Irritabilità nei bambini: cosa fare?

Irritabilità nei bambini: cosa fare?
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 21 marzo, 2023

Se vostro figlio si dimostra irritabile e sentite che tutto gli dà fastidio, prestate attenzione al suo comportamento e cercate di scoprire la causa di questa reazione. Vi aiutiamo ad identificare le possibili cause dell’irritabilità nei bambini e cosa potete fare per aiutarli.

La maggior parte dei bambini atraversano una fase in cui diventano turbati, scontrosi e in cui tutto dà loro fastidio. Molte volte non sono sicuri nemmeno loro della vera causa del loro malumore. E, altre volte, non sono capaci di comunicarlo. L’irritabilità nei bambini: quella fase in cui ogni genitore vuole sapere come deve comportarsi.

Che sia attraverso capricci, attachi d’ira, episodi di pianto o malumore cronico, un gran numero di bambini passano per una fase della loro vita -che può avvenire a diverse età- in cui tutto sembra dar loro fastidio. Specialmente quelle persone con cui convive per la maggior parte del tempo.

A seconda della sua età, della sua fase di sviluppo e del contesto familiare, sociale e personale, questo stato d’animo può manifestarsi sotto forme diverse ed essere il risultato di motivazioni diverse. Per questo è importante che i genitori siano ben preparati per sapere come reagire quando queste situazioni si presentano.

Irritabilità nei bambini

Cause dell’irritabilità nei bambini

L’irritabilità nei bambini è difficile da diagnosticare. Soprattutto in quelli che non riescono ad esprimere le ragioni della loro rabbia. È il caso dei neonati, perché non sanno ancora parlare, e dei bambini che non riescono a capire esattamente cos’è che causa il loro malessere. Possono esserci cause fisiche o psicologiche e può essere momentaneo o prolungarsi per un certo periodo di tempo.

Questi sono i fattori scatenanti più comuni dell’irritabilità nei bambini:

  • Malattia: il bambino può mostrarsi irritabile se soffre di mal di testa, gola, stomaco, orecchi, gengive o denti. In questi casi, dovete rivolgervi ad un pediatra in modo che diagnostichi la malattia e vi faccia la ricetta per il farmaco necessario.
  • Fattori psicologici: i conflitti familiari, l’aver attraversato una situazione traumatica, le pressioni scolastiche e sociali, la depressione, il lutto temporaneo e persino i disturbi dell’attenzione. Tutti questi possono essere cause dell’irritabilità nei bambini. Inoltre, l’essere irritabile può essere un primo segnale di autismo, se è accompagnato da una scarsa interazione sociale e da preferenza per la solitudine. È anche raccomandabile ricorrere ad un’assistenza professionale per trattare questi problemi.
  • Abitudini inadeguate: una cattiva alimentazione (come il consumo di caffeina, ad esempio), la mancanza di sonno o l’iperstimolazione sensoriale possono essere difficili da gestire per un bambino. Per questo motivo, possono irritarlo.
  • Cambiamenti causati dallo sviluppo: molti neonati e bambini piccoli si arrabbiano quando cominciano a spuntare loro i dentini. Più avanti nella loro vita, la crescita può causare fastidi articolari e muscolari che causano malessere. Allo stesso modo, anche i cambiamenti ormonali della pubertà possono avere lo stesso effetto.
  • Cambiamenti improvvisi di abitudini o routine: se a noi adulti stressa qualsiasi piccolo o grande cambiamento che dobbiamo affrontare, immaginate quello che può provocare nel comportamento e nello spirito di un bambino.

Come controllare l’irritabilità nei bambini

Qualcosa di importante di cui tenere conto è che quando un bambino mostra segnali di malumore e irritabilità questo accade perché gli sta succedendo qualcosa. Nessuno diventa irritabile solo perché ne ha voglia. Se potessimo scegliere, tutti noi passeremmo la giornata godendoci ogni istante. E ancora di più vale per i bambini.

“L’irritabilità nei bambini è difficile da diagnosticare”.

Perciò, invece di metterci nel ruolo di giudici, è meglio cercare di capire quello che succede al bambino. Parlare con lui e cercare una soluzione insieme.

Consigli

Questi sono alcuni consigli di cui tener conto:

  • Escludete che non abbia i sintomi di qualche malattia che possano essere la causa del suo malessere.
  • Cercate di farlo divertire: portatelo al parco perché si distragga. In modo che pratichi il suo sport preferito o giochi semplicemente all’aria aperta.
  • Parlate con lui in modo che esprima i suoi sentimenti: che trovi in voi un confidente con cui cercare una via d’uscita dai problemi.
Madre consola la figlia
  • Cercate di allontanarlo da quello che lo infastidisce: ballare, suonare uno strumento, uscire a fare una passeggiata o giocare a qualcosa che gli piace. Possono essere la distrazione necessaria per lasciare da una parte il dolore, l’angoscia o la rabbia che lo stressa.
  • State sereni: se rispondiamo alla sua rabbia con più rabbia, il risultato sicuramente non sarà positivo. Dobbiamo essere un esempio di calma e di razionalità quando arriva il momento di affrontare i conflitti. L’esempio è il miglior maestro.
  • Non corrompetelo con dei regali: se di fronte ad ogni capriccio vostro figlio riesce a farsi comprare qualcosa, non abbiate dubbi sul fatto che saranno sempre più frequenti. Il cammino è l’opposto. Limitate alcune delle sue attività preferite di fronte a scenate di irritabilità ingiustificate.

“Quando un bambino mostra segni di malumore e irritabilità, è perché gli succede qualcosa. Dobbiamo parlare con lui e cercare di interpretare quello che gli sta accadendo.”

Infine, dobbiamo sottolineare ancora una volta che i bambini reagiscono in modo spontaneo a ciò che li circonda. Se c’è qualcosa che li disturba, fa male o li infastidisce, loro lo esteriorizzeranno. Dobbiamo aguzzare i nostri sensi e il nostro istinto di genitori per identificare cos’è normale e cosa no, per poter trovare una soluzione. Se non ci riuscite, non esitate a consultare un professionista.


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