Bambini curiosi: i birichini della casa

I bambini curiosi non sono altro che delle creatura piene di vita che desiderano solamente scoprire il mondo che le circonda.
Bambini curiosi: i birichini della casa
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

Bambini curiosi, vi suona familiare? Se è così, vogliamo chiedervi: “Sapete cosa si nasconde dietro il comportamento di quei bambini che “toccano tutto”?”.

La risposta potrebbe essere più semplice di quando pensiate. Dietro a questo comportamento molto attivo c’è una creatura piena di vita che desidera solamente scoprire il mondo. Non tutti i bambini sono uguali. Alcuni sono calmi e premurosi e altri irrequieti, curiosi, audaci.

Ai bambini curiosi e birichini spesso si attribuisce un comportamento negativo. Di solito sono fraintesi e tendono ad essere giudicati frettolosamente.

Approfondire la psicologia dei bambini curiosi è molto utile. Tutto sta nel mettersi nei loro panni.

I bambini curiosi e birichini mettono a dura prova la nostra pazienza

Spesso, dopo i due anni, i bambini cambiano il loro comportamento. I cosiddetti “terribili 2 anni” evidenziano una fase di sviluppo in cui i bambini mostrano un chiaro desiderio di indipendenza unito ad una grande curiosità.

Questo desiderio di esplorare, insieme all’amore per il rischio, non è altro che un modo per conoscere il mondo. È molto comune che in questa fase di crescita i bambini pronuncino frasi come: “Non voglio farlo!”, “Non ho voglia!”.

In questi casi, bisogna fissare dei limiti e impedire ai birichini della casa di superare la linea della disobbedienza assoluta. Se impariamo ad indirizzare la loro innata curiosità e li aiutiamo a sfruttarla in modo positivo, educheremo bene i nostri figli.

Padre che dice al figlio di non toccare la presa elettrica

Bambini curiosi e birichini: come controllare i loro impulsi

Avete mai detto a vostro figlio “Non buttarlo via!” e quando vi siete girati non ha perso un attimo per buttare quell’oggetto? Questo tipo di situazioni, se i bambini hanno meno di quattro anni, sono normali. Perché? Perché le aree celebrali coinvolte nell’autocontrollo sono ancora in fase di sviluppo. In realtà, matureranno completamente solo alla fine dell’adolescenza.

Così come ci spiegano gli esperti di psicologia infantile Tarullo, Obradovic e Gunna, lo sviluppo dell’autocontrollo è un processo progressivo che ha un ritmo lento.

Tuttavia – e questo non possiamo dimenticarlo – sebbene i nostri birichini non abbiano ancora il pieno controllo delle loro reazioni, ciò non significa che possano fare tutto ciò che vogliono. I limiti, la comunicazione assertiva e delle regole chiare guideranno gradualmente i nostri bambini verso un comportamento più accettabile.

Attenzione alla sovrastimolazione!

Kim John Payne, autore del noto libro Raising with Simplicity, ci spiega che il nostro attuale ritmo di vita fa sì che i nostri bambini accumulino lo stesso livello di stress di un adulto.

Sapevate che un bambino più è stanco, più diventa iperattivo e irritabile?

Spesso, ciò che reclamano i bambini curiosi e birichini sono semplicemente la nostra attenzione e il nostro tempo. Sia loro che noi abbiamo bisogno di momenti di calma e tranquillità che ci permettano di riflettere.

Siamo noi che li sovrastimoliamo credendo che facendo fare loro più attività, saranno degli adulti migliori. In questo senso, bisogna comprendere che stancare un bambino tenendolo occupato non risolverà il suo problema di iperattività, anzi, lo renderà più grande.

Di cosa hanno bisogni i bambini curiosi e birichini?

Prima di tutto, devono poter esplorare il mondo. Toccare, sentire, sperimentare e scoprire le cose. Quando i bambini curiosi sono in grado di soddisfare la loro curiosità, nel loro cervello si stabiliscono nuove connessioni neurali che permettono di apprendere cose nuove.

Gli stimoli dell’ambiente circostante sono fondamentali per il loro sviluppo. Questo vale anche per ogni essere umano.

Padre madre e figlie che ridono

Negare loro la possibilità di muoversi cercando di farli rimanere fermi e dicendo loro frasi come “Rimani seduto e non muoverti per tutto il pomeriggio!”, non fa altro che peggiorare la situazione; sia per loro che per noi. I bambini si sentiranno limitati nel loro agire e noi ci stresseremo perché dobbiamo imporre loro delle cose con durezza.

Ciò che dobbiamo fare con i bambini curiosi e birichini è creare degli ambienti sicuri dove possano muoversi e trovare nuove opportunità di apprendimento. Non bisogna tarpare loro le ali o limitare la loro curiosità. Se vogliamo davvero che in futuro diventino delle persone migliori, dobbiamo fornire loro delle dosi equilibrate di attività da svolgere sotto il nostro controllo.

È necessario guidarli, accompagnarli e orientarli quando svolgono una determinata attività in modo che non perdano il controllo.

Insegnate ai bambini ad essere indipendenti

Potrebbe essere difficile per noi accettarlo. Tuttavia, quando i nostri figli hanno un’età compresa tra i tre e i cinque anni entrano in una fase in cui hanno bisogno di noi con una frequenza minore rispetto a prima. Stanno crescendo senza che ce ne accorgiamo?

Adesso i loro bisogni sono diversi. Anche se ancora adorano prendervi la mano e dormire con voi il pomeriggio, hanno l’esigenza di fare le cose da soli. È sbagliato? No, tutt’altro! Questo è un atteggiamento positivo perché significa che stanno imparando ad essere indipendenti.

Come ci ha spiegato Erik Erikson,in questa fase i bambini di questa età devono prendere delle iniziative che riguardano molti aspetti della loro vita quotidiana. Consentire ai bambini di avere il loro spazio, oltre ad assumersi determinate responsabilità, faciliterà sicuramente il loro sviluppo psicosociale. Questo atteggiamento li condurrà sulla strada giusta.

Evitando l’uso di etichette negative nei loro confronti e cambiando il vostro punto di vista, vi renderete conto che in realtà di fronte a voi non avete delle pesti, ma dei bambini curiosi, tenaci e meravigliosi.


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