Burnout, la sindrome di esaurimento emotivo
Spesso vi sentite stanche, esauste, con continui mal di testa… Tutto questo perché non avete sufficienti ore per fare tutto, in un solo giorno. Questo stato in cui vi trovate ha un nome: si chiama “burnout” , ovvero sindrome da esaurimento emotivo. Se non ne avete mai sentito parlare prima, in questo articolo vi spiegheremo cos’è e vi aiuteremo a capire se anche voi ne soffrite.
Molte madri soffrono di sindrome di burnout, perché arrivano esauste a fine giornata, spremendosi al massimo per voler fare molto di più di quanto dovrebbero. E questo sfinimento ha, ovviamente, conseguenze sia sul piano fisico che emotivo.
Cos’è la sindrome di Burnout?
La sindrome del burnout si basa su una risposta data dal corpo in risposta a un momento di intenso stress. Di solito è il risultato del fallimento della conciliazione tra i doveri di madre, moglie, figlia, nuora e lavoratrice.
Molte donne fanno di tutto per essere delle “madri perfette” ma ciò è francamente impossibile. Tra orari, corse affannate, traffico, scuola e ufficio, il dispendio energetico e mentale è considerevole. Senza scordare le attività extrascolastiche, lo sport, i parenti, compleanni, feste…
Spesso le mamme vengono spinte da un desiderio di perfezione, che finisce per sfinirle sia fisicamente che mentalmente. A onor del vero, la sindrome del burnout può riferirsi anche ai padri.
Anche suddividendosi le faccende domestiche, i genitori che lavorano si fanno carico di una montagna di responsabilità e obbligazioni che possono persino arrivare a deteriorare la relazione di coppia. I bambini e le loro attività diventano centrali, fondamentali, spesso vengono prese anche troppo sul serio.
E, in tutto questo, si vorrebbe avere l’ubiquità, quando invece ci si avvicina alle pericolose conseguenze della sindrome di esaurimento emotivo.
Sintomi della sindrome di Burnout
Anche se non c’è bisogno di avere tutti i sintomi in una volta per soffrire della sindrome del burnout, di seguito vi mostreremo i principali:
- sensazione di stanchezza, di fallimento e impotenza;
- bassa autostima;
- sentimento di scarsa auto-realizzazione;
- permanente stato di nervosismo;
- difficoltà di concentrazione;
- mal di testa o tachicardia.
Fasi della sindrome di Burnout
Come tutte le sindromi, non appare all’improvviso. Al contrario, il burnout si manifesta gradualmente, fino a esplodere con tutte le conseguenze del caso. Queste sono le 5 fasi della sindrome:
- Fase di entusiasmo. Vi sentite piene di energia. Avete grandi aspirazioni, poiché tutto è molto stimolante. Eventuali ostacoli vengono visti come temporanei e facilmente superabili.
- Fase di ristagno. Questa fase inizia quando le vostre aspettative iniziano a incrinarsi, e iniziate a comprendere che, nonostante gli sforzi, non sarà possibile fare tutto.
- Fase di frustrazione. Questa fase è caratterizzata dalla delusione. Ecco che si presentano problemi emotivi e fisici.
- Fase di apatia. È la fase della rassegnazione per l’impossibilità di cambiare le cose.
- Fase di burnout. In questa fase, si raggiunge l’impossibilità fisica e psichica di andare avanti. Qui la sintomatologia esplode con forza: all’esaurimento emotivo si unisce un sentimento di scarsa realizzazione personale.
Come trattare la sindrome di Burnout
Il contatto sociale è il miglior antidoto contro lo stress. Il viso e il cuore sono collegati l’un l’altro attraverso il cervello. Parlare faccia a faccia con una buona amica può aiutarvi a lenire il vostro sistema nervoso e alleviare lo stress.
Molte volte avrete solo bisogno di una persona che vi ascolti, con semplicità, anche se siete consapevoli che non vi darà alcuna soluzione. Fare amicizia con le persone con cui condividete le preoccupazioni può aiutarvi a stare meglio perché avrete molto di cui parlare.
Se sentite di non poter parlare con nessuno, non è mai troppo tardi per costruire nuove amicizie.
Prendere un caffè con le mamme dei compagni di classe dei vostri figli o altre amiche che sono anche loro madri è un grande idea. Questi incontri, per strano che possa sembrare, funzionano come una specie di “terapia di gruppo”.
Trovare l’equilibrio nella vostra vita è essenziale per mantenere l’equilibrio emotivo. Concentratevi sulle parti della vostra vita che vi fanno stare bene. Concedetevi del tempo libero e usatelo per ricaricare le pile e mandare avanti le cose che, nelle giornate normali, inevitabilmente vi sfuggono.
Cosa fare per evitarla?
È importante conoscersi, sapere ciò di cui avete bisogno in ogni momento. Se il vostro corpo chiede una pausa, dovrete necessariamente concedergliela.
Nessun genitore è solo. Potete contare su molte altre persone che possono aiutarvi: il vostro partner, i nonni, gli amici, i vicini di casa e persino una babysitter, che vi permetterà di prendervi qualche serata libera e tornare a sentirvi vivi, come coppia.
Se vi sentite molto stressati, potete scegliere di fare attività rilassanti come lo yoga o la meditazione. Spesso una semplice passeggiata e respirando aria pura, è sufficiente recuperare le energie. Non dimenticate di seguire alcune abitudini salutari: una dieta corretta, esercizio fisico, riposo adeguato…
E il nostro ultimo consiglio …
In caso di qualsiasi sintomo strano, o se notate che la situazione vi sta sfuggendo di mano, è importante andare dal vostro medico. Vi aiuterà, consigliandovi il trattamento più conveniente.
E non dimenticare mai che “la madre perfetta” non esiste: i vostri figli hanno bisogno di una mamma che abbia sufficienti energie per ridere, giocare e scherzare con loro. Perché per loro, la madre perfetta è quella che hanno!
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