Perché è importante il contatto fisico con il bebè?
Una delle critiche maggiori mosse a riguardo del contatto fisico con il bebè è che potrebbe provocare un’eccessiva dipendenza con il piccolo. Ma, è veramente certo? Una parte di verità c’è, ma per il resto è una spiegazione motivata dall’esagerazione. Il contatto fisico utilizzato con coerenza e buon senso è importante. Ecco perché.
Il contatto fisico con il piccolo
Il contatto fisico con il vostro bambino è necessario ed importantissimo sin dal primo istante della sua nascita. Ed è una verità assoluta. Di seguito, ne illustriamo le varie ragioni.
Il piccolo è indifeso
Nei primi anni di vita il vostro bambino è completamente indifeso. Non è ancora sviluppato a livello fisico e mentale, il ché significa che avrà bisogno della vostra costante protezione.
Alla nascita i bambini hanno sviluppato solo il 25% del loro cervello. È logico quindi pensare che abbiano bisogno di sicurezza e protezione. Potete pensare ad una forma di protezione migliore del contatto fisico? In questo modo, otterrete che il piccolo si senta al sicuro, elemento imprescindibile per la sua sopravvivenza, per la sua felicità e per uno sviluppo corretto e autonomo. Inoltre, nessun bambino può crescere sicuro di sé ed autonomo se non si è sentito protetto durante l’infanzia.
L’eccesso di contatto fisico con il bebè non esiste
Dopo la nascita, i piccolo passano la maggior parte del loro tempo a dormire. Quando il vostro piccolo sta sognando, non è necessario prenderlo in braccio.
Tuttavia, quando il piccolo si sveglia è solito essere leggermente inquieto. In quel momento prendetelo in braccio e fatelo sentire protetto. Riuscite davvero a pensare che prenderlo in braccio per dargli amore e protezione non sia una buona idea?
Se il piccolo riceve sicurezza e protezione mentre è sveglio, dormirà più tranquillo e sereno. E per di più, creerete un ambiente eccellente per favorire lo sviluppo e la crescita.
Il vincolo affettivo
Il legame più potente che si possa creare a questo mondo, è quello tra madre e figlio. Il piccolo è cresciuto 9 mesi nel suo ventre, si nutre al suo seno e ha bisogno di sentirsi protetto dalla sua genitrice.
Solo attraverso il contatto fisico, una madre riesce a creare con suo figlio il vincolo affettivo che permetterà al piccolo di instaurare legami emotivi in futuro. È biologico, istintivo.
Il piccolo e la madre sentono allo stesso modo la necessità di stare vicini, uniti per sentirsi sicuri e protetti. Un atto atavico e biologico che nasce dall’esigenza di difendere la propria progenie.
Il primo contatto
Se il contatto è tempestivo alla nascita del bebè allora già sarà indissolubile. Il piccolo necessita e desidera sentire la pelle della propria madre vicina e il conseguente movimento automatico contro il vostro petto in cerca di nutrimento è un atto del tutto naturale.
Attenzione alla dipendenza
Il contatto fisico con il vostro piccolo non solo è importante e positivo ma anche necessario. Ovviamente, come tutto nella vita, deve essere utilizzato con logica e buon senso.
Non dimenticate che vostro figlio non è né un gioco né una creazione esclusiva. È un essere autonomo che merita il meglio di voi per essere felice. Mai dovete riflettere le vostre proprie necessità su di lui.
Se sentite che nella vostra vita avete bisogno di maggiore contatto fisico e affettivo non dovete compensare con il piccolo, potrebbe comportare conseguenze negative per il bambino. In questo modo, si viene a creare la tanto temuta dipendenza eccessiva perché tenderete a cercare nel piccolo quello che manca nella vostra vita. Errore molto grave.
Se volete che vostro figlio sia autonomo, felice, indipendente e allegro allora dategli tutto il contatto fisico di cui necessita. Accuditelo, abbracciatelo e amatelo tantissimo. Cercate però di non riversare le vostre frustrazioni su di lui perché otterrete solo altra frustrazione in cambio; e vostro figlio merita di essere felice. Ricordate, stare a contatto con il vostro bebè vi renderà felici, e in questo modo regalerete anche al piccolo una vita migliore.