Disgregazione familiare: modalità ed effetti sui bambini
Al giorno d’oggi, un problema davvero importante e al quale tuttavia non si presta l’attenzione adeguata è rappresentato dalla disgregazione familiare. Si tratta di un fenomeno che si verifica fin dalle origini della nostra storia, ma che sta aumentando in modo esponenziale. Nonostante ciò, non tutti sono informati sull’argomento. In questo articolo parleremo della disgregazione familiare, delle sue modalità e degli effetti che può avere sui bambini.
Il concetto di disgregazione familiare non è ancora conosciuto nel dettaglio nella società. Sebbene ci sia un’idea generalizzata, è necessario approfondirla. Questo tipo di rottura si ha non solo quando due genitori sono divorziati, ma anche quando vivono sotto lo stesso tetto, ma sono in una situazione di costante conflitto, non condividono gli stessi obiettivi e le funzioni di base dell’intera famiglia non vengono soddisfatte (cibo, affetto, educazione).
Disgregazione familiare: modalità…
Nella società odierna il concetto di disgregazione può avere diverse peculiarità e verificarsi con diverse modalità.
È logico che, qualunque sia la ragione o la situazione, il bambino all’inizio soffrirà, poiché ha paura che i genitori possano dividersi definitivamente e che, quindi, la sua famiglia smetta di esistere. Ma quali sono le possibili modalità di disgregazione sociale?
- Una separazione amichevole con affidamento congiunto: si tratta di un caso non molto grave, poiché la decisione viene accettata da entrambe le parti. La separazione si verifica perché la relazione non è più serena, o qualcosa è cambiato. L’affidamento congiunto viene adottato per ridurre al minimo il trauma del bambino. Questo potrebbe anche uscirne illeso, perché l’attenzione dei genitori nei suoi confronti è sempre la stessa.
- Spiacevoli rotture e problemi di custodia: è il caso in cui uno dei due genitori ha ferito l’altro, con bugie o infedeltà. Si avvia un processo per stabilire l’affidamento del bambino, che può rivelarsi dannoso e indesiderabile per lui.
- Divorzio con violenza familiare: questa, senza dubbio, è la situazione più grave. Il bambino ha subito una situazione piuttosto drammatica, con episodi di violenza familiare. Vivere questo orrore, accompagnato da urla, insulti o umiliazioni, crea in lui forti disagi. E’ per questo che risulta necessario l’intervento di uno psicologo che lo aiuti a superare il trauma.
In caso di disgregazione familiare, è essenziale evitare di manipolare i bambini, per convincerli a schierarsi. Non importa quanto dolore ci abbia causato il nostro partner, il bambino non deve essere coinvolto, né usato ai fini del processo.
…ed effetti
L’ideale sarebbe optare prima di tutto per la protezione dei bambini. La situazione deve avere su di loro meno impatto possibile. Dobbiamo assicurarci che il rapporto con entrambi i genitori sia naturale e che la routine non venga alterata.
In caso contrario, la situazione di rottura li colpirà in modo tale da causare loro danni quasi irreversibili e indurli ad adottare comportamenti come:
- Regressione infantile.
- Disturbo del sonno.
- Perdita di appetito.
- Stress o ansia.
- Fallimento scolastico.
- Azioni violente.
I disturbi sopracitati, se non trattati per tempo, possono durare fino all’adolescenza. A quel punto, la reazione più frequente è la comparsa del sentimento di odio nei confronti dei genitori. In particolare, i ragazzi tendono a portare rancore per quel genitore che considerano più colpevole.
I bambini vanno protetti
“In ogni processo di separazione, la cosa principale è che i bambini stiano bene”
Abbiamo dunque di parlato di disgregazione familiare, modalità ed effetti sui bambini. Abbiamo compreso che si tratta di un problema serio. Le cose non possono sempre andare bene quando si tratta di problemi di relazione, ma ciò a cui bisogna fare più attenzione è che non influisca sullo sviluppo dei bambini o che lo faccia il meno possibile, poiché le sequele possono segnarli per tutta la vita.
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