La donazione del cordone ombelicale, come si fa?

Sono sempre di più le donne che decidono di donare il cordone ombelicale dopo la nascita del proprio figlio. Sapete qual è lo scopo di questa pratica?
La donazione del cordone ombelicale, come si fa?

Scritto Yamila Papa

Ultimo aggiornamento: 04 gennaio, 2023

Da alcuni anni i medici hanno cominciato a chiedere ai genitori di effettuare la donazione del cordone ombelicale dopo il parto. Ciò si deve alle scoperte scientifiche più recenti in fatto di cellule staminali, ossia quelle cellule capaci di salvare molte vite.

Continuate a leggere e vi spiegheremo tutti gli aspetti principali della donazione del cordone ombelicale, un argomento davvero importante.

Perché è importante la donazione del cordone ombelicale?

Dopo la nascita, questo “tubicino di collegamento” con la mamma che ha mantenuto in vita il piccolo per tutta la durata della gestazione, in genere viene smaltito.

Tuttavia, oggigiorno, è ampiamente risaputo che il cordone ombelicale contiene sangue ricco di cellule staminali – anche conosciute con il nome di cellule madri. Si tratta delle stesse cellule presenti nel midollo osseo, responsabili della produzione di globuli rossi, bianchi e di piastrine.

Le cellule staminali possono essere trasfuse in quelle persone che soffrono di leucemia e che non riescono a trovare un donatore di midollo osseo. Nella maggior parte dei casi, i pazienti sono bambini, poiché la quantità di sangue contenuta nel cordone ombelicale si aggira intorno agli 80 millilitri, una dose che basta per persone che pesano meno di 40 chili.

La cosa migliore di tutte è che la percentuale di successo della cura si aggira intorno a 90 casi su 100. Perché? Perché il sangue del cordone ombelicale ha bisogno di una minore compatibilità con chi lo riceve, dato che i linfociti che contiene sono più “immaturi” da un punto di vista immunologico.

Tuttavia, ciò non significa che siano di scarsa qualità. Al contrario. Le possibilità di rigetto nel ricevente si riducono in maniera drastica.

La donazione del cordone ombelicale è importante perché il sangue del cordone può salvare vite umane

Come effettuare la donazione del cordone ombelicale dopo il parto?

Per prima cosa, la mamma deve sottoporsi a degli esami di routine durante la gravidanza. Questo avviene allo scopo di evitare la possibile trasmissione di malattie.

Quando il medico approva la donazione del cordone ombelicale – che è del tutto indolore – la donna deve firmare un consenso scritto per autorizzare la pratica.

I dati del donatore vengono inseriti in un registro informatico, ma sono assolutamente riservati. Ciò significa che nessuno saprà il nome della madre.

Bisogna sapere che, nel caso in cui il cordone non possa essere utilizzato per curare nessuno paziente, verrà impiegato con finalità di ricerca.

” Il cordone ombelicale contiene sangue ricco di cellule staminali – anche conosciute con il nome di cellule madri. Si tratta delle stesse cellule presenti nel midollo osseo, responsabili della produzione di globuli rossi, bianchi e di piastrine.”

Dopo il parto, che sia naturale o cesareo, la procedura per prelevare il sangue contenuto nel cordone ombelicale è molto semplice. E, cosa più importante, non provoca alcuna sofferenza né rischio per il bambino o per la madre.

Come si preleva il sangue del cordone ombelicale

Dopo che sono trascorsi almeno tre minuti dalla nascita del bambino, il personale medico o l’ostetrica clampano il cordone con due pinze, come avviene per tutti i neonati. Nel caso di parti gemellari, si aspetterà fino a quando saranno nati tutti i bambini.

Per poter donare il cordone ombelicale, è fondamentale prelevarlo prima del secondamento, ovvero dell’espulsione della placenta dall’utero. Il cordone viene disinfettato con una soluzione a base di iodio o con alcol e uno dei vasi sanguigni viene canalizzato affinché il sangue si raccolga nella cosiddetta sacca di raccolta.

Inoltre, vengono sezionati un paio di centimetri del cordone che vengono collocati in un contenitore speciale e usati per studi futuri. Quando viene espulsa la placenta, si ripete la stessa operazione per poter raccogliere il sangue contenuto all’interno dei tessuti.

Dove viene conservato il sangue del cordone

Il sangue raccolto viene inviato a una banca di sangue speciale, viene trattato e le cellule staminali vengono conservate a una temperatura inferiore ai 196° sotto zero. Potranno essere usate in qualsiasi paziente che ne abbia bisogno mediante una trasfusione che sostituisca le cellule staminali del ricevente.

Per poter utilizzare la donazione del cordone ombelicale dopo il parto, è fondamentale che il bambino si sottoponga a un esame clinico al momento del prelievo. Tale esame sarà poi ripetuto, ai tre mesi di età ed è opzionale. Sarà il pediatra a incaricarsi di sottoporre il bambino a questi controlli.

Senza dubbio, si tratta di una decisione molto personale su cui è giusto che la madre rifletta bene, magari insieme al proprio compagno. La donazione del cordone ombelicale dopo il parto può salvare vite e non presuppone nessuna complicazione né pericolo per il bambino o per la partoriente.

È un puro gesto d’amore e di altruismo!


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