Insegnate a vostro figlio la legge di causa ed effetto

Insegnate a vostro figlio la legge di causa ed effetto

Ultimo aggiornamento: 26 febbraio, 2018

È importante che il bambino capisca come succedono le cose attorno a lui e a che cosa sono dovute. Attualmente, ci sono un’infinità di strumenti tramite i quali il bambino può esercitare la sua mente. Possiamo trovare un modo in cui possa capire come funzionano le cose e le cause per cui accadono, la cosiddetta legge di causa ed effetto.

La legge di causa ed effetto è di vitale importanza per lo sviluppo cognitivo del bambino. Le sensazioni, la percezione, la memoria, l’attenzione e la concentrazione sono processi che aiutano l’elaborazione di questo tipo di relazione. Nella vita quotidiana si osservano situazioni strettamente legate a questa legge, come ad esempio il fatto che il bambino sa che se piange (causa) qualcuno andrà a consolarlo (effetto).

Come insegnargli la legge di causa ed effetto a seconda della sua età?

In questo articolo vi diremo come bisogna stimolare i bambini per far capire loro la legge di causa ed effetto:

Bambini nello stadio II, bambini tra 1 e 4 mesi

Bambino che gioca
  • Permettere che il bambino interagisca con i giocattoli. In questo caso sono raccomandabili quelli che suonano, ovvero quelli che fanno un qualche rumore indotto da un’azione che il bambino realizza. Ad esempio, una bambola che emette un suono quando la si preme. Inizialmente bisogna insegnargli, mostrandogli come si deve fare. Provando varie volte a farlo fino a che il bambino non riesca a farlo da solo.
  • Con le maracas o i sonagli, mostrare al bambino il movimento che si deve fare perché producano il suono. In questo modo potrà capire che se muove la maracas causerà un suono.
  • Per fare in modo che il bambino associ l’uscita del latte all’azione della suzione si può fare un esercizio. Nel momento in cui gli si dà il biberon o il seno, si può toglierglielo per un attimo di riposo e tornare a darglielo in modo che succhi.
  • Prendere entrambe le mani del neonato e farlo applaudire. Questo lo aiuterà a rendersi conto che battendo le mani produrrà un suono.
  • Muoversi in diverse direzioni e spazi parlando in modo che il bambino vi segua con lo sguardo.

Bambini nello stadio III, tra 4 e 8 mesi

Padre che legge al figlio
  • Mettere il bambino a pancia in su nella culla, in modo che con le sue gambine raggiunga la giostrina. In questo modo capirà che muovendo le gambe può muovere gli oggetti e ripeterà questa azione quando vorrà.
  • Mettere una radio di fronte al bambino, facendogli vedere che quando si gira la manopola questa si accenderà o si spegnerà. Bisognerà ripetere questa azione per fare uscire il suono.
  • Se il bambino parlotta, la madre può ripetere, in modo che si stabilisca una buona conversazione tra i due.
  • Stimolare il bambino a cantare, facendogli sentire della musica dolce a cui possa prestare attenzione. La madre deve canticchiare la canzone perché il bambino osservi e cerchi anche lui di farlo.
  • Parlare costantemente con il bambino, dopo il bagnetto, dopo avergli dato il biberon, l’importante è farlo. È molto utile se la madre usa inflessioni della voce.

Bambini nello stadio IV, tra 8 e 12 mesi

  • Una volta che il bambino può già parlare, si può cercare di fargli associare i loro nomi alle persone intorno a lui. Dopodiché, è raccomandabile cercare di far sì che quando il bambino le chiama, queste si voltino verso di lui.
  • Mostrare al bambino un cellulare giocattolo adeguato, vale a dire abbastanza leggero per azionarlo in diversi modi, toccandolo o spingendolo. Bisogna lasciare che faccia pratica da solo.
  • Al momento di mangiare, la madre può nominargli gli oggetti come biberon, pane, pappa, ecc., a sua volta mostrandogli quali sono.
  • La madre può cantare insieme al bambino. Mentre questo accade, prenderà le manine del bambino e le metterà sulla sua bocca in modo che il bambino non canti. Togliendole, la madre tornerà a cantare. Questo va ripetuto più volte perché capisca l’esercizio.
  • Far vedere al bambino diversi strumenti musicali, in modo che possa capire come deve fare perché l’oggetto emetta un suono.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.