Imparare a gattonare: i benefici per il bambino
Quando notiamo che nostro figlio acquisisce più indipendenza e sicurezza, che ha maggiore forza nei movimenti e sembra volersi buttare a terra, ci aspettiamo che inizi a camminare a quattro zampe da un momento all’altro. Tuttavia, ad alcuni genitori spetta un’attesa più lunga. Infatti, alcuni neonati non sembrano voler imparare a gattonare.
Imparare a gattonare è una parte essenziale dello sviluppo motorio del neonato. È una fase fondamentale per acquisire la sicurezza e la forza necessarie per iniziare a camminare. Ad ogni modo, non esiste una data esatta in cui il piccolo comincia a gattonare. Tutti i bambini sono diversi e apprendono secondo i propri ritmi.
Esistono diverse ragioni per cui alcuni neonati non gattonano. Il periodo in cui cominciano è tra i 7 e i 9 mesi di vita. Malgrado ciò, non tutti i piccoli attraversano questa fase. È anche probabile che alcuni lo facciano dopo aver appreso a camminare.
Per questo motivo, non dobbiamo preoccuparci se nostro figlio ancora non gattona. Tuttavia, dobbiamo osservare le condizioni in cui si verifica questa circostanza. Ad esempio, se il bambino sembra avere altri problemi alle gambe o nella coordinazione dei movimenti, è raccomandabile consultare il pediatra.
L’importanza degli stimoli per imparare a gattonare
Come abbiamo detto, a meno che non sussistano dei problemi di slaute, è normale che alcuni bambini non gattonino nel momento che ci si aspetta. Gli specialisti fanno notare che gli stimoli dei genitori influiscono in maniera positiva su questa fase.
La maggior parte dei bambini mostra segnali di indipendenza a partire dal sesto mese di vita. Sono più irrequieti, si alzano, saltano e sembrano più attivi. Iniziano a gattonare in questo periodo perché il loro sistema motorio è pronto a muoversi.
I neonati gattonano perché vogliono spostarsi, ma non sanno come camminare. È un movimento che nasce dalla loro necessità di arrivare in un luogo che li attrae.
Nonostante ciò, un neonato che non riceve stimoli potrebbe non gattonare mai. Difatti, anche se molti lo fanno di spontanea volontà, ad alcuni potrebbe servire un aiuto. Inoltre, il piccolo deve sentirsi sicuro e poggiare i piedi su una superficie ferma.
Per questo, gattonare è il primo modo che hanno per muoversi senza l’aiuto dei genitori. Ma gli adulti non sempre lasciano ai bambini libertà di movimento. La mancanza di stimoli e di condizioni ottimali per fare pratica possono impedire ai neonati di imparare a gattonare. In altri casi, i genitori incoraggiano i figli a camminare direttamente. Li tengono per mano e li aiutano nei primi passi.
Imparare a gattonare prima di camminare
È normale che alcuni bambini camminino senza aver mai gattonato. Tuttavia, facendolo ottengono molteplici benefici.
La posizione assunta per gattonare li rende più rapidi, sicuri e decisi. In aggiunta, fa parte del processo evolutivo umano. Infatti, richiede l’attivazione di entrambi gli emisferi cerebrali. Quando il neonato gattona, impara a coordinare i movimenti usando tutti e due i lati del cervello. Altri benefici che derivano da questo processo sono i seguenti.
- Aumenta l’elasticità di mani e caviglie.
- Viene stimolato il senso del tatto.
- Promuove il cambiamento di livello, utile per trovare l’equilibrio.
- Rafforza l’apparato digerente.
- Ha benefici sul campo visivo.
- Rafforza la struttura muscolo-sheletrica della colonna vertebrale.
- Rafforza il sistema motorio, necessario per imparare a camminare.
- Stimola la resistenza del sistema cardiovascolare.
I neonati sono tutti diversi e apprendono a ritmi differenti. Per questo, non dobbiamo preoccuparci se iniziano a gattonare più tardi.
In ogni caso, se notiamo che nostro figlio ne ha bisogno, possiamo stimolarlo. Possiamo mostrargli un gioco e fare in modo che ci segua gattonando. Possiamo anche fare sì che ci imiti mentre gli facciamo vedere come si gattona. Dobbiamo lasciarlo muovere nella direzione che desidera, sempre che sia sicura. Non è necessario preoccuparsi troppo. Se il piccolo è sano, imparerà e attraverserà le fasi dello sviluppo a modo suo. Noi dobbiamo solo mettergli a disposizione gli strumenti per riuscirci.
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