Problemi di tiroide in gravidanza: sintomi e conseguenze
“La ghiandola tiroidea compie molte funzioni importanti nel nostro corpo. I problemi di tiroide in gravidanza possono portare a complicazioni per la salute della madre e del bebè.”
Durante la gravidanza la ghiandola tiroidea si vede costretta ad aumentare di proporzione per produrre tiroxina. Dato che gran parte degli ormoni prodotti vengono trasferiti al feto. Ci sono però anche altri dettagli che definiscono la fitta relazione tra i problemi di tiroide in gravidanza. Ne parliamo in profondità qui di seguito.
La funzione della ghiandola tiroidea è quella di produrre gli ormoni triiodotironina (T3) e tiroxina (T4) molto importanti perché regolatori del metabolismo, della temperatura corporea e del funzionamento cerebrale, cardiaco e muscolare. Inoltre sono relazionati con la fertilità femminile.
Dal momento del concepimento questa ghiandola si vede costretta a lavorare ore extra, per così dire. A cosa è dovuto questo lavoro?
La T4 oltre che avere il compito di processare gli alimenti e convertirli in energia, contribuisce alla formazione della placenta. Il piccolo non sviluppa la tiroide fino alla dodicesima settimana di gestazione perciò prima di allora usufruisce di quella materna.
Problemi di tiroide in gravidanza: possibili cause
Durante la gestazione, la produzione dell’ormone T3 e T4 incrementa del 30% e 50% rispettivamente. La gonadotropina corionica è l’ormone incaricato di stimolare la produzione tiroidea e viene testato durante la gravidanza. A partire dal secondo trimestre di gravidanza gli estrogeni alterano la produzione di questi ormoni.
I problemi di tiroide in gravidanza possono causare dei seri problemi durante questa tappa della vita.
“Durante la gestazione la produzione di T3 e T4 aumenta del 30% e 50% rispettivamente.”
Ipotiroidismo in gravidanza
Se si verifica una incapacità di produrre abbastanza tiroxina in gravidanza allora si può parlare di ipotiroidismo. In questo caso si inizia solitamente una terapia orale per per sopperire alle carenze ormonali della futura madre.
L’ipotiroidismo presenta i seguenti sintomi:
- Spossatezza
- Debolezza
- Aumento di peso
- Stitichezza
- Dolori muscolari e articolatori
- Secchezza della pelle
- Debolezza delle unghie e del cuoio capelluto
Soffrire di ipotiroidismo può causare nel feto la formazione di un gozzo all’aumentare della crescita della ghiandola. Quest’ultimo si riassorbe pochi giorni dopo la nascita.
Se si soffre di questa insufficienza potete rimediare aumentando l’apporto di iodio nel corpo. Cominciate con il sostituire il sale con quello iodato in cucina per favorire la produzione ormonale.
Il rischio di ipotiroidismo durante la gravidanza è presente maggiormente per la futura madre, se non curato in tempo (durante il primo trimestre) si potrebbe soffrire di aborto spontaneo, parto prematuro, ipertensione o preeclampsia.
Ipertiroidismo in gravidanza
Si può verificare anche la situazione opposta. La produzione di ormoni della ghiandola tiroidea è eccessiva rispetto alle richieste della gravidanza.
La percentuale di donne che soffrono di ipertiroidismo durante la gravidanza è minima. Approssimativamente vengono rilevati 2 casi su 1000.
Quali sono i sintomi dell’ipertiroidismo in gravidanza? Ecco i più frequenti:
- Tachicardia
- Perdita di peso
- Tremori
- Funzione intestinale irregolare
- Intolleranza al calore
- Debolezza emotiva
- Pelle fredda e umida
- Crescita della ghiandola tiroidea
Il trattamento in questo caso prevede una cura tiroidea per cercare di normalizzare i livelli ormonali tanto della madre quanto del figlio.
Se non controllato, l’ipertiroidismo in gravidanza può causare aborto, tachicardia fetale, morte fetale o nascita sottopeso.
Può causare problemi anche nella madre, ad esempio:
- Tempesta tiroidea. Acutizzazione dei sintomi di ipertiroidismo nei periodi di stress, infezioni gravi, induzione anestetica, travaglio, interventi, sindrome d’astinenza da farmaci tiroidei, trattamenti con iodio.
- Preeclampsia. Minore apporto di sangue agli organi materni (reni, fegato, cervello e placenta). Inoltre provoca complicazioni che mettono a rischio la salute del bebè.
Prevenzione dei problemi di tiroide in gravidanza
Molto importante è rilevare in tempo questi problemi in modo che possano essere trattati in maniera efficace. I precedenti familiari, le cattive abitudini possono considerarsi fattori scatenati delle malattie tiroidee.
Generalmente, una donna che vuole avere un figlio o già incinta viene sottoposta dal medico ad una serie di esami tra cui quelle del sangue per esaminare i suoi valori ormonali.
“I precedenti famigliari, le cattive abitudini, possono considerarsi fattori scatenanti delle malattie tiroidee.”
A parte le gravi conseguenze che possono portare, soffrire di problemi di tiroide in gravidanza non deve causare preoccupazioni dato che è facilmente rilevabile e trattabile.