Quali sono i danni provocati dal fumo in gravidanza?
I danni provocati dal fumo sulla salute non sono in discussione. Si tratta di un problema sanitario che, nel mondo, genera un alto numero di malattie croniche. Eppure, sappiamo quali sono i danni provocati dal fumo in gravidanza?
Una donna che fuma e desidera restare incinta deve essere consapevole del fatto che, se abbandona il vizio, riuscirà ad aumentare la sua fertilità. Cosa che è più facile a dirsi che a farsi.
Un vizio radicato negli anni è difficile da abbandonare, ma, grazie all’aiuto del partner, di psicologi, del medico curante e della decisione di mettere al mondo un bambino sano, è possibile riuscire a smettere di fumare.
Allo stesso modo, una donna fumatrice in stato di gravidanza deve sapere quali sono i rischi che comporta, non solo per lei ma anche e soprattutto per il suo bebè, il continuare a fumare durante i nove della gestazione.
Quello della sigaretta è un vizio che danneggia i polmoni e altera il sangue della donna. La nicotina e il monossido di carbonio vengono introdotti nel flusso sanguigno, provocando, sul lungo periodo, gravi malattie cardiovascolari, cardiache e polmonari.
Quando la donna è incinta, la nicotina invade il cordone ombelicale, chiudendo lo spazio attraverso il quale l’ossigeno raggiunge il feto. Anche la placenta della donna e il liquido amniotico si riempiono di nicotina. Se provassimo a visualizzare la situazione, sarebbe come se il bambino stesse galleggiando in un sacco carico di nicotina, che, a volte, può superare il 15% di concentrazione all’interno del flusso sanguigno della madre.
Il cancro ai polmoni e alla gola sono malattie associate direttamente al consumo di tabacco. Quando una donna è incinta, questi rischi raddoppiano. Quindi, a essere in pericolo non sono solo la salute e la vita della donna fumatrice, ma anche quelle di suo figlio.
Una storia vera sui danni provocati dal fumo in gravidanza
Laura ha fumato durante tutta la sua gravidanza. Nei giorni in cui l’ansia e lo stress erano più forti, fumava anche due pacchetti. Nel suo caso, il vizio della sigaretta è stato più forte della volontà e della motivazione di preservare la sua salute e quella di suo figlio.
Il suo bebè è nato prematuro, con un peso e una lunghezza al di sotto della media. Con il tempo, il suo bambino è cresciuto molto lentamente e, ancora oggi, presenta problemi di peso e taglia.
Attualmente, il figlio di Laura ha 6 anni, ma ne dimostra 4. Nonostante sia un bambino molto sveglio e intelligente, ha problemi di asma e allergie associati al consumo di tabacco durante la gravidanza. Laura continua a esporre suo figlio al fumo del tabacco. È quindi probabile che il bambino, una volta cresciuto, tenda a riprodurre il comportamento della madre.
Danni provocati dal fumo in gravidanza
Ritardi nella crescita
Si tratta di ciò che è stato raccontato attraverso la storia di Laura. I figli di madri fumatrici presentano problemi di dimensioni e peso che potrebbero protrarsi dopo la nascita, se la madre non smette di fumare, perché la nicotina riduce anche la produzione di latte materno.
Nascite premature
Le donne che fumano corrono un rischio maggiore di avere un parto prematuro. Nei casi più gravi, potrebbero presentare aborti spontanei e gravidanze ectopiche. Inoltre, se i livelli di nicotina sono estremamente elevati, il bambino potrebbe morire prima della nascita.
Problemi respiratori
Come conseguenza degli alti livelli di nicotina e monossido di carbonio presenti nel corpo della madre e nei condotti attraverso i quali si nutre e respira (il cordone ombelicale), il bebè nasce con probabilità maggiori di presentare problemi di asma e allergie.
Nei casi più gravi, i bambini potrebbero nascere con i polmoni non completamente sviluppati. In altre parole, senza aver raggiunto lo sviluppo ideale perché possano respirare da soli. Devono quindi essere sottoposti a ospedalizzazione e respirazione assistita fino a quando non hanno superato la crisi.
Problemi di apprendimento
I figli di madri fumatrici possono presentare disturbi di apprendimento come iperattività o deficit di attenzione. Alcuni studi indicano che i bambini nati in un ambiente che li espone al fumo del tabacco sono maggiormente propensi a diventare loro stessi fumatori, una volta raggiunta l’età adulta.
Riportiamo un fatto curioso e, allo stesso tempo, fonte di riflessione. Durante la gravidanza, i bambini presentano sintomi di stress, ansia e astinenza simili a quelli sofferti dalla madre fumatrice.
È importate che vi prendiate cura della vita di vostro figlio, anche prima di concepirlo. Chiedete aiuto a chi vi circonda, per smettere di fumare ed evitare di compromettere la vostra salute e quella della vostra famiglia. La fatica di smettere di fumare, per alcune persone, è davvero grande. Eppure, ne vale indubbiamente la pena.