Ansia da separazione: come alleviarla?

I bambini piccoli in genere passano il tempo con le persone a cui sono più legati, come i genitori, i fratelli, i cugini, gli zii, i nonni e fanno fatica a separarsene.
Ansia da separazione: come alleviarla?

Ultimo aggiornamento: 23 ottobre, 2018

Se avete figli piccoli, probabilmente vi preoccupa l’idea di lasciarli alla babysitter o all’asilo. Succede a tutti i genitori che per un motivo o per l’altro debbano lasciare i bambini alle cure di un’altra persona. Inoltre, i bambini in genere piangono sconsolati e si aggrappano ai genitori pur di non vederli andare via. L’ansia da separazione, quindi, può colpire tanto i genitori quanto i figli.

I bambini reagiscono male all’idea della separazione dai genitori perché la percepiscono come un pericolo, una minaccia. Con il tempo imparano che i genitori poi tornano, ma non sono in grado di assimilarlo completamente, per questo entra in gioco l’ansia da separazione.

Lo stesso discorso vale per i genitori che si sentono male quando vedono i loro piccoli piangere disperati.

I bambini piccoli in genere passano il tempo con le persone a cui sono più legati, come i genitori, i fratelli, i cugini, gli zii, i nonni e fanno fatica a separarsene.

Fino a quando non stabiliscono un legame di fiducia con la persona a cui sono affidati, i bambini non si sentono mai completamente al sicuro e per questo vivono male l’allontanamento dei genitori. Uno dei vostri compiti come genitori è quello di aiutare il vostro bambino a fidarsi della babysitter o della maestra e far sì che quest’ultima capisca i bisogni del piccolo e li soddisfi con affetto e rispetto. Cos’altro si può fare per alleviare l’ansia da separazione nei bambini?

Bambina piange disperata

Favorire il legame tra educatore e bambini per alleviare l’ansia da separazione

I bambini piccoli non sono abituati a stare senza i loro genitori, ma possono cominciare a sentirsi più al sicuro quando vengono affidati alle cure di un’altra persona. L’unico modo di aiutare un bambino a sopportare il malessere legato alla separazione è mostrargli che avete fiducia nella babysitter o chi per essa, con cui avete un rapporto cordiale ed entusiasta.

Di sicuro il bambino piangerà quando ve ne andate, ma la babysitter sarà in grado di consolarlo. Se questo non dovesse accadere, significa che il piccolo non vuole accettare l’altra persona, almeno per il momento.

Per aiutarlo a sentirsi a suo agio prima di lasciarlo solo, dovrete investire tempo affinché la babysitter passi dei brevi momenti con lui così da abituarlo alla sua presenza. Potete anche aiutare vostro figlio facendolo giocare con altri bambini, quando sarà il momento di mandarlo all’asilo. In questo caso, non andate via subito, ma mettetevi in disparte, in modo che si abitui a fare le cose senza di voi.

Neonato piange

Il segreto sta in separazioni brevi e abitudinarie

Dopo che vostro figlio avrà cominciato a sentirsi a suo agio nella nuova situazione e avrà stabilito un legame con la babysitter, arriva il momento di eliminare per sempre l’ansia da separazione. Potete cominciare lasciandolo solo per un breve periodo di tempo, salutandolo, per poi tornare quando avrà finito di piangere. Aumentate progressivamente il lasso di tempo da quando andate via a quando ritornate da lui.

Se cominciate con brevi separazioni, vostro figlio imparerà che ritornate dopo poco tempo e si abituerà alla cosa; nel frattempo, aumentate gradualmente le vostre assenze. Cercate di non tornare mentre sta ancora piangere, altrimenti imparerà che piangere è il modo per farvi tornare e sarà difficile togliergli questa idea.

Anche le routine sono importanti, per questo quando ve ne andate, dovete salutare vostro figlio, abbracciarlo, dirgli che gli volete bene e che tornerete a prenderlo. Se tutti i giorni lo salutate allo stesso modo, vostro figlio saprà cosa aspettarsi.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.