Le migliori posizioni per allattare il neonato
Conoscere le varie posizioni per allattare il neonato è molto importante, poiché non solo permettono alla madre e al figlio di stare comodi, ma anche di sperimentare la fantastica esperienza dell’allattamento materno con successo.
Uno degli aspetti fondamentali per allattare correttamente il neonato riguarda le posizioni assunte dalla madre quando gli dà il seno; da esse dipenderà la corretta adesione della bocca del piccolo al seno della madre.
È importante che entrambi stiano comodi durante l’allattamento, anche perché in seguito a una cattiva postura possono verificarsi principalmente due inconvenienti o problemi: insufficiente produzione di latte, nota con il termine di ipogalattia, e irritazione del capezzolo.
Entrambi i problemi possono essere risolti con una buona tecnica di allattamento, che è possibile ottenere, in larga misura, adottando le giuste posizioni per allattare il neonato.
Le migliori posizioni per allattare il neonato
Non preoccupatevi! Adottare la giusta postura è semplice. A seguire vi presentiamo cinque posizioni adatte per allattare in modo corretto. Ve ne sono moltissime, dunque oltre a queste potete prenderne in considerazione anche altre, magari suggerite dal pediatra, e scegliere quella che si adatta meglio a voi.
Ricordate che la cosa più importane è che voi e i vostri piccoli siate comodi così da garantire un allattamento tranquillo e che vada a buon fine.
Madre e piccolo sdraiati tra le migliori posizioni per allattare
Si tratta di una delle posizioni per allattare più utili. Per adottarla, madre e figlio devono sdraiarsi; il viso del piccolo deve trovarsi di fronte al seno della madre.
L’addome del neonato sarà parallelo al corpo della madre che potrà appoggiare la testa su un cuscino piegato e sostenere la testa del piccolo.
Posizione tradizionale
La mamma deve essere seduta con le spalle rilassate e il bambino disteso sul suo avambraccio, proprio sotto il seno con cui verrà allattato.
In questo modo, la testa del bambino resta appoggiata sulla parte interna dell’angolo formato dal braccio con il gomito e orientata verso la stessa direzione in cui verrà allattato. La sua pancia è appoggiata all’addome della mamma e un suo braccino la cinge. La testa, inoltre, giace sull’avambraccio della madre.
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-Anonimo-
Posizione dell’abbraccio trasversale
Si tratta di una variante della posizione precedente in cui la madre mette la mano dello stesso lato in cui allatta in posizione di “U” e regge il seno, mentre con l’altra sorregge la schiena e la nuca del bambino.
È necessario munirsi di un cuscino per mettere il corpo del neonato all’altezza del seno. Questa posizione risulta molto utile per dare entrambi i seni senza spostare il bambino, perfetta per quando al piccolo piace succhiare più un lato rispetto all’altro.
Posizione seduta
La madre si mette con la schiena dritta, le spalle rilassate e uno sgabello o un poggiapiedi affinché le gambe non pendano verso il basso. Il bambino guarda la madre, pancia contro pancia, e si mette un cuscino sotto per avvicinarlo al seno della madre se necessario, e non il seno al piccolo.
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-Anonimo-
Posizione a rugby
In questa posizione è necessario appoggiare il bambino all’avambraccio del lato con cui si allatterà, il corpo del piccolo cingerà la vita della madre, così la mano può dirigere la testa del bambino, soprattutto se sorretto dalla nuca.
Tra le posizioni per allattare questa è molto utile in caso di parto cesareo, se il capezzolo presenta ragadi o quando si allattano due bambini allo stesso tempo.
Altri consigli sulle posizioni per allattare
Qualsiasi sia la posizione scelta per allattare il neonato, la testa del piccolo deve sempre essere allineata al seno della madre e la sua bocca deve trovarsi all’altezza del capezzolo, e non deve avere bisogno di girare, piegare o stendere il collo. È bene sapere anche che se le labbra e la lingua si trovano alla giusta altezza, il piccolo succhierà correttamente in qualsiasi posizione.
La bocca del bambino deve essere ben aperta e il seno deve trovarsi dentro la bocca, con il capezzolo vicino al labbro superiore; in questo modo si crea lo spazio necessario per posizionare la lingua tra l’areola e il labbro inferiore, poiché il bambino succhia premendo la lingua verso l’alto e verso se stesso.
Secondo quanto confermano gli specialisti, è possibile capire che il neonato sta succhiando in modo corretto quando si nota che “lavora” con la mandibola.
In questo esercizio il movimento della mandibola è ritmico e si estende verso le orecchie e le tempie. Le guance, inoltre, non appaiono infossate, bensì tondeggianti. Quando il piccola succhia in questo modo, la madre non avverte dolore nemmeno in caso di ragadi.
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