Come fermare il coronavirus: perché è importante chiudere le scuole
Tutti ormai sappiamo cosa è il coronavirus. I mezzi di informazione ne parlano continuamente. A volte, però, tutte queste informazioni possono causare paura e confusione. Mai prima d’ora un virus ha avuto un tale impatto a livello sociale ed economico. Come ha dichiarato l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ci troviamo di fronte ad una pandemia causata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2.
Non è la prima volta che ci sono state delle epidemie virali in tutto il mondo (solo per ricordarne alcune, possiamo menzionare l’Ebola o l’influenza aviaria). Ma il numero di decessi per coronavirus (COVID-19) continua ad aumentare, soprattutto tra gli anziani e tra chi ha delle patologie pregresse. Sembra che i casi non smettano di aumentare e la paura cresce in modo esponenziale.
Fino a quando durerà?
Ancora non si sa con certezza per quanto tempo il virus rimarrà in circolazione. Inoltre, non si sa neppure se si tratta di un virus temporaneo o se ritornerà con i primi freddi. Sono molte le persone che seguono in tempo reale i dati relativi al contagio da COVID-19.
Alcuni esperti pensano che il sole e il calore riducano l’aggressività del virus. Il fatto che non ci sarà così tanta gente riunita in spazi chiusi e che il virus ad alte temperature sembra avere difficoltà a riprodursi ci fa ben sperare. Tuttavia l’OMS ha affermato che i dati sono ancora troppo scarsi per dirlo con certezza.
Ci sono persone che si infetteranno, alcune avranno i sintomi ed altre saranno asintomatiche. La buona notizia è che una volta infettati e guariti, si dovrebbe essere immuni in caso di nuova esposizione al virus o quantomeno meno esposti a sintomi gravi. Ma questo aspetto deve essere ancora confermato.
Fermare il coronavirus: misure restrittive di distanziamento sociale
Le autorità sanitarie ed il Governo raccomandano il distanziamento sociale per ridurre il rischio di contagio e prevenire la propagazione del virus. Si tratta di misure drastiche, che però danno la misura del pericolo che viviamo.
Se devono esserci dei contagi, è preferibile che avvengano in maniera graduale per non far collassare il servizio sanitario che è già fortemente provato dall’entità di questa pandemia.
I pazienti con sintomi molto gravi verranno curati nelle strutture ospedaliere nel modo migliore possibile. Quelli che presentano dei sintomi più lievi, possono ricevere le cure mediche direttamente a casa. L’importante è non sovraffollare gli ospedali e i pronto soccorsi. Minore è l’interazione tra le persone, minore sarà il rischio di contagio.
Per ridurre la mobilità delle persone ed evitare la diffusione del virus, l’intera nazione è stata dichiarata zona rossa. Nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm 11 Marzo 2020) del’11 Marzo 2020 sono contenute tutte le misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 da adottare sull’intero territorio nazionale.
Chiuse scuole, università e centri educativi di ogni ordine e grado
La decisione di chiudere le scuole, le università e i centri educativi di ogni ordine e grado impone a tutti gli alunni e a tutti gli studenti di rimanere a casa. Questa drastica decisione ridurrà notevolmente la possibilità di entrare in contatto con persone infette limitando la propagazione del virus.
Inoltre, per contrastare e contenere la propagazione del COVID-19, il Dpcm del’11 Marzo 2020 prevede di adottare sul territorio nazionale le seguenti misure:
- Sospensione delle attività commerciali al dettaglio fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari.
- Sospese le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, pasticcerie, ecc.).
- Sospensione della attività inerenti alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti, ecc.)
Queste sono solo alcune delle prescrizioni del decreto. Il testo integrale potete trovarlo sul sito del governo italiano (www.governo.it).
Coronavirus: pericolo non solo per le persone anziane
Il coronavirus non è una semplice influenza o un raffreddore comune. Ci sono delle categorie di persone che potrebbero avere delle gravi complicazioni. Tra queste individuiamo:
- Anziani.
- Persone con malattie croniche.
- Malati di cancro.
- Pazienti che assumono farmaci immunosoppressori.
- Donne incinte.
È importante che ognuno di noi faccia la propria parte per evitare che la situazioni degeneri. Le aziende devono facilitare il telelavoro e scaglionare gli orari di lavoro. In questo modo l’esposizione e l’interazione tra le persone sarà ridotta al minimo.
Se avete i sintomi, dovete rimanere a casa e informare il vostro medico curante. Se non riuscite a contattarlo, chiamate uno dei numeri di emergenza indicati sul sito www.salute.gov.it/nuovocoronavirus. Se ad un lavoratore viene diagnosticato il COVID-19 e non ha sintomi gravi, deve restare a casa e informare immediatamente il datore di lavoro, i familiari e le persone con cui è entrato in contatto.
Inoltre, è molto importante non allarmare i bambini e non lasciarsi prendere dal panico. Seguite tutte le indicazioni fornite dai professionisti come lavarsi bene le mani, non toccarsi la bocca, il naso e gli occhi e tossire sul gomito.