Mangiare le noci in gravidanza: sì o no?
Le noci sono alimenti di alta qualità. Si distinguono principalmente per il loro valore nutrizionale e contengono al loro interno una grande quantità di lipidi insaturi che hanno benefici per la salute. Ora, ci sono persone che si chiedono se possono mangiare noci durante la gravidanza o se è meglio limitarne il consumo per evitare problemi.
In ogni caso, dobbiamo fare una premessa: i principi di una sana alimentazione sono varietà ed equilibrio. Durante la gravidanza sarà necessario evitare il consumo di alcuni prodotti ritenuti benefici per evitare alterazioni nel corretto sviluppo del feto. Tuttavia, ci sono alternative per garantire un’assunzione ottimale di nutrienti.
Mangiare le noci in gravidanza è pericoloso?
La verità è che potete mangiare noci durante la gravidanza senza alcun timore. Tuttavia, questi prodotti dovrebbero andrebbero evitati solo se si è sviluppata una reazione di ipersensibilità ad essi. In questo caso, la sua assunzione innescherà una reazione infiammatoria che potrebbe condizionare la sopravvivenza del feto. Ma stiamo parlando di casi specifici. Di solito possono comparire nella dieta.
Va notato che questi prodotti sono caratterizzati da fornire proteine e una buona manciata di acidi grassi omega 3. Questi nutrienti hanno dimostrato di contribuire allo sviluppo di una buona salute mentale nei bambini, prevenendo così disturbi come deficit di attenzione o autismo. Per questo motivo si raccomanda di sottolinearne la presenza nelle linee guida durante la gravidanza.
Inoltre, le noci contengono micronutrienti essenziali come vitamine e minerali all’interno. Tra questi ultimi, una menzione speciale va fatta al calcio, poiché mantenendo i suoi livelli negli intervalli adeguati nell’organismo si riduce l’incidenza di patologie come l’osteoporosi. Lo dimostra uno studio pubblicato su Maturitas.
Quante noci si possono mangiare in gravidanza?
Come hai visto, le noci sono considerate benefiche in gravidanza, tuttavia, in quantità moderate. Si tratta di una serie di alimenti che si distinguono per il loro alto valore energetico. Il superamento del suo consumo potrebbe causare un’alterazione della composizione corporea, dall’aumento della massa grassa.
Questo scenario non è adatto al bambino. Sia il sovrappeso che l’obesità durante la gravidanza aumentano l’incidenza del diabete gestazionale, che potrebbe in seguito influire sulla salute metabolica del bambino. In questo senso è opportuno proporre una dieta equilibrata che rispetti i fabbisogni energetici, ma eviti un surplus eccessivo. Basta una manciata di noci al giorno.
Qual è la migliore frutta secca?
Nella varietà c’è il gusto, anche per quanto riguarda le noci. È meglio aumentare la gamma di prodotti consumati per ridurre il rischio di deficit. Ora, è necessario tenere conto di una considerazione a questo proposito, e cioè che i fritti e i salati sono da evitare.
È essenziale dare la priorità al consumo di noci naturali o tostate. In questo modo si evita un aumento delle calorie da essi fornite, nonché una trasformazione degli acidi grassi presenti al loro interno. In caso contrario, la loro salute potrebbe risentirne.
Tenete, inoltre, presente che stiamo parlando di cibi molto versatili a livello culinario. La frutta secca si può consumare da sola, oppure in abbinamento a dello yogurt. Sono anche un’ottima aggiunta alle insalate.
Mangiare noci durante la gravidanza?
Come avete visto, è possibile mangiare frutta secca durante la gravidanza e avere benefici da questa abitudine. Tranne nel caso delle donne allergiche, non dovrebbero esserci problemi nel consumo regolare di questi alimenti. Ovviamente bisogna evitare la frutta secca quelli tostata e salata per non alterare l’omeostasi internamente.
Infine, tenete presente che per garantire un corretto sviluppo del feto è necessario abbinare una corretta alimentazione ad altre buone abitudini di salute. Tra queste spiccano la pratica regolare dell’esercizio fisico e un buon riposo notturno. In caso contrario le funzioni fisiologiche potrebbero alterarsi, perdendo valore. Da qui si potrebbero generare patologie croniche.
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