Vergogna tossica nei bambini: come la sviluppano?

La vergogna è un sentimento che ci aiuta a migliorare i nostri comportamenti inappropriati. Il problema nasce quando un bambino associa la vergogna alla paura. In questo caso la vergogna diventa tossica.
Vergogna tossica nei bambini: come la sviluppano?
Mara Amor López

Scritto e verificato la psicologa Mara Amor López.

Ultimo aggiornamento: 07 marzo, 2023

Sicuramente a tutti sarà capitato di essersi vergognati per qualcosa. Questo è normale, come è normale provare una certa tristezza e imbarazzo quando i nostri fallimenti sono pubblici. Ad esempio, quando parliamo in pubblico e commettiamo degli errori o inciampiamo e cadiamo quando ci sono persone. Nei bambini, però, può diventare una vergogna tossica se sin dalla tenera età associano questo sentimento alla paura.

Provare vergogna, di per sé, non è un male. È positivo che i bambini ritengano che sia opportuno modificare i loro comportamenti inappropriati in comportamenti accettabili. Ma cosa succede se puniamo i bambini subito dopo una situazione in cui provano vergogna? In che modo i bambini sviluppano la vergogna tossica? In questo articolo proveremo a rispondere a queste domande.

La vergogna, uno strumento di apprendimento per i bambini

La vergogna è un sentimento che ci aiuta a migliorare i comportamenti inappropriati per imparare ad assumere dei comportamenti appropriati. È un comportamento culturale acquisito e che molti giovani usano per interagire con gli altri.

Culture diverse ci fanno assumere comportamenti diversi, ciò che è ben visto in una cultura non lo è per un’altra. Per questo motivo alcuni comportamenti ci fanno provare vergogna ed altri no. Questi comportamenti variano da un luogo all’altro, ma il sentimento che si prova è lo stesso perché è universale.

Bambina timida che si nasconde dietro un coniglio di peluche.

Che i bambini a volte provino vergogna è del tutto normale. Questo è un sentimento che ci aiuta a convivere con le altre persone e a non violare le norme sociali. In caso contrario, proveremo molta vergogna.

Cosa succede se i genitori puniscono il bambino dopo una situazione in cui ha provato vergogna?

In questi casi il bambino può associare la vergogna alla paura e non comprendere l’insegnamento che i genitori vogliono dargli. Provare entrambe le emozioni insieme, fa sì che il bambino si senta incompreso, oltre ad avere la sensazione di non essere abbastanza bravo.

Pertanto, quando correggiamo il comportamento del bambino, è importante cercare di essere sempre gentili e affettuosi in modo che comprenda l’insegnamento e non lo associ a qualcosa di negativo. In questa maniera, continuerà a sentirsi bravo, comprenderà che gli errori possono essere corretti e non si sentirà inferiore a nessuno.

Perché i bambini sviluppano la vergogna tossica?

Se per ogni errore o comportamento inappropriato il bambino riceve una punizione, potrebbe sviluppare la cosiddetta vergogna tossica. Questo tipo di vergogna può provocare al bambino imbarazzo e influire sull’autostima e sulla fiducia che ha in se stesso, condizionando, in definitiva, la sua vita.

Come trasmettiamo la vergogna tossica ai nostri figli? Non esiste un unico modo, può essere trasmessa in tanti modi. Il caso più frequente è quando siamo in un luogo pubblico e sgridiamo nostro figlio perché fa i capricci e ci mette in imbarazzo di fronte agli altri. In questo caso, per il bambino, il motivo per cui lo sgridate perde importanza e prova solo vergogna.

In queste situazioni è preferibile parlare col bambino, spiegargli il motivo del rimprovero e dirgli che non ci saranno conseguenze negative. Tutti imparano dagli errori, anche i bambini.

Come posiamo evitare che i bambini provino la vergogna tossica?

È importante che i genitori lavorino sui loro sentimenti e le loro emozioni. Dobbiamo essere consapevoli di ciò che ci fa vergognare e cercare di rimediare. Come sappiamo, i bambini imitano i comportamenti dei genitori. Quindi, per cercare di non trasmettere la vergogna tossica ai bambini è opportuno:

Bambino timido che si nasconde la faccia con le mani.

Evitare le punizioni e i rimproveri

Se vogliamo che un bambino cambi il suo comportamento, dobbiamo canalizzare il suo impulso e mostrare empatia. In questo modo il bambino capirà la differenza tra un comportamento corretto ed uno inappropriato, senza il bisogno di ricorrere alle punizioni.

Educare dando sempre al bambino dei limiti positivi

Se diamo al bambino dei limiti positivi, il suo cervello tenderà a controllare gli impulsi negativi e a sviluppare quelle connessioni cerebrali di cui ha bisogno per controllarsi. Più comprensione mostriamo, maggiore sarà sia l’accettazione del limite che la canalizzazione degli impulsi. Al contrario, se riceve delle critiche, non riuscirà a controllarsi.

Siate un esempio del comportamento che volete che i vostri figli adottino

Sappiamo tutti che i genitori sono i principali modelli di riferimento dei figli. I bambini, in modo naturale, pensano che tutto ciò che fanno i genitori sia corretto. Se stanno per fare qualcosa che non viene fatta a casa, tendono a non farla. Quindi, tenete presente che se urlate, lo faranno anche loro. Siate un esempio positivo per i vostri figli.

Vergogna tossica: parlate in modo naturale di qualsiasi argomento ed evitate di creare dei tabù

Se in casa non parlate di qualsiasi argomento con naturalezza ed i bambini hanno dei segreti, questi provocheranno in loro un sentimento di vergogna. Tenere nascoste le cose che pensiamo non siano giuste e non parlarne causa più danni. Per questo motivo, bisogna parlare di qualsiasi cosa in modo naturale evitando di creare dei tabù.

Conclusioni

Come avete potuto leggere, la vergogna tossica può causare nei bambini insicurezza e bassa autostima. Adesso che sapete come impedire che i bambini provino questo sentimento, potete mettere in pratica i suggerimenti che vi abbiamo dato per evitare che questo problema passi da una generazione all’altra.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.