Le 9 domande più frequenti sull'allattamento
A tutti i genitori, ma soprattutto a quelli che lo sono per la prima volta, si presenta una serie di dubbi prima della nascita del bebè. Molti riguardano anche l’allattamento. Ecco quali sono le domande più frequenti sull’allattamento.
L’allattamento può rappresentare una tappa difficile per molte madri, soprattutto per le primipare. Il fatto è che questa attività del tutto naturale è avvolta da molte leggende. Anche se al giorno d’oggi è facilmente disponibile una quantità sufficiente di informazioni, non mancano comunque le domande sull’allattamento.
La maggior parte delle donne ha la capacità di allattare i propri figli. Le esperienze contrarie sono poche e, per la maggior parte, si possono risolvere con l’aiuto di uno specialista. Proprio a questo scopo sono stati creati dei centri di aiuto o assistenza per l’allattamento materno.
Tra le domande più frequenti sull’allattamento materno emergono in particolare quelle in cui le madri si chiedono se produrranno latte a sufficienza o se riusciranno ad alimentare adeguatamente il proprio bebè. Di sicuro c’è che la pratica perfezionerà la tecnica e anche la produzione: è sufficiente rilassarsi e stabilire un contatto con il bebè.
Le domande più frequenti sull’allattamento
Qual è il momento più indicato per allattare il bebè?
La risposta è: subito. La cosa più naturale è che la madre riceva il neonato e se lo porti al seno perché possa iniziare a succhiare. Anche se la montata lattea può richiedere un po’ di tempo, soprattutto nei casi di parto cesareo, la suzione aiuta il processo.
Come si fa a sapere se la produzione di latte è sufficiente?
Attraverso la suzione, i bebè si occupano di aumentare la produzione di latte. Per questa ragione è importante, soprattutto durante i primi giorni, che la madre allatti il bambino a richiesta. Bisogna anche fare attenzione alla tecnica: il viso del bebè deve essere rivolto verso il seno e la sua bocca deve prendere tutto il capezzolo.
Quanto deve mangiare un bebè?
Il bebè deve mangiare fino a rimanere soddisfatto. L’ideale è che svuoti completamente un seno, prima di prendere l’altro. Si raccomanda di comportarsi in questo modo perché il latte che esce alla fine possiede maggiori quantità di grasso e contribuisce di più all’aumento del suo peso.
Un’altra domanda frequente sull’allattamento riguarda quanto tempo debba mangiare il bebè. Durante i suoi primi giorni di vita, il neonato deve essere allattato a richiesta, il che aiuterà la madre ad aumentare la sua produzione di latte. Con il passare dei mesi, sarà lui stesso a regolare i suoi pasti quotidiani.
Se i seni fanno male, bisogna interrompere l’allattamento?
È normale che, nelle madri primipare, i capezzoli presentino qualche sintomo di dolore. Finché non c’è presenza di sangue, però, si può continuare ad allattare il bebè. Per alleviare il dolore, si può smettere di utilizzare il seno che fa male e dare l’altro, finché il primo non è guarito. Bisogna anche ricordare che è importante fare attenzione all’eventuale comparsa di mastite.
Per estrarre il latte dal seno che si sta recuperando, si può utilizzare una pompa per aspirazione. Se il seno è arrossato o duro, oppure fa male al tatto, bisogna consultare uno specialista.
Si può estrarre il latte e darlo al bebè in un biberon?
Durante i primi giorni di vita del neonato, è meglio evitare biberon o ciucci. Il bambino sta imparando a succhiare, e questi accessori, con la loro consistenza, possono confonderlo. Se la madre sente che i seni sono molto pieni, si raccomanda che li offra al bebè.
Sono raccomandabili i tiralatte?
In passato, alle madri con capezzoli piatti o introflessi veniva consigliato l’impiego di tiralatte. Tuttavia, questa condizione non comporta alcuna limitazione all’allattamento del piccolo. Nella sua azione di succhiare, il bebè troverà il modo di estrarre il capezzolo di cui ha bisogno per alimentarsi.
Si può allattare se i seni hanno una protesi?
Questa è un’altra delle domande più frequenti sull’allattamento. Le operazioni di aumento del seno non danneggiano le ghiandole mammarie, che sono quelle preposte alla produzione del latte. Non esistono nemmeno indizi del fatto che le protesi esercitino alcun effetto sul latte o sulla sua produzione.
Quale tipo di dieta deve seguire una madre che allatta?
La regola d’oro è: ciò che la madre farà fatica a digerire, avrà lo stesso effetto sul bebè. Alcuni alimenti possono provocare gas nei bebè e, di conseguenza, le tanto indesiderate coliche. Per questa ragione, si raccomanda di diminuire il consumo di latticini, cereali e farine raffinate.
Il bebè deve bere acqua durante il suo periodo di allattamento?
I bebè che si alimentano a richiesta di latte materno ricevono già tutto il necessario per nutrirsi e mantenersi idratati. Per questo motivo non è consigliabile dare loro acqua né nessun altro genere di liquido. A partire dai sei mesi, lo specialista introdurrà nuovi alimenti nella dieta del bambino.