La mancanza di vaccinazione aumenta i casi di morbillo
La mancanza di vaccinazione aumenta i casi morbillo in tutto il mondo. E pensare che nel 2000 gli Stati Uniti stavano per dichiararlo debellato, poiché i dati registravano un’incidenza inferiore a 12 casi all’anno per regione.
Oggi, a causa dell’immigrazione e dell’enorme divario nella distribuzione della vaccinazione, siamo molto lontani da questo obiettivo. Secondo l’UNICEF, si può parlare di rinascita della malattia. Vediamo insieme perché la mancanza di vaccinazione aumenta i casi di morbillo.
Che cos’è il morbillo?
Il morbillo è una malattia molto grave e contagiosa che causava, prima della vaccinazione di massa della popolazione, circa due milioni di morti all’anno. Attualmente, secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), nel 2017 sono stati stimati 110.000 decessi a causa del morbillo, soprattutto nei bambini di età compresa tra i 2 e i 3 anni.
Questa malattia è causata da un virus della famiglia dei paramyxovirus che colpisce esclusivamente le persone. Il contagio è prodotto dal contatto diretto o attraverso l’aria e influenza prima le vie aeree per diffondersi successivamente in tutto il corpo.
Come si manifesta il morbillo?
Il virus si manifesta inizialmente con un aumento della temperatura corporea circa 10-12 giorni dopo l’infezione. Successivamente, appare un’eruzione cutanea di brufoli e macchie rosse, di solito sul viso e sul collo, che si estende al resto del corpo, raggiungendo le mani e i piedi. Dopo circa cinque giorni, i sintomi iniziano a scomparire.
Tuttavia, in altri casi, possono verificarsi complicazioni durante il processo infettivo che possono provocare cecità, encefalite, polmonite e infine portare alla morte se i sintomi non vengono trattati in tempo. Questi casi di maggiore gravità sono più frequenti nei bambini di età inferiore ai cinque anni con sistema immunitario debole e che vivono in aree del mondo caratterizzate da malnutrizione o mancanza di vaccino.
Cause di mancanza di vaccinazione
Il dott. Seth Berkley, direttore generale di Gavin (Vaccine Alliance), individua alcuni fattori chiave come possibili cause della ripresa globale del morbillo dopo anni di progressi. Queste sono: la diffusione di falsità sul vaccino in Europa, il sistema sanitario della Venezuela che è crollato e la fragilità e la scarsa copertura vaccinale in Africa.
Paesi come il Guatemala, la Nigeria o il Pakistan sono attualmente in allerta contro un possibile focolaio di morbillo in assenza di vaccinazione nel paese. Questo fatto è sorprendente considerando che il vaccino contro il morbillo è molto economico, poiché il suo prezzo è stato stabilito tra le case farmaceutiche e l’UNICEF.
Le guerre e la mancanza di un sistema sanitario nei paesi in via di sviluppo provocano, in molti casi, una vaccinazione incompleta: i bambini ricevono solo la prima dose dei due necessari per creare l’immunità contro la malattia. Questo è un paradosso, quando si pensa che immunizzare un bambino costa meno di 1 euro.
La mancanza di vaccinazione nei paesi sviluppati
Questi dati e il fatto che nel 2012 l’Assemblea mondiale della sanità abbia approvato il Piano d’azione globale per i vaccini allo scopo di eliminare il morbillo, contrastano con i dati epidemiologici del morbillo nel cosiddetto “primo mondo”.
La mancanza di vaccinazione in questi paesi è un fatto preoccupante. Questo fenomeno è causato principalmente dalle campagne del movimento anti-vaccini, che si occupano di contribuire a diffondere la convinzione che la vaccinazione non è più necessaria se possono essere trattati sia i sintomi sia il pericolo dei suoi possibili effetti collaterali.
Ma la realtà è piuttosto diversa: gli operatori sanitari stanno riconsiderando una possibile campagna di vaccinazione nelle donne nate tra il 1971 e il 1981, poiché le conseguenze della contrazione del morbillo durante la gravidanza possono portare ad un aborto o a gravi difetti congeniti del feto.
Il vaccino contro il morbillo ha più di 60 anni, è sicuro ed efficace, al punto che viene solitamente somministrato in combinazione con quelli per la rosolia e la parotite. È vero che una percentuale della popolazione soffre dei suoi effetti negativi, ma stiamo parlando comunque di milioni di vaccinazioni annuali.
Misure per prevenire il contagio
Nel 2001, associazioni come la Croce Rossa Internazionale, il CDC, la Fondazione delle Nazioni Unite, l’UNICEF e l’OMS hanno firmato un’alleanza, L’Iniziativa Morbillo e Rosolia, con i seguenti obiettivi:
- Combattere la disinformazione.
- Cercare un sistema di investimento sostenibile.
- Sostegno pubblico alle vaccinazioni.
- Portare la vaccinazione nelle aree povere del mondo.
- Debellare la malattia.
“Sono necessari investimenti sostenibili per intensificare la distribuzione della vaccinazione a coloro che ne hanno bisogno”.
-Robert Linkins (CDC) –
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- OMS. (9 de mayo 2019). Sarampión: datos y cifras.[reseña el web]. Recuperado de: www.who.int
- UNICEF. (29 noviembre 2018) . Los casos de sarampión aumentan en todo el mundo. [artículo en web]. Recuperado de: www.unicef.es