Quando i bambini vogliono sapere il perché di tutto

Arriva una fase, tra i tre e i quattro anni, in cui i bambini vogliono sapere il perché di tutto. Non rimproverateli per questo!
Quando i bambini vogliono sapere il perché di tutto
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 01 marzo, 2023

Vostro figlio ha tra i tre e i quattro anni e non smette di farvi le tanto temute domande che cominciano con perché? Tranquille, è arrivato quella fase in cui i bambini vogliono sapere il perché di tutto. Non disperate e non gettate la spugna.

Qualsiasi mamma si farebbe prendere dalla disperazione quando i figli vogliono sapere il perché di tutto. Il perché di quello, il perché di questo. È una cosa normale. La loro curiosità è incontenibile ed è giusto che i bambini vogliano sapere tutto.

Armandovi di santa pazienza e cambiando il modo di vedere questa situazione, state certe che questa fase può trasformarsi in un momento divertente da trascorrere con il piccolo, nonché in un modo di imparare molto importante.

Continuate a leggere, in questo articolo vi spiegheremo come affrontare la fase in cui i bambini vogliono sapere il perché di tutto.

I bambini vogliono sapere il perché di tutto perché stanno esplorando il mondo

Passi da compiere per affrontare la fase del perché

Come sappiamo la fase in cui i bambini vogliono sapere il perché di tutti è importante per un bambino, ma esasperante per i genitori. Per questo, cercheremo di aiutarvi. A questo scopo, abbiamo redatto una guida che prende in considerazione diversi aspetti:

  • Il primo e fondamentale. Ricorrete all’empatia. Immaginate di entrare in un mondo pieno di stimoli, colori, sapori, cose di ogni tipo da scoprire. E fino a poco fa non eravate capaci di parlare. Volete sapete tutto, ma la vostra conoscenza al riguardo è molto limitata. L’unica cosa che vi viene in mente è domandare: Perché?
  • Secondo ma non meno importante. No perdete le staffe pretendendo che vostro figlio stia zitto. Si tratta di un passo importante nello sviluppo della sua personalità e da ciò dipenderà il fatto che in futuro abbia difficoltà o meno a porre delle domande. Se vuole sapere il perché di qualcosa e voi, proprio in quel momento, non volete o non potete dirglielo, rispondetegli che siete occupate e che dopo ne parlerete.
  • Pazienza. Cercare di mettersi nei suoi panni e capire che sta  solo scoprendo il mondo circostante non basta a farvi desiderare che la smetta di farvi tutta quella sfilza di domande come se fosse una mitragliatrice.  La pazienza è una dei vostri migliori alleati. Dovete pensare che si tratta solo di un periodo e che poi passerà.
  • Fargli domande per sviare la sua attenzione dall’interrogatorio al quale vi sta sottoponendo è una tattica per distrarlo. Se siete voi a fargli una domanda sull’argomento su cui si accentrano tutti i suoi dubbi, potrete portare avanti un minimo di dialogo e, anche se per un breve intervallo di tempo, distrarlo dalla tempesta di domande.
  • È un modo per passare il tempo con vostro figlio. Un modo per parlare con lui e farlo imparare dandogli delle spiegazioni del perché di alcune cose, ampliando il suo vocabolario con nuovi termini che prima non conosceva.
  • Quindi, per riassumere, ricordate innanzitutto di mettervi al suo posto e di mantenere la pazienza. Ricordate inoltre che è un momento da trascorrere insieme per ampliare le conoscenze di vostro figlio del mondo che lo circonda.

Che cosa accade nella fase in cui i bambini voglio sapere il perché di tutto?

Mettiamola così. Fino a questo momento il bambino non parlava  e usava altri mezzi per scoprire l’ambiente circostante, come per esempio il tatto, la vista o il gusto. Ora, invece, ha una capacità nuova, sconosciuta, e ne è felicissimo. Si tratta né più né meno del linguaggio

Il bambini vogliono sapere il perché di tutto per ampliare le propri conoscenze.

Un’esperienza nuova e molto divertente. Gli piace il suono della sua voce, lo diverte il tono che utilizza quando fa le domande. Inoltre, la sua intelligenza e curiosità fanno passi da gigante e ci sono così tante cose da scoprire nel mondo… che tutto è troppo interessante!

Per di più, il bambino da solo non può sapere il perché di ciò che lo circonda, e mamma e papà lo sanno. Il piccolo ha bisogno di una guida che gli fornisca la giusta spiegazione del perché accadono le cose, del perché il mondo è pieno di colori, del perché tutto si muove, del perché esiste questo o quello… È un momento fantastico, in cui voi siete un vero pozzo di scienza per il vostro bambino.

Come avrete già potuto notare da sole, la stessa domanda si ripete diverse volte. È una cosa assolutamente normale. Il bambino lo fa per riaffermare le proprie conoscenze.

Nella sua esplorazione costante, ha bisogno di rinforzi positivi e uno dei modi per averli è riformulare continuamente la stessa domanda per essere sicuro di conoscerne la risposta. Per essere sicuro che sia sempre quella e non sia cambiata.

Infine, anche se non vi sembra così, è un bel momento e dovete godervelo. In questa fase siete voi la persona più intelligente per vostro figlio. Per voi lui prova un sentimento simile all’adorazione, vuole parlare con voi, vuole che gli raccontiate delle cose. Vuole passare il tempo insieme a voi. E ricordate che questa fase non durerà in eterno. 

Inoltre, il fatto che impari parole nuove, che faccia delle conversazioni e ottenga delle risposte gli servirà, un domani, a essere un bambino estroverso, con delle abilità sociali sviluppate e una cultura più vasta.


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