Il fratello di mezzo: perché è il vero figlio unico?
Il fratello di mezzo, il figlio di mezzo, anche detto fratello sandwich. Questi sono gli appellativi con cui si indica il figlio nato dopo il primogenito e prima di quello minore.
L’ordine influisce sulla personalità del fratello di mezzo?
Nel mondo della psicologica, ci sono opinioni contrastanti a riguardo. Qualcuno parla di “sindrome del fratello di mezzo”. Questa è la definizione data a un insieme di sintomi che presentano i fratelli che hanno questo ruolo in una famiglia.
Altri negano l’esistenza di una qualche differenza, sostenendo invece che i figli di mezzo abbiano delle manifestazioni comportamentali.
Si tratta di caratteristiche personali, di atteggiamenti che dinnanzi ad alcune situazioni potrebbe adottare anche il maggiore dei figli, il più piccolo o persino il figlio unico. Queste caratteristiche non sono dovute al fatto che si tratta del fratello di mezzo, bensì all’educazione ricevuta e all’ambiente in cui è cresciuto.
Quel che è certo è che il posto che occupa il fratello di mezzo è speciale. In effetti, si può facilmente notare come davvero subisca l’influenza del fratello minore -il primo arrivato in famiglia- e dal minore -che sarà sempre il più piccolo e, spesso, il più coccolato.
Quali sono le sue caratteristiche?
- Di certo il figlio di mezzo non si sente speciale perché non è né il primo né tantomeno l’ultimo arrivato.
- Non appartiene a un solo gruppo di fratelli: passa dall’uno all’altro. Dipende dai genitori, se lo considereranno parte dei “due più grandi” oppure dei “due più piccoli”.
- Il suo posto tra i fratelli e il suo rapporto con loro sono davvero speciali. Ha un fratello maggiore dal quale apprende lezioni di vita e ha un fratello minore con cui giocare e a cui fare da guida.
- A seconda dell’ambiente familiare e dell’età dei suoi fratelli, la vita del figlio di mezzo può essere la più difficile. Potrebbe passare inosservato, tra i problemi del fratello più grande e l’intensità e le esigenze del più piccolo.
Tipiche situazioni quotidiane che vive il fratello di mezzo
- Non si sente particolarmente pressato dai suoi genitori.
- Di solito non è al centro dell’attenzione.
- Spesso funge da mediatore tra i suoi fratelli.
- In molti casi si sente messo da parte dalle abilità di suo fratello maggiore e dalle “monellerie” di suo fratello minore.
- Può sentirsi meno coccolato dai suoi genitori.
- Deve imparare a difendersi e a farsi ascoltare.
- In genere, riceve vestiti e giocattoli dal fratello maggiore. Questo può creare un sentimento del tipo “non merito niente di nuovo”, “non comprano niente per me”. Se questo sentimento permane può arrivare a creare danni alla sua personalità, una volta cresciuto.
Abilità proprie del fratello di mezzo
Tutto questo permette al figlio di mezzo di sviluppare precocemente alcune abilità che gli permetteranno di dominare alla perfezione le sue emozioni. Questo temperamento può essere fondamentale per sentirsi integrati al meglio nel mondo degli adulti. Alcune di queste sono:
- Sa lottare per ciò che gli spetta e sa farsi sentire.
- È un grande mediatore, in quanto si è allenato ai conflitti tra fratelli.
- È indipendente quando si tratta di prendere decisioni e agire.
- Di solito è dotato di una mentalità aperta e ha pochi pregiudizi.
- Possiede doti di negoziazione e riesce a persuadere gli altri.
- È uno stratega, quando si tratta di risolvere problemi.
- Sa controllare bene le proprie emozioni.
- Gli viene facile adattarsi a diverse situazioni.
- Condivide le sue cose.
- Sa di essere speciale, anche se nessuno glielo dice.
Molti leader di successo in famiglia sono fratelli di mezzo. Il 52% dei presidenti degli Stati Uniti sono stati figli di mezzo. Altri personaggi influenti come Martin Luther King, Abraham Lincoln, Madonna e innovatori del calibro di Bill Gates, sono tutti fratelli di mezzo.
Ciò che conta è il ruolo che ogni fratello svolge nel nucleo familiare
Il fratello di mezzo è unico, ed è il suo ruolo tra i fratelli a definirne il carattere. Tuttavia è l’educazione che riceve in casa il fattore fondamentale nello sviluppo della sua personalità.
I genitori devono dare fare attenzione a dosare le attenzioni che dedicano ai propri figli. Devono offrire a tutti pari opportunità, incentivare i talenti propri di ciascuno di essi -a prescindere dall’ordine in cui sono nati- mantenere l’equilibrio, affinché tutti loro si sentano amati allo stesso modo e venga loro dedicato il tempo di cui hanno bisogno.