Come gestire i conflitti tramite la mediazione

La mediazione è una strategia che serve per risolvere i conflitti in modo positivo. Qui di seguito vi spieghiamo tutto quello che c'è da sapere su questo argomento.
Come gestire i conflitti tramite la mediazione
Ana Couñago

Scritto e verificato la psicologa Ana Couñago.

Ultimo aggiornamento: 20 gennaio, 2023

È importante che i bambini siano in grado di risolvere situazioni conflittuali e affrontare i problemi della vita quotidiana senza sentire il bisogno di ricorrere alla violenza. Alla luce di ciò, in questo articolo spieghiamo come gestire i conflitti tramite la mediazione.

Questa strategia di risoluzione dei conflitti aiuta ad analizzare, regolare e risolvere i problemi in modo pacifico, costruttivo e cooperativo. Ciò è altamente benefico per lo sviluppo sociale dei più piccoli, poiché sin dai primi anni di vita imparano a convivere con gli altri in maniera positiva.

Non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati.

-Albert Einstein-

Gestire i conflitti tramite la mediazione

Secondo gli esperti, la mediazione può essere definita come “un metodo di risoluzione dei conflitti in cui le due parti contrapposte ricorrono volontariamente a una terza persona imparziale, o mediatore, per raggiungere un accordo soddisfacente”.

La funzione del mediatore tra due litiganti

Sulla base di questa definizione, si può dire che tale tecnica di risoluzione dei conflitti è caratterizzata dai seguenti elementi:

  • Volontà delle due parti contrapposte.
  • Predisposizione e sforzo da entrambi le parti di comunicare, capirsi e giungere a un accordo.
  • Intervento di una terza persona esterna al conflitto che agisca da mediatrice.

Il mediatore dovrà portare a termine le seguenti funzioni:

  • Monitorare l’intero sviluppo della vicenda senza emettere giudizi di valore e senza farsi carico della responsabilità finale.
  • Aiutare le parti a capirsi, a negoziare e a risolvere il conflitto.
  • Aiutare le parti coinvolte a individuare e soddisfare i propri interessi e bisogni.
  • Fomentare un clima gradevole, rilassato e di fiducia durante lo sviluppo della vicenda.
  • Aiutare le parti a esprimere le loro opinioni e ad approfondire le loro idee.
  • Proporre modi per raggiungere un accordo, cercando la soluzione migliore possibile per entrambi le parti.

In questo modo, entrambe le parti coinvolte nel conflitto sono costrette a partecipare e a impegnarsi attivamente nella ricerca della risoluzione dello stesso, riuscendo a superare il problema in modo sano e diplomatico.

Le fasi della mediazione

Per mettere in pratica la strategia della mediazione per gestire i conflitti, bisogna seguire alcune fasi. Presentiamo le suddette fasi qui di seguito:

  • Spiegare brevemente in cosa consiste la mediazione e presentare le regole che dovranno essere rispettate.
  • Decidere chi inizia a esporre il suo punto di vista sul problema.
Mamma che aiuta i figli a chiarirsi
  • Raccontare quanto accaduto: ognuna delle parti descrive la situazione conflittuale, così come i suoi pensieri e i suoi sentimenti al riguardo. In questa fase il mediatore deve:
    • Ascoltare attivamente.
    • Assicurarsi che entrambe le parti si esprimano in modo assertivo.
    • Individuare gli aspetti più importanti del problema.
    • Registrare i punti di accordo e di scontro.
  • Chiarire il conflitto: il mediatore deve porre le domande che reputa pertinenti allo scopo di approfondire e delineare il problema. In questa fase, si pretende di ottenere una visione consensuale del conflitto, la quale deve riunire le opinioni di ognuna delle parti.
  • Proporre soluzioni: si procede con un brainstorming in cui le due parti coinvolte propongono diversi modi per risolvere il conflitto.
  • Giungere a un accordo: si valutano tutte le proposte, analizzandone i vantaggi e gli svantaggi, allo scopo di trovare la soluzione più adeguata e benefica per tutti.
  • Stilare un accordo: si scrive un documento in cui si specifica con chiarezza qual è la soluzione trovata, così che vi sia prova di quanto le due parti in contrasto si impegnano a rispettare.
  • Rivedere periodicamente l’accordo: infine, è necessario monitorare l’evolversi della situazione e verificare che si stia compiendo quanto pattuito.

Non è possibile sciogliere un nodo senza riconoscerlo.

-Aristotele-


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Suárez-Sandomingo, J. M. S. (Ed.). (2005). Mediar para remediar conflictos. Lugo: Axac.
  • Torrego, J.C. (2000): Mediación de conflictos en instituciones educativas: manual para la formación de mediadores. Madrid. Narcea.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.