Come insegnare a vostro figlio a difendersi

Per evitare che vostro figlio abbia difficoltà a relazionarsi con gli altri, ricordate di insegnargli i valori di base più importanti e soprattutto che la violenza non è il modo corretto per imparare a difendersi.
Come insegnare a vostro figlio a difendersi
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Avete insegnato a vostro figlio a capire che non tutte le persone o i bambini che lo circondano hanno delle buone intenzioni? In questo modo crescerà e pian piano si renderà conto che nel mondo ci sono sia le persone buone che quelle crudeli. Sapete già come insegnare a difendersi a vostro figlio da questo tipo di persone?

La nostra società contribuisce a sviluppare dei modelli di comportamento in cui il bene e il male coesistono. Per questo motivo, ogni bambino deve imparare il prima possibile a distinguere tra le persone che possono assicurargli il benessere e quelle che possono pregiudicarlo. In questo modo, eviterà di attrarre solo persone problematiche. In questo articolo, vi diciamo come insegnare a difendersi a vostro figlio.

Difendersi senza usare la violenza

Quando ci troviamo di fronte a una lite o una disputa tra bambini, spesso confondiamo il difendersi con la violenza. Questi sono due concetti che non hanno nulla a che fare l’uno con l’altro. Quando il bambino si sente attaccato fisicamente o verbalmente, ha tutto il diritto di rispondere in difesa della sua integrità e dignità.

Spesso tra i bambini arrivano al punto in cui l’unico modo di comunicare è attraverso la violenza. Non dimentichiamo che, proprio come accade per gli adulti, anche tra di loro si verificano tensioni, conflitti e litigi. Tuttavia, questo tipo di situazioni possono influire sulla crescita e sul carattere di vostro figlio.

La violenza è solo la via più rapida, quella dei disperati, di coloro che non sanno come usare gli altri strumenti a disposizione per difendersi.

Confondiamo spesso il sapersi difendere con la violenza, ma si tratta di due concetti completamente diversi. La violenza implica l’intraprendere un’azione finalizzata ad attaccare l’altro, mentre la difesa consiste nell’impedire all’altro di attaccarci.

Fratelli che litigano per un giocattolo.

Quindi la violenza è un atteggiamento che cerca di danneggiare un altro, mentre difendersi consiste nel cercare di preservare il proprio benessere, senza necessariamente danneggiare l’altro.

Per evitare che vostro figlio abbia difficoltà a relazionarsi con gli altri, ricordate di insegnargli i valori di base più importanti e soprattutto che la violenza non è il modo corretto per imparare a difendersi.

Come insegnare a difendersi a vostro figlio

  1. Incoraggiatelo a cercare di capire i motivi dell’altro e a vedere le cose con una certa obiettività per evitare di vittimizzare se stesso. Ricordate che questo è un buon esercizio per insegnare loro come gestire correttamente i conflitti.
  2. Fategli sapere che le offese e gli insulti degli altri non sono importanti quando non sono veri. L’importante è avere fiducia in se stessi e non dare troppa importanza a ciò che qualcuno dice di noi o delle nostre azioni.
  3. Impedite a vostro figlio di applicare la stessa crudeltà che riceve con gli altri. Questo non è il modo giusto di farsi rispettare, tanto meno per intrattenere dei rapporti sani.
  4. Insegnategli che la violenza non è mai la soluzione. È facile colpire ma ciò comporta delle conseguenze. Evitate di promuovere le reazioni eccessive e i comportamenti aggressivi poiché contribuiscono solo a infondere valori sbagliati.
  5. In nessun caso dovreste incoraggiarlo a fuggire; tuttavia, potete insegnargli svariati modi per evitare il più possibile i conflitti.
  6. Consentitegli di esprimere liberamente i propri sentimenti ed emozioni,  di farlo non sentendosi giudicato.
  7. È molto importante ascoltarlo e fare in modo che non si senta solo quando ha bisogno di voi. Questo atteggiamento lo aiuterà a sentirsi amato e ad allentare la tensione. Inoltre, vi aiuterà a stabilire un legame di fiducia basato sulla sincerità e sulla compresione reciproca.

In generale, i genitori tendono a dare poca importanza a ciò che dicono i bambini e talvolta anche a cosa provano. Ricordate che i problemi per loro sono molto più grandi e importanti, quindi bisogna ascoltarli attentamente per poterli consigliare al meglio.

Bambini che giocano a pallavvolo.

Se vostro figlio si difende ma un bambino crudele lo intimidisce ancora, insegnategli che in tali casi dovrà cercare l’aiuto di un adulto per risolvere il conflitto. In nessun caso dovreste permettere a vostro figlio di essere aggredito fisicamente.

Dovete aiutarlo a capire che nella vita si ottengono maggiori vantaggi comprendendo gli altri attraverso l’empatia e il rispetto che attraverso dalla violenza.

Quando la situazione richiede l’intervento di un adulto, sarà meglio affrontare un bambino crudele con rispetto e gentilezza. In questo modo sarà più facile fargli capire perché non dovrebbe continuare a disturbare gli altri per sentirsi meglio con se stesso.

Per il bambino crudele, il semplice fatto di essere trattato con gentilezza gli farà domandare a se stesso cosa sta succedendo e metterà un freno al suo comportamento negativo. Solo così potrà rendersi conto che la crudeltà è un modo sbagliato di attirare l’attenzione, oltre ad essere la testimonianza di un chiaro deficit di controllo e persino di un’immensa mancanza affettiva.

Molti genitori scelgono di iscrivere i propri figli ad attività sportive dopo la scuola, per aiutarli a sviluppare la forza necessaria per affrontare determinate minacce, come i bulli.

Le arti marziali sono una delle scelte più frequenti, ma ci sono anche numerose attività in cui è possibile imparare a difendersi senza usare la violenza. Soprattutto le attività sportive come la pallavolo, la pallacanestro, il tennis, il calcio, ecc.

Perché? Perché tutti questi sport sono regolati da strategie di “attacco” e “difesa” che aiutano i bambini a gestire meglio i conflitti.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.