Come trovare del tempo per me?

Come trovare del tempo per me?
Ana Couñago

Revisionato e approvato da la psicologa Ana Couñago.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Come trovare del tempo per me? Quando si ha un figlio, dare una risposta a questa domanda è piuttosto difficile.

Il giorno in cui una donna diventa madre smette di essere una sola persona per diventarne due. Le sue priorità, che lo abbia progettato o meno, passano in secondo piano.

La nuova creatura occupa la maggior parte di quello che prima era il tempo libero, o il tempo dedicato a soddisfare le sue necessità e gusti personali.

Per le madri non c’è nulla di più piacevole che dedicare tutto il loro tempo al neonato.

Tuttavia, dopo la nascita di mia figlia e soprattutto quando ha cominciato a camminare e a mettere in disordine tutta la casa (perché è vero, ho educato molto male mia figlia), in molte occasioni mi sono chiesta: come trovare del tempo per me? Per il mio riposo? La mia famiglia è tutto per me, ma talvolta ho bisogno di un po’ di tempo libero.

Per questo motivo mi sono inventata un “trucco” infallibile che mi lascia sempre qualche minuto libero e non limita le ore che passo con la mia piccola.

Lo condivido con voi.

Le routine produttive

Per trovare del tempo bisogna prima di tutto saperlo organizzare, e in questo hanno un ruolo molto importante le nostre routine produttive.

Una routine produttiva è un’operazione che realizziamo in base ad una sequenza determinata e non dobbiamo analizzarla molto per portarla avanti fino alla fine.

Vi spiego.

Noi esseri umani siamo abitudinari per natura, poiché realizziamo quotidianamente una serie di azioni successive.

  • Ci alziamo-ci laviamo-ci vestiamo-facciamo colazione-usciamo.
  • Usciamo-facciamo la strada di sempre-arriviamo al lavoro.
  • Torniamo dal lavoro-prepariamo la cena-ci facciamo la doccia-mangiamo-dormiamo.

Ciascuno di questi processi è condizionato dalla routine.

Se ci laviamo i denti, lo facciamo con il rituale di sempre. Lo stesso vale per il modo di servirci i cibi nei piatti, per quello che indossiamo per primo quando ci vestiamo, per il modo in cui ci sediamo, per il lato da cui teniamo la borsa o lo zaino… e così via.

L’importanza delle routine produttive

A questo punto, spero che vi siate rese conto che le routine produttive ci accompagnano ovunque e ci aiutano a risparmiare tempo.

Dato che le abbiamo impresse nella mente, non dobbiamo fermarci a pensare a come o quando le dovremo realizzare. Si verificano praticamente in maniera automatica.

Stabilire routine produttive in relazione ad alcune delle mansioni che svolgiamo quando siamo madri è un buon modo di ridurre il tempo che utilizziamo in tali doveri, non vi pare?

Come trovare del tempo per me?

Per trovare tempo per voi, non dovete fare altro che creare nuove routine produttive, oltre a quelle che già avete.

Vi spiego la mia situazione.

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Mia figlia di 2 anni adora lasciare giocattoli per tutta la casa e spostare oggetti da una parte per lasciarli da un’altra.

Avete assolutamente ragione se pensate che sia troppo permissiva, beh, nessuno dice che sono perfetta. Così sono e così la lascio fare.

Non divaghiamo.

Ogni volta che andava a dormire, io ne approfittavo per sistemare il “disastro” che aveva lasciato ammucchiando i giocattoli nel suo posto preferito: il salotto. Ma molte volte, quando si svegliava, io stavo ancora sistemando.

All’inizio mi concentravo sul raccogliere le cose e sistemare il salotto senza preoccuparmi se dovevo andare in cortile, ritornare, andare in bagno e tornare, poi nella mia camera e tornare, in cucina e tornare… fino a consumare minuto dopo minuto.

Presto mi resi conto che realizzare una routine produttiva di una sola volta, o con pochissimi viaggi di andata e ritorno, poteva farmi guadagnare un po’ di tempo per me.

A casa mia, per andare dal salotto alla mia camera devo passare per la cucina e per la stanza dove tengo i giocattoli di mia figlia.

Allora prendevo una cesta e dal salotto raccoglievo tutti gli oggetti che appartenevano alla mia camera. Proseguivo per la stanza dei giocattoli della mia bambina e facevo lo stesso. Poi, mettevo tutto nella mia camera.

Al mio ritorno verso il salotto, procedevo nello stesso modo. Dalla mia camera prendevo tutto ciò che apparteneva al salotto, facevo lo stesso nella camera dei giocattoli di mia figlia e alla fine lasciavo tutto in salotto, ogni oggetto al suo posto.

Se durante il mio percorso gli oggetti da trasportare erano pochi, allora prendevo anche gli oggetti della stanza dei giocattoli di mia figlia che appartenevano alla mia camera e viceversa.

Riassumendo: con uno o due percorsi avevo già il salotto, la camera dei giocattoli di mia figlia e la mia camera quasi in ordine. Perché mancava soltanto di raccogliere gli altri oggetti che appartenevano alle altre stanze per le quali prevedevo una simile routine di andata e ritorno.

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Quanto tempo libero resta?

Anche se non ci credete, è incredibile il tempo che potete risparmiare con questo semplice “trucco” di realizzare routine produttive di andata e ritorno anziché concentrarsi su una sola stanza.

Io ho ideato questi percorsi nella mia mente, li ho inseriti nelle mie routine quotidiane, e oggi mi sento contenta, anche se si dice che le madri non riposano, di poter appoggiare le gambe sul divano del salotto, che è anche la mia stanza preferita, prima che il mio adorabile tsunami si risvegli.


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