Problemi alla placenta in gravidanza
Durante la gravidanza è fondamentale che la placenta della sia in ottime condizioni, sia per la madre, sia per lo sviluppo del bambino. In alcuni casi, tuttavia, possono insorgere dei problemi alla placenta.
Ma cos’è la placenta? È una sorta di sacco che aderisce alla parete uterina, collegato al bambino attraverso il cordone ombelicale al fine di fornirgli ossigeno e nutrienti essenziali per il suo sviluppo.
Molto spesso la placenta aderisce alla parte superiore o laterale della parete uterina. A volte, però, può svilupparsi o unirsi all’utero in modo anomalo. E questo può provocare delle complicanze.
Vediamo dunque quali sono i principali problemi alla placenta che si possono verificare in gravidanza.
Fattori di rischio che possono provocare problemi alla placenta
Il rischio di sviluppare problemi alla placenta dipende dall’etnia, dallo stile di vita e dalla storia clinica della futura mamma. In genere, sono molti i fattori che possono compromettere la buona salute della placenta. Tra essi possiamo annoverare:
- Etnia (le donne caucasiche e quelle africane sono più soggette al distacco di placenta)
- Fumo prima e durante la gravidanza
- Pressione alta
- Gravidanza multipla
- Problemi di coagulazione del sangue nella madre
- L’essersi già sottoposte a un intervento chirurgico all’utero, per esempio un cesareo
- Problemi pregressi alla placenta
- Abuso di sostanze stupefacenti, per esempio la cocaina
- Trauma addominale provocato da un caduta o una contusione
- Età della madre (le donne con più di 40 anni hanno un alto rischio di sviluppare problemi di placenta)
- Rottura prematura della membrane (il rischio di sviluppare problemi alla placenta aumenta quando il sacco amniotico si rompe prima del tempo).
Complicazioni cui può andare incontro la placenta
Esistono molte complicazioni che possono interessare la placenta. Di seguito vi illustriamo le più comuni:
Placenta previa
La placenta previa è una condizione per cui la placente aderisce all’utero in un punto molto più basso del normale. In questo modo, la placenta copre parzialmente o totalmente il collo dell’utero.
Si tratta di un problema che può risolversi con il progredire della gravidanza. La placenta previa può provocare sanguinamento vaginale prima e durante il parto. A volte l’emorragia può essere grave.
La placenta previa può provocare le seguenti complicanze in gravidanza:
- Rottura placentare
- Aumento del rischio di infezione fetale
- Emorragia
- Contrazioni
- Travaglio prematuro.
Molto spesso è necessario eseguire un cesareo per far nascere in bambino senza rischi.
Distacco di placenta
Il distacco di placenta si verifica quando la placenta si separa dall’utero. Il distacco può essere parziale o totale. Uno dei principali fattori di rischio da tenere in considerazione è la pressione arteriosa alta. Quest’ultima infatti può aumentare il rischio che si verifichi un distacco di placenta.
Dato il ruolo della placenta, di fornire ossigeno e nutrienti fondamentali al bambino, il distacco può provocare l’interruzione di questo apporto. Che a sua volta può causare uno sviluppo anomalo del feto, parto prematuro, una scarsa crescita fetale e nei casi più gravi morte fetale.
Insufficienza placentare
Abbiamo già visto che la placenta gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo del feto, poiché gli fornisce nutrienti, ossigeno e filtra i prodotti di scarto.
Tuttavia, a volte può capitare che la placenta non funzioni correttamente. Ossia, può smettere di fornire le quantità adeguate di nutrienti, provocando un’insufficienza placentare.
Questa anomalia placentare spesso dà luogo a un’insufficiente crescita fetale che fa sì che il bambino nasca con un peso basso. Le donne che soffrono di insufficienza placentare possono notare anche un minor numero di movimenti fetali. Alcuni sintomi dell’insufficienza placentare sono il distacco di placenta, il parto prematuro e la preeclampsia.
Infarti placentari
Gli infarti placentari sono aree di tessuto necrotico che si trova dentro la placenta, provocato in genere da complicazioni ai vasi sanguigni. Questa anomali placentare rallenta il flusso sanguigno nelle zone affettate, provocando un’insufficiente crescita fetale o la morte del feto.
Gli infarti placentari in genere si verificano in donne che soffrono di ipertensione grave.
Placenta accreta
La placenta accreta è una condizione per cui la placenta e i suoi vasi sanguigni aderiscono profondamente alla parete uterina.
Sebbene i fattori di rischio di questa condizione non siano ancora del tutto chiari, è risaputo che le donne che si sono già sottoposte a cesareo potrebbero correre un rischio maggiore di soffrire di placenta accreta in futuro.
Si tratta di una condizione medica grave che può manifestarsi in tre forme diverse:
- La placenta è unita la muscolo della parete uterina
- La placenta invade il muscolo della parete uterina
- La placenta attraversa la parete uterina e aderisce agli organi circostanti.
Tra le complicazioni dovute a questo problema ci sono emorragia vaginale nel terzo trimestre, massiva emorragia nel post parto, parto cesareo e isterectomia (asportazione dell’utero).