Assertività dopo il parto: come può essere d'aiuto?

A volte ci viene difficile porre dei limiti e chiedere aiuto per timore di risultare sgradevoli. Tuttavia, il periodo dopo il parto è un momento molto delicato, in cui è necessario che vi prendiate cura di voi stesse.
Assertività dopo il parto: come può essere d'aiuto?
Elena Sanz Martín

Scritto e verificato lo psicologo Elena Sanz Martín.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

L’arrivo di un neonato implica enormi cambiamenti fisici e psicologici per la madre. In questo periodo così delicato diventa particolarmente importante essere in grado di stabilire dei limiti e chiedere aiuto. Per riuscirci -sebbene sia sempre importante- nel periodo successivo al parto, l’assertività può diventare la vostra migliore alleata.

Come essere umano, come donna e adesso come madre, è vostro diritto esprimere ciò che provate e ciò che desiderate. Tuttavia, molte volte riuscirci non è facile, perché si teme di risultare sgradevoli o egoiste. Eppure la nascita di vostro figlio e i mesi a seguire, saranno una grande sfida da molti punti di vista, per cui dovete prendere la decisione di porre le vostre necessità al di sopra delle opinioni degli altri.

Cos’è l’assertività?

L’assertività è un’abilità sociale che consiste nell’essere in grado di difendere i nostri diritti senza pesare sugli altri. Prevede un’ampia varietà di sfaccettature che conducono a una comunicazione armonica ed equilibrata:

  • Saper comunicare in modo schietto, chiaro e diretto.
  • Esprimere i nostri desideri, le nostre opinioni e i nostri sentimenti.
Mamma e figlia
  • Difendere i nostri diritti e le nostre necessità.
  • Saper chiedere e accettare o rifiutare quel che ci viene chiesto.
  • Accettare i complimenti e gestire le critiche.
  • Fare tutto quanto appena detto senza paura di essere giudicate o rifiutate.
  • Non calpestare i diritti altrui né mancare agli altri di rispetto con il nostro modo di comunicare.

Non sempre è facile mettere in pratica tutto questo. Una buona dose di autostima rende più facile essere in grado di comunicare in modo assertivo. Eppure, anche così facendo, c’è una certa pressione sociale, soprattutto verso le donne, perché siano cordiali, educate e servizievoli.

Molto spesso, i comportamenti assertivi non sono ben visti, in quanto vengono persino tacciati di egoismo. Eppure, bisogna ricordarci che il nostro primo dovere è verso noi stessi e che non va bene ignorare i nostri bisogni per accontentare le altre persone. 

L’assertività dopo il parto

L’arrivo di un figlio presuppone un periodo di forte stress e di vulnerabilità per le donne. La stanchezza e gli sbalzi ormonali si sommano alla paura di affrontare questa nuova tappa. Si tratta di un momento che richiede molte energie, sia fisiche che mentali; a volte, però, le persone che ci circondano non aiutano ad alleggerire il carico.

Molto spesso, familiari, amici e parenti non sono consapevoli delle condizioni e delle necessità della neo-mamma. L’entusiasmo per il nuovo membro della famiglia e la voglia di collaborare possono indurli ad avere atteggiamenti invadenti verso la donna. In questi momenti, ciò di cui probabilmente ha bisogno è di riposare e di trascorrere momenti di intimità con il suo nucleo familiare.

Le continue visite a casa o in ospedale, tutte quelle persone che esprimono opinioni e che danno consigli possono sopraffare. Eppure, per non sembrare scortese, solitamente la madre si inibisce quando si tratta di esprimere ciò che vuole e ciò di cui ha davvero bisogno. Allo stesso modo, può provare pudore quando si tratta di chiedere aiuto con il neonato, visto che occuparsi di tutto praticamente da sola richiede uno sforzo inimmaginabile.

Assertività dopo il parto coccole

Come mettere in pratica l’assertività dopo il parto?

  • All’ospedale (e in casa) farete entrare solo chi volete voi e le visite dureranno il tempo che ritenete opportuno. Non abbiate paura di negarvi, di posticipare o di chiedere agli altri di andar via. Dovete rispettare le vostre esigenze, e loro devono capirlo.
  • Mettete ben in chiaro che dovete riposare. Se vi sentite in colpa, ricordatevi che queste persone non dovranno alzarmi nel cuore della notte per prendersi cura del vostro bambino.
  • Non dovete fare tutto da sole. Chiedere aiuto non vi rende deboli, e ricordare al vostro partner di compiere il suo dovere non vi rende autoritarie.
  • Ricordate che siete voi le madri dei vostri figli e che siete voi a decidere come prendervene cura. Siete voi a dover scegliere se allattarli o dare loro il biberon, se praticare il co-sleeping o se dormire in letti separati, se preferite uno zainetto ergonomico oppure una carrozzina. Non accettate ordini dagli altri, non abbiate timore di essere ferme nelle vostre decisioni, se qualcuno risulta troppo invadente. Se avete bisogno di un consiglio, sarete voi a chiederlo o a rivolgervi al vostro medico.

Per riassumere, se si sta avvicinando il momento della nascita, preparatevi a dedicare a voi stesse lo spazio di cui avete bisogno, senza alcun timore. Dimenticate le preoccupazioni e le convenzioni sociali, perché ora siete voi e i vostri figli ciò che conta di più. Ripassate a mente i vostri diritti e non abbiate paura di difenderli con assertività, quando necessario. Niente dovrebbe ostacolare questa preziosa fase.


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