Punizione positiva e negativa: le differenze
Spesso, i padri e le madri usano le punizioni per cercare di correggere i cattivi comportamenti dei loro figli. Tuttavia, la maggior parte dei genitori usa questo metodo senza conoscere la differenza tra punizione positiva e negativa.
Questa tecnica di modifica del comportamento è la meno consigliata e dovrebbe essere utilizzata solo in casi estremi. È una misura che non consente ai bambini di comprendere quali errori hanno commesso e come poter migliorare il loro comportamento.
“A me sembra che dal punto di vista metodologico la cosa peggiore per una scuola sia far leva sulla paura, sulla costrizione e sull’autorità artificiosa. Tale impostazione distrugge i sentimenti sani, la sincerità e la fiducia in se stessi degli alunni, producendo solo una falsa sottomissione.”
–Albert Einstein–
Le differenze tra punizione negativa e positiva
La punizione è usata con lo scopo di non far ripetere o di ridurre notevolmente un comportamento indesiderato. Esistono due tipologie di punizione: la punizione positiva e la punizione negativa. Nel corso di questo articolo vi spiegheremo la differenza.
Punizione positiva
Per applicare una punizione positiva, bisogna dare al bambino uno stimolo spiacevole, con lo scopo di penalizzare e correggere i comportamenti indesiderabili. Si tratta di dare al piccolo qualcosa che non gli piace.
Lo stimolo spiacevole destinato a punire i comportamenti indesiderabili può essere compiere un’azione, fornire un oggetto, trasmettere un’emozione, ecc. Alcuni esempi di una punizione positiva potrebbero essere:
- Gridare.
- Sculacciare.
- Mettere il bambino faccia al muro.
- Avere un’espressione arrabbiata.
- Insultare.
- Minacciare.
Tuttavia, questo modo di educare non è per niente pedagogico perché incoraggia la violenza, l’aggressività, la vendetta, ecc. Pertanto, bisogna cercare di evitarlo.
Punizione negativa
La punizione negativa consiste nell’eliminare uno stimolo piacevole quando il bambino ha dei comportamenti indesiderabili. Si tratta di togliergli un rinforzo positivo o qualcosa che gli piace. Come nel caso precedente, lo stimolo da togliere può essere un oggetto, un’emozione, ecc. Ad esempio, alcune punizioni negative che possono essere applicate ai bambini sono:
- Divieto di guardare la televisione.
- Divieto di uscire di casa.
- Non lasciarli giocare.
- Togliere loro il giocattolo preferito.
- Non dare loro dei dolci.
- Mandarli in camera.
Conseguenze della punizione positiva e negativa
È molto importante sapere che questa tecnica di modifica del comportamento dovrebbe essere utilizzata solo quando nessuno degli altri metodi educativi ha ottenuto i risultati desiderati. Ci riferiamo a:
- L’uso del dialogo e della riflessione.
- Il rinforzo positivo.
- Cambiare la situazione.
- Ignorare i comportamenti indesiderabili.
- Dare tempo per riflettere e mantenere una certa distanza.
- Proporre scelte alternative per risolvere i problema.
Quando si decide di dare una punizione, è importante farlo immediatamente dopo il comportamento indesiderabile. Inoltre, bisogna spiegarne il motivo e cercare di mantenere la calma in ogni momento.
Nella stessa maniera, bisogna ricompensare (con un complimento, un gesto affettuoso, ecc.) e incentivare quei comportamenti alternativi che il bambino adotta per rimediare ad una cattiva condotta assunta in precedenza. Ad esempio, se il bambino è stato punito per non aver messo a posto i giocattoli, quando lo fa, bisogna fargli sapere che ha fatto la cosa giusta.
In conclusione, per dare una buona educazione ai bambini, vi consigliamo di evitare l’uso frequente delle punizioni. Un loro uso eccessivo potrebbe causare degli effetti negativi sui bambini e sul loro rapporto con l’ambiente che li circonda. Potrebbero provare:
- Paura.
- Insicurezza.
- Stress.
- Problemi sociali e di convivenza.
- Ansia.
- Asservimento.
- Bassa autostima.
- Aggressività.
Se siete tra quei genitori che utilizzano le punizioni tradizionali come unico metodo per correggere il comportamento dei bambini, è ora di cambiare. Provate ad apprendere e mettere in pratica delle soluzioni alternative alle punizioni.
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