Le fasi del gattonamento nei neonati: consigli e benefici
Lo sviluppo del bambino avviene in maniera sequenziale. Questo significa che ogni abilità acquisita facilita l’apprendimento di quella successiva. Si comincia dalle cose più semplici e via via si passa a quelle più complesse. Ad esempio, prima di iniziare a camminare, i neonati attraversano le fasi del gattonamento. Spostando il peso da un lato all’altro, i bambini si preparano ad utilizzare le gambe.
Le parti del sistema nervoso si attivano in maniera coordinata. Ogni area interagisce con le altre per far sì che tutte le abilità del piccolo si sviluppino in modo corretto. Il processo è lineare, dall’alto verso il basso, proprio come indica la legge cefalo-caudale. In altre parole, parte dalla testa e arriva fino ai piedi. La legge prossimo-distale afferma invece che il punto di partenza sarebbe il centro del corpo e, man mano, si arriva alle estremità.
Le prime fasi del gattonamento
Il bambino affronta le prime fasi del gattonamento attorno ai 9 mesi. Tuttavia, ogni neonato cresce in maniera differente e non è detto che lo faccia. Difatti, alcuni imparano subito a camminare, senza bisogno di gattonare.
Lo sviluppo motorio è suddiviso in abilità grosso-motorie e fino-motorie. Le prime sono quelle relative al controllo della postura, della locomozione e della coordinazione. Le seconde sono legate alla coordinazione oculo-manuale, alla grafomotricità, ecc.
Quando il neonato riesce a mantenere il capo eretto e a reggersi sulle braccia può imparare a girarsi. Questa capacità lo aiuterà ad acquisire diverse abilità. Per camminare e gattonare sono necessari movimenti di rotazione, indipendenti ma sincronizzati. Questi coinvolgono spalle e fianchi. I fattori che entrano in azione nelle varie fasi del gattonamento sono:
- L’equilibrio.
- La coordinazione.
- La dimensione corporea.
- La forza sviluppata dagli arti.
Linee guida per insegnare al bambino come gattonare
Grazie alle varie fasi del gattonamento, il neonato sviluppa tatto, vista, liguaggio, manualità, orientamento, percezione, equilibrio e diversi tipi di movimento. Per insegnargli a gattonare, potete seguire alcune linee guida che vi proponiamo. Se notate che riesce a stare seduto senza aiuto o che sta per farlo, potete iniziare a mettere in pratica i nostri consigli.
- Quando il piccolo inizia a spostarsi con le mani, mettetevi dietro di lui e indirizzategli le gambe in modo che compia movimenti in sincronia con le mani ed inizi a strisciare. L’importante è che, per iniziare a spostarsi, usi una qualunque parte del corpo.
- Quando il bambino è seduto, potete aiutarlo per fare in modo che appoggi le mani in avanti. Allo stesso tempo, dovete piegargli le ginocchia, così che i piedi siano rivolti all’indietro. Grazie alla leggera spinta che deriva da questi, il bambino sarà nella posizione giusta per gattonare.
- Una volta che il bambino si trova in questa posizione, impara poco a poco a spostarsi a quattro zampe. Scoprirà che può oscillare avanti e indietro solo quando si trova in questa condizione.
- Dopodiché capirà che, premendo contro il pavimento con le ginocchia, potrà iniziare a gattonare. Passerà dalla posizione seduta alla posizione di gattonamento. L’ideale sarebbe aiutarlo a perfezionare la tecnica. Così, attorno ai 12 mesi, potrà gattonare in modo corretto.
Vantaggi del gattonamento per lo sviluppo del neonato
L’attività motoria del bambino è legata allo sviluppo della sua intelligenza. Ad esempio, per poter scrivere, il piccolo deve sviluppare le abilità fino-motorie e avere una regolazione tonico-posturale corretta. Pertanto, anche il gattonamento contribuisce all’apprendimento ed ha i seguenti benefici:
- Lo schema di movimento incrociato è la funzione neurologica che permette di spostarsi. Consiste nel muovere mano e piede opposti. Quando i neonati gattonano, tonificano i muscoli. Questo gli permette di rafforzare anche la colonna vertebrale e li aiuterà a mantenere una posizione eretta quando staranno in piedi.
- Gattonare aiuta a esercitare e affinare la vista. Il bambino impara a mettere a fuoco gli oggetti a una distanza di 30-40 cm con entrambi gli occhi.
- Si sviluppa il sistema vestibolare, che ha il compito di regolare l’equilibrio.
- Il gattonamento stimola il senso del tatto sul palmo delle mani.
- Nelle fasi del gattonamento, matura la coordinazione oculo-manuale.
- Gli emisferi cerebrali si connettono tra loro, creando scambi di informazioni utili per la maturazione delle funzioni cognitive.
- Favorisce il processo di lateralizzazione cerebrale che termina attorno ai 5-6 anni di vita.
- Esplorando e interagendo con il mondo, i bambini sviluppano le loro capacità di comunicazione.
Imparare a gattonare è molto importante per i neonati e genera numerosi benefici. Cercate di stimolare il gattonamento con i consigli che vi abbiamo appena dato. Così, vostro figlio potrà imparare rapidamente.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- de Avila Aburdene, R., & Castro Kukoc, M. (2005). Relaciones con el inicio de la marcha, gateo, uso de andadores y accidentes. Revista de la sociedad boliviana de pediatría, 44(1), 11-14.
- Ojeda Alberca, E. (2018). El gateo en el desarrollo cognitivo en niños menores de 2 años.
- Oldak-Kovalsky, B., & Oldak-Skvirsky, D. (2016). Gateo. Revisión de la literatura médica. Revista Mexicana de Pediatría, 82(4), 144-148.