5 consigli per affrontare la sindrome del nido vuoto
La sindrome del nido vuoto si riferisce ai sentimenti legati alla perdita che i genitori possono provare quando i figli lasciano la casa di famiglia. I ruoli cambiano e questo può generare un grande vuoto, soprattutto quando gran parte della vostra vita è stata dedicata ad essere madre o padre. In questo articolo vi daremo 5 consigli per affrontare la sindrome del nido vuoto.
La sindrome del nido vuoto
La sindrome del nido vuoto è un periodo o uno stadio della vita in cui i genitori avvertono una sensazione di perdita che provoca episodi di tristezza quando i figli lasciano la casa di famiglia e che può portare persino alla depressione.
La sindrome del nido vuoto è un disturbo clinico diagnosticato. Tuttavia, la maggior parte della ricerca medica concorda sul fatto che sono le donne a soffrire di più e che hanno più difficoltà ad affrontarla.
La psicoterapeuta e assistente sociale Amy Morin spiega che i genitori con sindrome del nido vuoto sperimentano un vuoto profondo nelle loro vite e spesso si sentono un po’ persi. La sindrome del nido vuoto può influenzare anche la vita dei figli, interferendo con la loro indipendenza e autodeterminazione.
Sintomi e origine della sindrome del nido vuoto
Secondo l’American Psychiatric Association (APA), una delle cause più frequenti della sindrome del nido vuoto è una relazione conflittuale tra genitori e figli. Se i genitori mantengono con i figli una relazione di distacco e perfino di ostilità, entrambi potrebbero soffrire di più una volta che i figli lasciano la casa per andare a vivere da soli.
Per quanto riguarda i sintomi della sindrome del nido vuoto, l’APA individua:
- Tristezza.
- Perdita.
- Depressione.
- Angoscia.
- Solitudine.
- Sensazione di vuoto.
5 consigli per affrontare la sindrome del nido vuoto
1. Restare in contatto
Grazie alla grande rivoluzione dei social media, molte famiglie affrontano efficacemente la sindrome del nido vuoto. Oggi mantenere i contatti, anche quotidianamente, una volta che i figli hanno lasciato la casa, è molto più facile grazie alle applicazioni di messaggistica istantanea e alle videochiamate.
2. Stabilire una routine
Ogni famiglia e ogni membro ha i propri ritmi. Pertanto, è importante stabilire una routine, ad esempio, delle chiamate, prima della partenza del figlio da casa. In questo modo, si rispettano i ritmi di ciascuno, stabilendo al contempo un impegno periodico per mantenere i contatti.
3. Cercare nuove sfide
Chiaramente, essere genitori è una delle maggiori sfide che si possono affrontare, se non la maggiore. Per evitare la sensazione di vuoto dopo aver soddisfatto la grande sfida di crescere ed educare un figlio, è essenziale stabilire nuovi obiettivi. Ad esempio, iniziare la carriera universitaria che avete sempre sognato o imparare a suonare uno strumento.
4. Prendersi del tempo
Senza dubbio, i figli occupano gran parte del tempo dei genitori, determinando il loro stile di vita quotidiano e la loro routine. Una volta che i figli escono di casa, i genitori possono provare grandi episodi di solitudine e non sapere come affrontare la sindrome del nido vuoto.
In questo senso, sarà fondamentale conoscere se stessi in profondità, trovare nuovi interessi e riempire l’agenda con attività come andare in palestra o riprendere i contatti con i vecchi amici.
5. Tornare a godersi la vita di coppia
Secondo lo psicologo Morin, quando i figli escono di casa, i genitori possono sperimentare una nuova opportunità di ricongiungersi. Probabilmente, tutto il tempo libero che hanno condiviso è stato occupato dai figli, quindi, una volta usciti di casa, i genitori devono cercare nuovi interessi in comune e iniziare a godersi il tempo libero in coppia.
Per godersi di nuovo la vita di coppia, ad esempio, potreste organizzare appuntamenti romantici o viaggi spensierati, pensando solo l’uno all’altro.
Ridefinire il ruolo di genitori: la chiave per affrontare la sindrome del nido vuoto
Una volta che i figli “volano” via dal nido, il ruolo dei genitori rimane, ovviamente, insostituibile. I doveri dei genitori non si concentreranno tanto sull’assistenza e sulla protezione, ma sull’essere presenti quando i figli ne hanno bisogno. È importante che i figli abbiano la certezza che i genitori saranno sempre lì per loro.
“Dobbiamo continuare a guardare e dobbiamo essere pronti ad aiutarli quando hanno bisogno di noi. I nostri figli hanno ancora bisogno di noi in modi diversi e in momenti inaspettati ».
-Celia Dodd-
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- American Psychiatric Association. (2019). Diagnostic and statistical manual of disorders. Fifth edition. USA. Recuperado de: https://dsm.psychiatryonline.org/doi/book/10.1176/appi.books.9780890425596
- Morin, A. (2017). 13 things mentally strong parents don’t do. HarperCollins.