L'uso di dispositivi elettronici può danneggiare il feto?

Scoprite come l'uso dei dispositivi elettronici può colpire il feto.
L'uso di dispositivi elettronici può danneggiare il feto?

Ultimo aggiornamento: 12 dicembre, 2018

La maggior parte dei dispositivi elettronici usati giornalmente emettono delle onde elettromagnetiche che arrivano fino a noi quasi senza barriere. L’impatto delle radiazioni è diventato sempre più percettibile, viviamo circondati dalla tecnologia e non possiamo scappare da questa, poiché si trova sia all’interno che all’esterno delle nostre case.

Evitare di usare dei dispositivi elettronici durante la gravidanza non è così facile, poiché ne siamo circondati. Allo stesso modo, l’esposizione a questo tipo di radiazioni non è considerata così nociva come la radiazione atomica, per esempio.

È risaputo che le radiazioni elettromagnetiche o radioelettriche possono causare una certa instabilità fisica, però non è stato totalmente verificato dalla comunità scientifica. Le convinzioni sulle possibili ripercussioni sulla salute sono relazionate alla sovraesposizione in caso di antenne telefoniche o dell’alta tensione elettrica.

Il feto è a rischio?

Così come le persone adulte magari non vengono colpite direttamente dalle onde elettromagnetiche dei dispositivi elettronici, è molto probabile che una donna incinta non arrivi a mettere a rischio il feto usandoli. Però sull’argomento ancora esistono delle paure, ci sono dei miti che circolano da tempo e le ricerche non si fermano.

Tuttavia, queste preoccupazioni hanno portato gli specialisti a chiedersi se si deve fare attenzione durante la gravidanza. Degli studi recenti si sono focalizzati sul trovare una via per dimostrare la veridicità di queste credenze sui possibili danni che i dispositivi elettronici possono causare al feto.

donna incinta in visita dal dottore

In questo senso, si è dimostrato che sono le emissioni elettromagnetiche ionizzanti quelle che realmente si considerano dannose per il corpo umano. Il primo disturbo relazionato a questo tipo di emissione è l’alterazione chimica della struttura dei tessuti, specialmente dovuta ai raggi gamma e nei raggi x.

L’esposizione diretta a questo tipo di radiazione arriva ad alzare la temperatura del corpo, e a volte può provocare mal di testa, stress ed insonnia. Nonostante i sintomi in genere siano lievi, degli studi molto innovativi sono riusciti a determinare che forse l’uso del cellulare durante la gravidanza potrebbe danneggiare il comportamento del bambino più avanti.

Studi sugli effetti dei dispositivi elettronici durante la gravidanza

Recentemente, uno studio potrebbe aver trovato una relazione tra questa pratica e la presenza dei danni celebrali nei bebè.

Secondo una ricerca pubblicata da Scientific Reports, certe alterazioni nello sviluppo celebrale del feto sarebbero associate all’uso del cellulare durante la gestazione. Questo studio è stato realizzato da un gruppo di scienziati dell’Università di Yale negli Stati Uniti,  e sono stati usati dei topi.

persona con cellulare in mano

In base ai risultati, si sarebbero prodotte delle alterazioni nel cervello, dove le principali conseguenze sarebbero relazionate al comportamento, e l’ansia e l’iperattività erano le più evidenti. Altre conseguenze sono state lo sviluppo inadeguato dei neuroni e problemi alla memoria.

Sebbene lo studio non sia stato condotto sulle persone, è un dato di fatto che sui topi il cellulare ha causato i sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività. Nonostante ciò, la differenza tra l’organismo dei ratti e degli umani porta a non avere dei risultati chiari, quindi non è ancora definitivo.

Di conseguenza, la prevenzione dovrebbe essere diretta più verso un problema di coscienza nel quale una futura madre preferisce evitare di esporsi in maniera prolungata ai dispositivi elettronici. In ogni caso, non ci sono dei validi motivi per preoccuparsi nonostante questi risultati, soprattutto perché non esistono dei cellulari grandi quanto una persona, né il cervello di un bambino è piccolo come quello di un topo.


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