Fino a che età i bambini devono andare dal pediatra?
Quando i genitori capiscono che i loro figli stanno per entrare nella fase della pubertà (quando, in altre parole, hanno un figlio adolescente), è normale che si chiedano se devono continuare ad andare dal pediatra o rivolgersi a un altro medico. Infatti, anche se, nella maggior parte dei casi, si ritiene che il pediatra si occupi esclusivamente di bambini, può anche assistere pazienti con età compresa tra i 14 e i 16 anni.
Quindi, se non vi è chiaro quali sono le funzioni del pediatra o per quale ragione dovete andare alle visite mediche con una certa regolarità, oppure se vi chiedete se vostro figlio che ha più di 10 anni deve essere seguito da un medico generico oppure da uno specializzato, grazie a questo articolo vi aiuteremo a liberarvi di tutti questi dubbi, in modo che possiate prendere la decisione migliore e sapere fino a che età i bambini devono andare dal pediatra.
La figura del pediatra
Il legame che il bambino ha con il pediatra si stabilisce fin dai primi giorni di vita del neonato. A partire da quel momento, il pediatra ha la responsabilità di occuparsi del suo stato di salute. Durante i primi mesi e anni di vita del bambino, bisognerà recarsi al suo ambulatorio tra le 4 e le 5 volte all’anno. Una volta iniziata l’adolescenza, invece, una volta all’anno, nel caso in cui non si presenti alcun problema.
Il pediatra, evidentemente, svolge il ruolo di medico. Allo stesso tempo, però, rappresenta anche una guida per i genitori per quanto riguarda la nutrizione, la prevenzione delle malattie e qualunque dubbio possa sorgere in merito alle fasi della crescita del bambino. Di conseguenza, la pediatria è una delle specializzazioni più complete della medicina.
Ogni quanto tempo bisogna andare dal pediatra?
In base all’età e allo stato di salute dei piccoli, le visite pediatriche vanno calendarizzate nel modo seguente:
- Per i neonati che non presentano alcuna patologia, il loro primo appuntamento è previsto per il quinto o decimo giorno di vita.
- Fino ai sei mesi, il bebè dovrà essere portato all’ambulatorio una volta al mese, in modo che il pediatra possa tenere sotto controllo tutti i cambiamenti propri della crescita accelerata che si verifica in questo periodo.
- Dai sei mesi all’anno di vita, le visite di routine devono avvenire ogni due mesi. Naturalmente, sempre nel caso in cui non sia presente alcuna malattia.
- Durante tutto il suo primo anno di vita, le visite si svolgono ogni tre mesi.
- Tra il secondo e il quinto anno di vita, invece, ogni sei mesi.
- A partire dai 6 anni e fino almeno ai 12 o 14 anni, le visite di controllo dal pediatra si svolgeranno una volta all’anno.
Deve essere il pediatra a esaminare il bambino ogni volta che compare una malattia. È lui il professionista più adatto, data la sua profonda conoscenza dell’anamnesi e dei precedenti familiari, a prescrivere le dosi necessarie dei medicinali che il bambino deve assumere, in base ai disturbi che quest’ultimo presenta. Inoltre, potrà anche indirizzare il bambino verso altri specialisti, quando sarà necessario.
In molti paesi, gli adolescenti di 17 anni vengono curati in centri assistenziali da specialisti in pediatria. In realtà, questa pratica risponde più a motivi politici e sociali che a vere ragioni legate alla medicina. In Italia, per i bambini tra i 6 e i 14 anni si può scegliere liberamente se andare dal pediatra o dal medico di famiglia. Il pediatra può essere mantenuto fino ai 16 anni, nei casi di documentate patologie croniche o situazioni di handicap.
Perché alcuni genitori con figli adolescenti portano i loro figli dal pediatra?
A partire dai 6 anni di età, il bambino non ha più bisogno dell’assistenza di un pediatra. Di conseguenza, può essere visitato da un medico generico o dallo specialista che si occupa della patologia in questione. Per quale motivo, quindi, alcuni genitori con figli adolescenti continuano a portare i loro figli dal pediatra?
La stima riposta dai genitori e il rapporto di fiducia che si è instaurato tra il medico e il bambino rendono molto difficile per i genitori accettare opinioni di carattere sanitario provenienti da altri medici, che loro considerano estranei alle esperienze di vita del loro figlio.
Non solo i genitori tendono ad affidarsi al pediatra del loro figlio come unico referente medico, ma è anche degno di nota il fatto che in molti casi si instaura un rapporto di fiducia tra il bambino e il medico. Si tratta di un fattore decisamente positivo, perché, quando sono ormai adolescenti, i ragazzi possono sentirsi liberi di conversare e porre domande, senza alcuna reticenza, sulle inquietudini che provano nei confronti del proprio corpo.
Ricordate che l’età accettata in tutto il mondo fino alla quale i bambini possono farsi visitare dal pediatra è 14 anni. E, nel caso di paesi come l’Italia, se il giovane presenta una patologia che lo obbliga a rimanere ospedalizzato, l’età fino alla quale è possibile andare dal pediatra viene estesa fino ai 16 anni.