Il maltrattamento psicologico nei bambini e le sue conseguenze

Il maltrattamento psicologico nei bambini può provocare un ritardo nello sviluppo delle loro funzioni cerebrali, unito a molti problemi nel muoversi a livello sociale.
Il maltrattamento psicologico nei bambini e le sue conseguenze
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Scritto Naí Botello

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

Il maltrattamento psicologico nei bambini si può creare quando i genitori o coloro che si occupano di loro compiono delle azioni che generano stress, paura o senso di abbandono. Tutto ciò influisce in modo negativo sul loro benessere emotivo.

Molte volte, il maltrattamento psicologico nei bambini provoca delle gravi conseguenze, che incidono sullo sviluppo di molte capacità nei bambini. Per questo motivo in tutti i paesi del mondo esistono delle leggi rivolte alla protezione dei bambini che cercano di garantire la loro protezione e il loro benessere.

Come genitori, bisogna sempre rimanere allerta verso i segnali che arrivano dai bambini. E verso la loro risposta allo scambio con altre persone, sia a scuola che a casa.

Il maltrattamento psicologico nei bambini e le sue conseguenze

Il maltrattamento psicologico nei bambini si intende come un atto crudele da parte dei genitori o delle persone con cui i piccoli sono in contatto. L’abuso risveglia sentimenti di abbandono, timore, vergogna, paura, discriminazione, umiliazione e ridicolizzazione.

Per abuso si intendono insulti, grida e maltrattamenti; anche l’omissione di un comportamento corretto verso i bambini e le loro esigenze.

Uno degli aspetti più devastanti del maltrattamento psicologico nei bambini è che questo tipo di violenza familiare, nella maggior parte dei casi, accade come una ripetizione di uno schema del quale anche gli stessi genitori sono stati vittime.

Nonostante questo, il maltrattamento psicologico nei bambini non ricade solamente nelle mani dei genitori. Esistono numerosi casi di quello che viene chiamato bullismo scolastico, in età tra gli 8 e i 12 anni, in cui i bambini riferiscono di dover sopportare delle umiliazioni da parte dei propri compagni di classe, come ad esempio scherzi o rifiuti.

Tuttavia, è importante sottolineare che i genitori possono essere rieducati a rompere la catena dei maltrattamenti. E possono imparare i modi migliori per comportarsi con i bambini. Con una corretta guida psicologica o cercando aiuto tramite organizzazioni rivolte al benessere del nucleo familiare, questo è possibile.

Padre grida al figlio

Manifestazioni del maltrattamento psicologico nei bambini

Il maltrattamento psicologico nei bambini può rendersi visibile in molte forme. Alcune delle manifestazioni più evidenti sono:

  • Rimanere indietro a scuola o rifiutarsi di andare a lezione se il maltrattamento viene dai compagni di classe.
  • Cattivo comportamento che si traduce in ribellione. Rifiutarsi di portare a termine i propri compiti.
  • Fare i capricci o avere attacchi d’ira.
  • Dire di non voler bene ai propri genitori o di non sentire nessun legame affettivo verso di loro.
  • Manifestare timore di fronte a degli adulti.
  • Timidezza eccessiva.
  • Ansia, incubi o pianto costante.
  • Avere un comportamento iperprotettivo con gli altri bambini.
  • Mostrare atteggiamenti troppo infantili.

“Il maltrattamento psicologico nei bambini genera delle gravi conseguenze; la maggior parte di queste incidono sullo sviluppo di molteplici capacità nei piccoli.”

Strumenti per combattere il maltrattamento psicologico nei bambini

Ci sono delle azioni molto semplici che possono servire a ridurre il maltrattamento psicologico nei bambini; queste rafforzano inoltre la loro tranquillità emotiva e la loro autostima. I primi consigli riguardano a un’autovalutazione sul modo in cui comunichiamo con i bambini.

È importante considerare il nostro livello di pazienza nella loro educazione e che tipo di feedback riceviamo da loro nella comunicazione. Bisogna partire dall’idea che qualsiasi cosa che non vorremmo fosse rivolta verso di noi, come grida o offese, non va rivolta ai bambini.

Bambino piange stringendo un orsacchiotto

Azioni da evitare

  • Ignorare il bambino, o farlo sentire sminuito o non importante per il nucleo familiare.
  • Prendere in giro i bambini quando piangono o esprimo i propri sentimenti.
  • Gridare.
  • Usare soprannomi negativi come “stupido”, “brutto”, “cattivo” o “idiota”.
  • Umiliarlo in pubblico.
  • Intimorirlo eccessivamente o minacciare di andarsene se non si comporta bene.
  • Fargli subire delle punizioni che lo facciano soffrire.
  • Non riconoscere i suoi successi e le sue conquiste.

Oltre a questo, è importante che stimoliamo l’amore, la comprensione e la solidarietà nei bambini fin dalla più tenera età.

Avvalersi di frasi motivazionali e di espressioni di appoggio, oltre a incentivare i valori legati al rispetto verso gli altri, il valore delle differenze e la compassione verso le persone che soffrono, servirà come una solida base per rinforzare il loro amor proprio. Tutto questo li renderà inclusivi nei confronti degli altri.


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