La normalizzazione delle mestruazioni dopo il parto

La normalizzazione delle mestruazioni dopo il parto

Ultimo aggiornamento: 05 novembre, 2017

Ogni donna dovrebbe aspettare un determinato periodo di tempo per la regolarizzazione delle mestruazioni dopo il parto. Ciò accade perché l’organismo deve tornare ad essere pronto a concepire in futuro. Dopo un periodo ragionevole, un nuovo ovulo si forma e il ciclo ricomincia.

Questa fase è conosciuta come quarantena o puerperio, un periodo di tempo durante il quale possono verificarsi piccole perdite. Questo sanguinamento casuale non è mestruale, perché si verifica a causa di ferite interne legate al travaglio.

La quarantena finisce, ma non è subito seguita da un nuovo ciclo riproduttivo. In questo caso inizia un nuovo periodo di amenorrea, la cui durata dipenderà dalle caratteristiche della madre e dalla sua decisione di allattare o meno.

Fattori che influenzano la regolarizzazione delle mestruazioni dopo il parto

L’utero necessita di circa tre settimane per tornare alla sua normale posizione e dimensione. Tuttavia, ogni donna è diversa, quindi i tempi non sono precisi. La normalizzazione delle mestruazioni dopo il parto è lenta, ma a poco a poco avverrà una ripresa totale del sistema riproduttivo.

Dopo il parto, le madri hanno bisogno di spazio per riprendere la tonicità del loro addome e per chiudere la vulva e la vagina. Questo è accompagnato da un nuovo elemento, l’allattamento al seno, che può richiedere più tempo per la regolarizzazione del ciclo mestruale.

Madri che allattano

Le donne che hanno deciso di allattare al seno possono essere affette da amenorrea post-parto fino a quattro mesi, in particolare a causa degli ormoni. Una madre che allatta al seno è influenzata dalla prolattina, un ormone che stimola la produzione del latte materno.

Questo ormone prodotto dalla ghiandola pituitaria provoca temporaneamente la produzione ovarica. Pertanto, il periodo di normalizzazione delle mestruazioni dipende dalla durata dell’allattamento al seno.

La situazione varia da una donna all’altra. Esistono casi in cui l’ovulazione e l’insorgenza successiva delle mestruazioni si verificano contemporaneamente all’allattamento.

Madri che usano il biberon

Come già accennato, la causa dell’irregolarità del ciclo mestruale durante l’allattamento è l’aumento della produzione di prolattina. Pertanto, quando si usa il biberon invece dell’allattamento al seno, il periodo può essere più breve.

In questo caso,il tempo stimato è più preciso. Se dopo dieci settimane le mestruazioni non sono regolari bisogna consultare il medico.

Medico e paziente: la regolarizzazione delle mestruazioni dopo il parto.

La maternità è la più importante di tutte le professioni. Esige più conoscenze di qualsiasi altro tema in relazione con l’uomo.

-Elizabeth Cady Stanton

Altri fattori

Anche se la modalità di alimentazione del bambino è il fattore principale, ci sono altri elementi che possono influenzare questo aspetto. Ad esempio, quando una donna partorisce per la prima volta con un parto naturale, il suo ciclo potrebbe richiedere più tempo per normalizzarsi.

La quantità di sangue che si perde durante il parto può anche prolungare l’attesa per il periodo. A questo si aggiunge la possibilità di una relazione genetica che predispone la madre a questa situazione.

Ma le mestruazioni si regolarizzano davvero?

A volte possono verificarsi perdite più abbondanti e anche senza ovuli.

Possono verificarsi spesso periodi di anovulazione, pertanto è consigliabile proteggersi durante i rapporti sessuali perché l’esistenza di un normale ciclo di ovulazione non è certa. È anche probabile che i crampi mestruali si riducano in quelle donne che ne soffrivano precedentemente.

La cosa più importante in questi casi è essere informati. Parlare con il medico di famiglia, ginecologo e anche altre madri aiuta a eliminare ogni dubbio. Anche le domande e le paure all’interno della coppia dovrebbero essere condivise per evitare ogni incomprensione.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.