Che cos'è l'adenosi vaginale?
L’incidenza dell’adenosi vaginale è di 0,3 ogni 100.000 donne. In questi casi, le pazienti presentano un tessuto ghiandolare che ricopre le membrane delle mucose nell’area della vagina. Tale tessuto si chiama “epitelio” e, nella vagina, ha forma cilindrica.
Per comprendere per quale ragione l’esistenza di un epitelio nelle mucose della vagina comporti la presenza di una malattia, dobbiamo tenere presenti alcuni fatti. In primo luogo, ricordiamo che la vagina è un organo esclusivamente muscolo-membranoso, ha forma cilindrica e misura circa nove centimetri di lunghezza.
La vagina è situata tra l’intestino retto e la vescica urinaria, che si estende dall’utero fino alla vulva. Le sue pareti sono formate da diversi strati, che variano in funzione della condizione ormonale e possiedono una straordinaria elasticità. La parte interna della vagina è costituita da una mucosa ruvida e rugosa che presenta delle caratteristiche grinze trasversali.
In questo senso, l’epitelio o tessuto che si forma sulle pareti della vagina è solitamente superficiale o profondo e, se non viene trattato tempestivamente, può arrivare a estendersi fino alla vulva. Quindi, l’adenosi vaginale è una patologia a carattere benigno che, se non viene trattata tempestivamente, può evolvere in una forma di carcinoma.
Forme di adenosi vaginale
Questa patologia si presenta in due forme: una che può comparire in maniera naturale, mentre l’altra potrebbe essere provocata da un qualche trattamento ormonale.
- Spontanea o naturale. Si presenta con scarsa frequenza in donne adulte che assumono alcuni contraccettivi orali. Secondo le ricerche effettuate, il dietiestilbestrolo, utilizzato soprattutto tra il 1940 e il 1978 per contrastare il rischio di aborto nelle gestanti, costituiva una causa di adenosi vaginale.
- Indotta o provocata. In questi casi, si deve fare attenzione all’adenocarcinoma a cellule chiare. In base alle prove raccolte, questo tipo di adenosi vaginale può presentarsi in donne che hanno contratto un qualche tipo di Papilloma Virus Umano (HPV) e devono sottoporsi a interventi chirurgici per eliminare le verruche provocate da tale virus.
Alcuni sintomi dell’adenosi vaginale
1. Dolore alla vagina
Si presenta come un disturbo molto simile al dolore addominale che si verifica quando si avvicinano i giorni del ciclo mestruale, accompagnato da una forte pressione alle pareti della vagina. Si tratta, senza alcun dubbio, del sintomo più fastidioso per la quotidianità della paziente.
2. Mucorrea
Produzione abbondante di muco o flusso vaginale. Questo muco ha una consistenza gelatinosa, di un colore chiaro. Anche se non presenta prurito né cattivo odore, risulta particolarmente fastidioso. Può essere confuso con il flusso vaginale prodotto nei casi di candidosi.
3. Dolore durante il coito
Quando una donna che soffre di adenosi vaginale intrattiene rapporti sessuali, il coito può risultarle estremamente doloroso. È indispensabile evitare di forzare il contatto sessuale, mentre permane questo dolore. Bisogna sottolineare che non si tratta di una malattia contagiosa.
4. Emorragia intermestruale
Compare tra un ciclo mestruale e l’altro. La presenza di sangue al di fuori degli intervalli di tempo stabiliti non è normale, ed è quindi indicativa di qualcosa che non va bene.
Trattamento
Normalmente si raccomanda l’impiego dell’acido tricloroacetico al 50%. Questo tipo di trattamento è meno doloroso del congelamento o dell’intervento chirurgico, ma non può essere applicato a lesioni vaginali interne o profonde.
Un altro trattamento a cui si può ricorrere consiste nell’escissione con un’ansa diatermica. Per questo procedimento si utilizza un filo di ferro molto sottile, a forma di ansa, collegato a un generatore di corrente elettrica ad alta frequenza. Tale strumento consente di eliminare con notevole precisione la regione colpita della vagina.
L’escissione è uno dei procedimenti meno dolorosi che permette di rimuovere efficacemente il tessuto o epitelio anormale, in modo che possa essere poi esaminato accuratamente dallo specialista.
Si può ricorrere anche all’eliminazione del tessuto mediante un laser a biossido di carbonio. Viene impiegato perché lavora su una lunghezza d’onda che viene assorbita molto bene dall’acqua e, di conseguenza, dai tessuti viventi.
L’adenosi vaginale va curata tempestivamente, anche nel caso in cui si tratti di una malattia benigna: in questo modo sarà possibile evitare problemi più grandi, sul lungo periodo. Per quanto riguarda la prevenzione, è importante non trascurare i controlli ginecologici e parlare con il medico di quali possono essere i migliori contraccettivi orali adatti a voi, nel caso in cui abbiate bisogno di assumerli.