: la loro immaturità nel controllo delle emozioni.

Fattori di rischio associati:

  • L’ambiente (sociale e familiare).
  • La predisposizione genetica. Studi clinici hanno dimostrato che i figli di genitori con depressione sono quattro volte più predisposti ad avere una diagnosi di depressione.

Anche i bambini cresciuti in famiglie disfunzionali hanno più probabilità, così come quelli che ricevono un’educazione inadeguata.

Un bambino che non tollera le frustrazioni o si abitua ad esigere ricompense per le sue azioni, può sperimentare la depressione in qualsiasi momento. Dall’altro lato, i bambini che sono maltrattati o abusati, o che affrontano una perdita, sono propensi a soffrire di depressione.

Come determinare se un bambino è depresso?

La depressione nei bambini può avere delle evidenze cliniche ed emotive. La tristezza è una di queste, ma non la più significativa.

Si parla di un quadro di depressione quando per più di 2 settimane consecutive (e senza l’effetto di alcuna sostanza) si presentano uno o più di questi sintomi:

  • Senso di colpa.
  • Ostilità, irritabilità o collera.
  • Intenti o idee autolesioniste.
  • Problemi fisici senza spiegazione medica.
  • Alterazioni del peso senza causa apparente.
  • Sensazione di vuoto, disperazione.
  • Agitazione o inibizione dell’attività psicomotoria.
  • Problemi del sonno o difficoltà a concentrarsi.
  • Apatia, solitudine, negatività, tendenza al pianto o alle grida.
  • Incapacità di divertirsi a scuola o durante i momenti ricreativi.
  • Sconforto, mancanza di energia, rifiuto della parola, basso rendimento scolastico.

Anche i neonati si deprimono

Anche i neonati possono essere depressi

L’organismo dei neonati viene preparato con competenze motorie, affettive e sensoriali che li aiutano a processare le informazioni che ricevono.

Venendo alla luce, i neonati cercano di aggrapparsi a chi doni loro riparo e protezione. Si sentono più felici nella misura in cui i loro legami risultino più soddisfacenti.

Se invece che ricevere amore, trovano rifiuto e mancanza di affetto (specialmente se da parte della madre), la depressione farà la sua comparsa. Come? Con apatia, inibizione del pianto, assenza di risate, mancanza di risposta agli stimoli e attaccamento agli estranei.

Se un bambino di otto mesi preferisce stare in braccio a uno sconosciuto piuttosto che ai genitori, sta accadendo qualcosa di strano. Lo stesso se si mostra calmo, senza voglia di esplorare il mondo che lo circonda o, ancora peggio, con ritardi nel suo sviluppo.

Anche se a 17-18 mesi non cammina o a 2 anni non ha detto ancora nessuna parola, potrebbe essere depresso. Normalmente questo è legato alla presenza di genitori depressi.

Come diagnosticare e trattare la depressione nei bambini?

Madre consola la figlia

Non esiste un metodo specifico per identificare la depressione nei bambini. Le interviste, i questionari, le consulenze con professionisti della salute mentale permetteranno però di fare una diagnosi. Ci sono delle strategie applicabili per ogni fascia di età.

Le terapie devono essere individualizzate, adattate alla fase di crescita, ai suoi comportamenti, alla sua maturità affettiva e al suo funzionamento cognitivo.

Ci sono terapie dinamiche e sistemiche per identificare parametri patologici di interazione. E, a partire da questi, si sceglieranno quindi le tecniche migliori per far fronte alla situazione. In alcune circostanze queste possono essere sostenute da terapie farmacologiche.

La comprensione da parte degli adulti è un elemento chiave. L’affetto, il rispetto e l’incoraggiamento di relazioni sociali con bambini della sua età sono fondamentali.


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