Falsi miti sulla cura della pelle in estate
Esistono molti falsi miti sulla cura della pelle durante l’estate, ma non tutti sono corretti e ci impediscono di proteggerla nel modo giusto. E’ fondamentale privilegiare sempre l’uso della crema solare, e non solo in estate, ma durante tutto l’anno.
Non è necessario estremizzare e considerare il sole come un nemico, ma semplicemente esporsi in modo responsabile e consapevole.
Falsi miti sulla cura della pelle in estate
Ci sono alcuni errori comuni che i genitori commettono quando si prendono cura della pelle dei propri figli in estate. Sebbene sembrino poco importanti, possono incidere sulla salute dei bambini in futuro, favorendo la comparsa di condizioni o lesioni indesiderate.
In questo articolo vi offriremo informazioni affidabili per aiutarvi a sfatare quei miti sulla cura della pelle, che possono mettere a rischio la vostra salute.
1. Uno scuro tono di pelle non richiede l’uso di creme solari
I raggi ultravioletti (UV) non discriminano in base al tipo di pelle, e comunque la penetrano. Oggi, infatti, è risaputo che anche le persone con la pelle più scura necessitano di creme solari e dovrebbero considerare le stesse misure di cura e protezione di chi ha la pelle chiara.
Secondo un articolo pubblicato dalla Skin Cancer Foundation, l’incidenza del cancro della pelle è inferiore nelle persone con pelle colorata rispetto ai caucasici (pelle bianca). Ma nonostante ciò, questa malattia si manifesta comunque nella pelle più scura, anche se più tardi.
2. Una sola applicazione di crema solare al mattino è sufficiente per proteggere la pelle per 24 ore
Sebbene sia importante introdurre la protezione solare nella routine mattutina della cura della pelle, è essenziale rinnovarla frequentemente, quindi dovrebbe essere portata insieme ad altri oggetti personali nella borsa.
Si consiglia di ripetere l’applicazione ogni due ore, soprattutto quando si trascorre troppo tempo all’aperto o in acqua. Inoltre, esistono varianti colorate da utilizzare come trucco, in modo da rendere più facile e piacevole l’utilizzo.
3. Nelle giornate nuvolose non è necessaria la protezione solare
Pensare che la copertura nuvolosa offra una protezione sufficiente per prevenire le scottature è totalmente sbagliato. Infatti, l’80% dei raggi UV passa attraverso le nuvole e può causare danni alla pelle dovuti al sole dopo una lunga giornata estiva all’aperto.
Anche il nuoto può causare danni alla pelle dovuti al sole, poiché le radiazioni ultraviolette possono penetrare nelle acque limpide fino a un metro di profondità.
Per questi motivi non è conveniente giudicare l’esposizione al sole tenendo conto della temperatura, ma piuttosto dell’indice UV.
4. All’ombra si è già protetti
Dovrebbe essere chiaro che la temperatura o la luce solare non sono responsabili dei danni generati alla pelle, ma che questi sono il risultato dei raggi ultravioletti. Questi raggi hanno la capacità di riflettere diverse superfici, come acqua, sabbia e persino erba. In questo modo intensificano l’esposizione.
5. Finestre o vetri proteggono dai raggi del sole
I raggi del sole hanno la capacità di passare attraverso il vetro e causare danni alla pelle.
Esistono due tipi di raggi ultravioletti, UVA e UVB. Il vetro può bloccare il primo, ma i raggi UVA lo attraversano e sono in grado di danneggiare la superficie della pelle.
6. I bambini possono essere esposti al sole tutto il giorno senza problemi
Sebbene sia salutare per i bambini stare all’aria aperta, sia per i benefici fisici che mentali, ciò non significa che non possano subire i danni che il sole provoca alla pelle.
I raggi del sole sono più intensi durante le ore centrali della giornata, quindi è consigliabile evitare di esporsi a quell’ora e scegliere di giocare all’ombra.
7. Gli occhiali da sole sono solo un’altra componente estetica
Gli occhi devono anche essere protetti dagli effetti dannosi del sole. Inoltre, gli occhi dei bambini sono più sensibili di quelli degli adulti.
Per questo motivo si consiglia di utilizzare occhiali da sole che abbiano le proprietà di bloccare quasi completamente i raggi UVB e UVA. A sua volta, questo filtro sarà appropriato per proteggere la pelle sottile e delicata delle palpebre.
8. La crema solare con l’SPF più alto è quella che fornisce la massima efficacia
La crema solare consigliata dovrebbe essere ad ampio spettro, coprendo i raggi UVA e UVB e con SPF 50 o superiore.
Da SPF 50 l’aumento e l’efficacia del filtro non sono regolati direttamente proporzionalmente, quindi non è necessario utilizzare un SPF 99.
9. L’esposizione diretta al sole dovrebbe essere sempre evitata
L’American Academy of Pediatrics raccomanda di tenere i bambini di età inferiore ai 6 mesi lontano da qualsiasi esposizione al sole. Tuttavia, un minimo di esposizione al sole consapevole e responsabile è importante affinché la pelle possa produrre vitamina D.
Questa vitamina è utile per il nostro sistema immunitario, per il corretto sviluppo del sistema osseo e per garantire una corretta crescita dei neonati.
Pertanto, l’esposizione al sole nei momenti appropriati, insieme all’uso di creme solari, consentono di godersi l’aria aperta in sicurezza.
10. Le creme solari delle estati precedenti funzionano ancora
I filtri solari hanno una data di scadenza, come tutti i prodotti cosmetici o il trucco. Infatti, la data di scadenza è sul retro della confezione, e si chiama PAO (periodo dopo l’apertura).
Il PAO indica per quanti mesi il prodotto rimarrà buono dopo averlo aperto per la prima volta. Nella maggior parte dei protettori è illustrato come l’icona di un vasetto di crema aperto, con un numero e una lettera M all’interno.
Falsi miti sulla cura della pelle in estate – conclusioni
Il sole non deve essere considerato un nemico, anzi va goduto con responsabilità e attenzione.
Perché ciò accada, è essenziale evitare l’esposizione durante le ore centrali e utilizzare la protezione solare in applicazioni ripetute, nonché altri metodi di protezione efficaci.
Prendersi cura della pelle fin dalla tenera età aiuta ad evitare patologie maligne in futuro, come tumori della pelle o lesioni precancerose.
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