Povertà estrema e lavoro minorile: la realtà per milioni di bambini

Secondo il rapporto 2024 della Banca Mondiale, oggi quasi 700 milioni di persone si trovano in condizioni di estrema povertà (l'8,5% della popolazione mondiale) e sopravvivono con meno di 2,15 dollari al giorno.

Come mamme e papà, sappiamo quanto sia importante per i bambini crescere in una casa amorevole e protettiva, dove possano giocare e sentirsi al sicuro. Tuttavia, questa non è la realtà per milioni di bambini in tutto il mondo che sono stati derubati della loro innocenza infantile a causa dell’estrema povertà e del lavoro minorile.

Le famiglie povere hanno maggiori problemi a garantire ai propri figli l’accesso a un’alimentazione sana, a servizi igienici di base, a un’istruzione di qualità e persino all’acqua potabile. Questo costringe molti bambini a finire a lavorare invece di godersi l’infanzia. Si stima che 160 milioni di bambini siano impegnati in attività lavorative che mettono a rischio la loro salute e il loro sviluppo. Cosa possiamo fare?

I bambini sono le principali vittime della povertà estrema

Secondo il Rapporto sullo sviluppo umano 2024 dell’UNTP, più della metà delle persone che vivono in condizioni di estrema povertà nel mondo sono bambini di età inferiore ai 18 anni. Questa realtà colpisce più duramente l’Africa subsahariana, dove vive il 16% della popolazione mondiale, ma il 67% delle persone vive in estrema povertà.

Questa spiacevole situazione costringe molte famiglie a fare scelte disperate. Nei Paesi con i più alti tassi di povertà, 1 bambino su 5 di età compresa tra i 5 e i 17 anni è costretto a lavorare, nelle fabbriche tessili, nelle miniere, nei servizi domestici o nella raccolta dei rifiuti. Questo li espone a lunghe ore di lavoro in ambienti pericolosi, a rischi fisici ed emotivi e all’impossibilità di vivere un’infanzia felice.

Poiché il lavoro minorile è strettamente legato alla povertà, è necessario migliorare le condizioni di vita dei bambini e garantire un’adeguata protezione sociale ai membri delle comunità più fragili e vulnerabili.

Perché affrontare la povertà infantile nel mondo è fondamentale

I bambini che oggi sono affamati e bisognosi saranno adulti che avranno una vita molto più difficile. Quando un bambino cresce in un ambiente vulnerabile, senza accesso a cibo buono, assistenza sanitaria, istruzione e costretto a lavorare, il suo sviluppo fisico ed emotivo ne risente.

Spezzare il ciclo della povertà è fondamentale per ridurre le disuguaglianze e l’esclusione che colpiscono tanti bambini piccoli. Il lavoro minorile può essere particolarmente crudele per le bambine che, oltre a dover affrontare le conseguenze del vivere in una famiglia povera, sono più soggette a maltrattamenti psicologici, violenze, abusi e sfruttamento sessuale.

A livello globale, la comunità internazionale si è impegnata a sradicare la povertà estrema e il lavoro minorile nell’ambito dell’Agenda 2030 per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. Tra gli obiettivi più urgenti ci sono il dimezzamento del numero di persone che vivono in povertà, la garanzia di accesso alle risorse di base e la completa eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile.

Come possiamo aiutare da casa?

Sebbene sia necessario uno sforzo globale condiviso da parte delle agenzie internazionali e dei governi nazionali e locali per porre fine alla povertà estrema e al lavoro minorile, tutti noi possiamo fare la nostra parte per aiutare i bambini più vulnerabili del mondo. Ecco alcune opzioni:

1. Partecipare ai programmi di adozione a distanza

Alcune organizzazioni internazionali specializzate, come ActionAid, che vanta oltre 35 anni di esperienza e una presenza in 71 Paesi del mondo, offrono la possibilità di sponsorizzare un bambino e dargli la possibilità di avere cibo, acqua pulita e un’istruzione adeguata, osservando la sua evoluzione nel tempo.

Se questo gesto vi attira e volete saperne di più su ActionAid e l’adozione a distanza, non esitate a consultare il loro sito web per conoscere tutti i requisiti necessari. Ricordate che le vostre donazioni possono finanziare molte iniziative di grande impatto nei Paesi più bisognosi e, indipendentemente dall’importo, possono fare la differenza.

2. Donare a ONG riconosciute

Sono molte le organizzazioni no-profit che, attraverso le donazioni, promuovono programmi per l’infanzia per dare accesso all’istruzione, a cibo di qualità e a migliori condizioni igienico-sanitarie a milioni di bambini in tutto il mondo. Tuttavia, prima di effettuare una donazione, assicuratevi che si tratti di una ONG sicura e affidabile.

3. Sostenere i marchi che rispettano i diritti umani

Se vi addolorano il lavoro minorile e l’estrema povertà, cercate di non acquistare da negozi che traggono profitto dal lavoro minorile, approfittando delle loro necessità in condizioni di lavoro disumane. Dietro i prezzi bassi può nascondersi un intero sistema di sfruttamento, quindi siate consapevoli di ciò che state acquistando.

4. Educare i figli ai valori e all’empatia

Fin da piccoli, insegnate ai vostri figli che non tutti i bambini hanno le stesse opportunità. Che se un compagno a scuola non ha un’uniforme nuova o non porta la merenda, questo non lo rende inferiore. Fin da piccoli possiamo insegnare loro a essere più solidali, a condividere e a essere gentili con tutti.

Sradicare la povertà estrema e il lavoro minorile è compito di tutti

Ogni bambino del mondo merita di vivere un’infanzia felice e piena di amore, lontano dalle privazioni che la povertà comporta. E anche se per far sì che questo diventi realtà occorrono molti sforzi e politiche da attuare, anche da casa nostra possiamo contribuire, educando i nostri figli, aiutando i bisognosi e donando ciò che possiamo.