Come denunciare gli atti di bullismo
Il bullismo scolastico è ormai diventato un vero problema sociale. Ogni giorno si verificano nuovi casi che colpiscono profondamente molti bambini e le loro famiglie. Fortunatamente, così come è cresciuto il numero dei casi, sono aumentate anche le denunce e le misure a tutela di bambini e adolescenti.
Al fine di evitare e correggere questo tipo di situazione, è fondamentale segnalarla. A volte non è facile accettare che nostro figlio sia vittima di bullismo. Tuttavia, è molto importante affrontare la situazione e, se siamo sicuri che stia accadendo, segnalarlo senza indugio.
Successivamente, analizzeremo alcuni elementi per comprendere meglio le modalità di denuncia del bullismo.
Cos’è il bullismo?
Prima di sporgere denuncia, dobbiamo essere sicuri di avere a che fare con un caso di bullismo. In effetti, una presa in giro occasionale di un compagno non equivale a ripetute situazioni di umiliazione, minacce o esclusione.
La caratteristica principale di questo tipo di molestie è la permanenza e la durata nel tempo. Non è un evento occasionale e isolato, ma una situazione ripetuta e abituale che si intensifica nel tempo.
Il bullismo scolastico è stato definito come una forma di coercizione o molestia fisica, psicologica o sociale che si verifica nell’ambiente scolastico. Questa situazione influisce sull’integrità fisica ed emotiva della vittima.
Attualmente, la questione delle molestie è aggravata dai casi di cyberbullismo. In queste circostanze, la situazione delle molestie si estende al di fuori dell’ambiente scolastico e, per di più, è anonima.
Per tutti questi motivi, visto il sospetto che un evento di questo tipo si stia verificando con i nostri figli, è fondamentale indagare ulteriormente per confermare che si tratti di un caso di bullismo. E, in tal caso, è necessario agire il più rapidamente possibile.
Come rilevarlo?
Ci sono alcuni segnali che possono aiutare i genitori a rilevare rapidamente che il loro bambino sta affrontando una possibile situazione di bullismo. La prima cosa, ovviamente, è ascoltare attentamente le storie che racconta il bambino ed essere consapevoli di possibili segni sul corpo, come lividi, graffi, ecc.
Oltre ad ascoltare ciò che i nostri figli hanno da dire, i segni più comuni sono malumore, tristezza, problemi di sonno, paura di andare a scuola, mancanza di appetito, ecc.
A chi rivolgersi per denunciare il bullismo?
Se siamo sicuri che nostro figlio sia vittima di un qualche tipo di bullismo, la prima cosa che dovremmo fare è andare subito a scuola e parlare con i responsabili.
È anche importante scrivere una lettera in cui spieghiamo cosa sta succedendo e richieda l’intervento delle autorità scolastiche per risolvere la situazione. Molti centri hanno piani di emergenza per questi casi.
Se le autorità scolastiche non fanno nulla o non agiscono con sufficiente fermezza e la situazione non migliora, il passo successivo sarà quello di rivolgersi agli organismi educativi territoriali, come l’Ispettorato Educativo. Questi organismi hanno anche protocolli specifici per intervenire in questi casi e fornire soluzioni.
Se il problema è grave ed è stato commesso un reato, l’Ispettorato Educativo informerà la Procura dei Minori. Questo organismo sarà, quindi, incaricato di continuare il follow-up del caso.
Se il problema non può essere risolto attraverso i canali amministrativi, sarà necessario adire il tribunale. In effetti, attualmente ci sono avvocati specializzati proprio in questioni di bullismo
Se ci sono stati attacchi fisici o minacce, si può passare ad un procedimento penale. A seconda del tipo di comportamento dell’aggressore, è possibile che venga anche condannato all’internamento in una struttura per minori.
Quali prove sono necessarie per denunciare il bullismo?
Le prove sono una parte fondamentale della denuncia di bullismo. È importante conservare una copia di tutte le comunicazioni scritte e dei verbali delle riunioni con le autorità scolastiche. Sarà utile anche un referto psicologico che tenga conto del grado di coinvolgimento del minore e del trattamento che sta seguendo, in caso affermativo.
Anche le copie di e-mail, schermate di post sui social media, messaggi di WhatsApp, ecc. sono molto utili durante il processo. Possiamo anche raccogliere le testimonianze di compagni di classe e insegnanti che confermano l’esistenza di una situazione di molestie.
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