La siesta è necessaria fino ai tre anni
La siesta è quel periodo di riposo che si fa a mezzogiorno o dopo il pranzo, e che aiuta a recuperare le energie spese durante la mattinata. Di solito dura poche ore e permette a chi dorme o perlomeno riposa di riprendere con maggior vitalità le proprie attività quotidiane.
Cercate di fare in modo che vostro figlio faccia la siesta. Gli esperti affermano che porta benefici a ogni età, ma è assolutamente necessaria fino ai tre anni.
La siesta: una sana abitudine
Nonostante in molti Paesi sia quasi una tradizione, c’è sempre qualche famiglia che si dimostra permissiva con i propri bambini, lasciandoli giocare quando invece dovrebbero dormire.
Se ogni pomeriggio fate fare la siesta al vostro piccolo, gli offrirete la possibilità di stare bene e recuperare le energie per giocare, imparare e comportarsi come il bambino che è: curioso, sveglio, vivace…
I bambini con meno di tre anni che non fanno la siesta possono sentirsi esausti alla fine del pomeriggio, avere sonno e diventare irrequieti, intontiti e irritabili.
I piccoli devono riposare almeno un’ora e mezza ogni pomeriggio. Sia che si trovino in casa, all’asilo o in vacanza.
È importante sapere che durante l’infanzia, e soprattutto prima dei tre anni, i bambini hanno bisogno più di chiunque altro di fare la siesta.
A questa età, oltre ad aiutare il corpo a recuperare le energie consumate, la siesta migliora l’attività cerebrale e favorisce le capacità di apprendimento.
I pediatri raccomandano che anche durante le vacanze, quando di solito vige una maggiore libertà, i piccoli dormano. In questo modo potranno mantenere alto il loro livello di attenzione, conservare il buonumore e godere pienamente delle vacanze.
Consigli per il momento della siesta
Affinché quest’abitudine risulti davvero utile, tenete conto di questi consigli.
Fate in modo che dorma il tempo necessario
Se lo svegliate prima del tempo sarà intontito e irritabile. Se gli permettete di dormire più del necessario, ci sarà il rischio che la sera rimanga sveglio fino a tardi.
In qualunque maniera, dovete fare in modo che vostro figlio dorma ogni giorno per la stessa quantità di ore.
La siesta deve distinguersi dal riposo notturno
Se durante la notte il bambino dorme nella sua culla, sarebbe opportuno che, durante il giorno e per approfittare della frescura che si sente sotto un albero del cortile, dorma su un’amaca posta all’ombra.
Se di sera gli cantate una ninna nanna o leggete una storia per farlo addormentare, non fate la stessa cosa di pomeriggio.
Stabilite delle differenze per fargli capire che si tratta solo di riposare per un po’, non di dormire per ore come durante la notte.
Rispettate l’orario
Se avete abituato il bambino a dormire alle 12:30 del pomeriggio, continuate a farlo, anche quando siete a passeggio.
Il corpo e il cervello si adattano alle abitudini. Per questo motivo, vi sarà più facile farlo dormire a quest’ora che a qualunque altra, soprattutto se vostro figlio è uno di quei bambini che protestano quando è il momento di andare a letto, di sera o di pomeriggio.
Non mettetelo a dormire subito dopo che si è alzato da tavola
Anche se la siesta va fatta dopo il pranzo, aspettate qualche minuto, in modo che i primi gas della digestione non intorpidiscano il suo sonno e lo rendano agitato, quando dovrebbe invece rimanere tranquillo per dormire bene.
Seguite delle abitudini
Il periodo della siesta, così come quello del sonno notturno, deve seguire una routine che va soddisfatta sempre o, almeno, la maggior parte delle volte.
Fatelo distendere sullo stesso lato del letto, dategli il pupazzetto che usa per fare la siesta, socchiudete le finestre, proprio come fate sempre… Le abitudini garantiranno il suo sonno.
Fate in modo che il suo sonno sia ristoratore
L’ambiente nel quale il vostro bambino dorme deve essere tranquillo e avere la temperatura adeguata.
Mentre lui sta riposando, bisogna evitare di parlare a voce alta.
Abbassate il volume del televisore e cercate di rendere l’ambiente confortevole in ogni aspetto, per potergli assicurare un riposo adeguato.