L'importanza del riposo nell'infanzia
Il riposo nell’infanzia è fondamentale per il corretto sviluppo mentale e fisico del bambino. I piccoli che non dormono bene e non riposano a sufficienza tendono ad essere più irritabili, al punto che si infastidiscono o piangono anche le cose più semplici.
La mancanza di attenzione e concentrazione, la sonnolenza nelle ore del giorno, il sentirsi giù e la stanchezza quando gli altri sono pieni di energie. Tutte queste sono alcune tra le conseguenze che uno scarso riposo nell’infanzia, ovvero il non riposare a sufficienza, può avere su di loro.
Un bambino che non dorme bene avrà un basso rendimento scolastico il giorno successivo e non potrà avere a disposizione l’esplosività e l’energia che lo caratterizzano nelle normali attività quotidiane.
Il sonno varia con l’età. Questo è risaputo. I bambini piccoli non dormono quanto quelli che hanno 2, 3 o 4 anni. In ogni caso, il sonno riparatore continua ad avere la stessa importanza qualunque sia l’età, perché diventa l’unico modo di ripristinare le forze. Per essere così in ottime condizioni fisiche e mentali durante le ore di veglia successive.
Il sonno
Mamme, il sonno è una delle funzioni vitali dell’organismo umano. Fisiologicamente, dormire e riposare sono azioni necessarie. Durante queste ore, il cervello porta a termine delle funzioni importanti per il suo sviluppo e per la sua riparazione. Vengono eliminati i residui delle cellule cerebrali, viene “ripassato” tutto quello che è successo al bambino durante la giornata (apprendimento), si potenzia la memoria e si consolidano i ricordi.
Certamente esistono i disturbi del sonno, ovvero patologie diagnosticate che vanno trattate. Però, nel caso del riposo nell’infanzia, la maggior parte dei problemi relativi al non dormire bene sono dovuti a cattive abitudini che tanto il bambino quanto i genitori hanno stabilito in casa.
Cattive abitudini che rendono difficile il riposo nell’infanzia
Alcune delle cattive abitudini che sono in contrasto con un buon riposo nell’infanzia sono quelle relative agli orari del sonno. Per fare qualche esempio, quando:
- Il bambino non vuole andare a dormire presto e ritarda questo momento fino alle 23:00 o 24:00 di notte, e questo avviene non in un giorno particolare ma tutti i giorni.
- Gli adulti permettono al bambino di fare dei pisolini durante la giornata.
- I genitori si sottomettono alla volontà del bambino e lasciano che si metta a giocare quando si sveglia alle 3:00 di mattina.
Due fattori che vanno contro al riposo nell’infanzia
L’assenza di routine e la presenza di attività eccitanti nella fascia oraria serale sono altri due importanti fattori che vanno contro al riposo nell’infanzia.
Le routine sono magiche. Appena mamma e papà iniziano il rituale di ogni sera è come se una vocina invisibile dicesse al bambino: sbadiglia, inizia a chiudere gli occhietti. Sei già stanco e vuoi dormire.
Ora, quando non esiste un programma da seguire che indichi al bambino e lo prepari psicologicamente al momento di dormire, lui non attraverserà il processo di rilassamento di cui ha bisogno per riuscire a riposare.
“Alle otto e mezza di sera bisogna raccogliere i giochi, andare a lavarsi i denti, le mani e la faccia. Poi bisogna fare la pipì, mettersi il pigiama…”
Il modo migliore per riuscire a fare in modo che un bambino si prepari per dormire e sia abbastanza rilassato per conciliare il sonno e non si svegli, almeno per le seguenti 3 o 4 ore, è quello di fargli seguire sempre la stessa routine.
Le attività eccitanti in orario serale
Ci sono molti bambini che prima di andare a dormire diventano più agitati di quanto lo siano stati durante tutta la giornata.
Saltano, corrono, ridono a crepapelle e fanno giochi che li agitano. Ma per riuscire a far sì che questi bambini vadano a dormire tranquilli e riescano a riposare senza fare i salti nella culla, senza che si muovano inquieti e si sveglino ogni minuto, è fondamentale evitare queste attività.
Le attività in orario serale dovrebbero essere: vedere dei cartoni animati educativi che siano tranquilli, colorare, vedere un film, giocare con la plastilina, ritagliare le figure, fare delle costruzioni…
Man mano che si avvicina il momento della nanna, queste attività diventeranno sempre più rilassanti. Ad esempio, leggere un racconto, cantare una ninna nanna, o qualsiasi altra attività che favorisca un sonno calmo, profondo e riparatore.
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