Cosa dicono i disegni di vostro figlio?
Già dai primi scarabocchi, i bambini esprimono alcuni tratti della personalità ma anche le paure, le emozioni, il modo di vedere il mondo. Cosa dicono i disegni di vostro figlio? Scoprite come interpretarli.
Le fasi nel disegno infantile
Un anno
In questa fase il bambino non ha intenzione e tanto meno la capacità di rappresentare forme, figure e oggetti.
Osservare i suoi disegni ci permette già, tuttavia, di scoprire alcuni primi dettagli della sua affettività e del carattere.
Due anni
A partire dal secondo anno, gli scarabocchi del bambino cominciano a prendere forma. Non sono più semplici linee sconnesse, ma si comincia a notare che i tratti si raggruppano in forme dotate di contorno.
Possono essere i primi tentativi di rappresentare gli oggetti del mondo reale; comincia, inoltre la sperimentazione con colori diversi.
Tre anni
In questa fase possono comparire le prime forme per rappresentare oggetti o persone.
Il disegno potrebbe già contenere la chiara intenzione di comunicare situazioni personali o emozioni. Si delineano le forme e possiamo riconoscere i primi abbozzi della figura umana.
Cinque anni
A questo punto le strutture cognitive hanno subito un processo di maturazione e il disegno è una delle tante abilità che il bambino ha sviluppato.
Ora la figura umana è perfettamente identificabile e presenta la maggior parte degli elementi principali: testa, corpo, gambe e braccia.
Compare anche un altro aspetto importante: la differenziazione. Quando rappresenta le figure umane, il bambino è in grado di arricchirle con tratti caratteristici. Questo dettaglio è importante poiché è un segno di creatività e di capacità di osservare il mondo.
Sei anni
A partire dai sei anni il disegno è uno strumento in più e consolidato. Diventa un mezzo di comunicazione, una vetrina attraverso cui il bambino mostra un mosaico di sensazioni ed emozioni, in altre parole il suo mondo interiore.
Le forme umane e gli oggetti adesso interagiscono sul foglio di carta e il bambino è in grado di plasmarle. Non sono più solo forme singole, ma entrano a far parte di una composizione, una situazione concreta.
Cosa dicono i disegni di vostro figlio?
Per capire cosa dicono i disegni di vostro figlio, dovete prestare attenzione ad alcuni indizi. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che sono puramente indicativi. I principali sono i seguenti:
Come tiene in mano la matita
Una delle prime cose da notare è come regge la matita. Se la presa è sciolta, siamo di fronte a un bambino rilassato e tranquillo; una presa stretta denota tensione o nervosismo.
Le dimensioni del disegno
In genere ha molto a che vedere con l’energia vitale del bambino e con la tendenza a espandersi o chiudersi in se stesso. I bambini più timidi o con una bassa autostima fanno disegni piccoli, quelli più allegri ed estroversi tendono a creare disegni che occupano più della metà del foglio.
Direzione del disegno
In linea di massima, un disegno che si rivolge verso sinistra denota introversione e distacco, verso destra, voglia di comunicare ed estroversione.
Posizione del disegno
Se il disegno occupa la parte superiore del foglio potrebbe indicare una tendenza a fantasticare. Quando, invece, si trova nella parte inferiore, indica bisogno di sicurezza e realismo.
Sul lato destro lavorano spesso i bambini estroversi che guardano al futuro; il lato sinistro indica tratti di introversione e inibizione. Un disegno impostato al centro del foglio è indice di un buon autocontrollo, realismo e obiettività.
Il segno
- La pressione del segno: se è molto forte potrebbe indicare aggressività o impulsività e, se è debole, timidezza e inibizione.
- La forma del segno: le linee rette sono più presenti nei bambini aggressivi e di chi ha un forte controllo sulle proprie emozioni. Le linee curve esprimono dolcezza e morbidezza.
- Continuità del segno: il tratto frammentato potrebbe denotare insicurezza o difficoltà nelle relazioni sociali. Se è continuo ci parla di un bambino più sicuro di sé ed estroverso, senza problemi di socializzazione.
“Tutti i bambini sono artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi”
-Pablo Picasso-
Ombreggiatura
È una tecnica che nel disegno del bambino potrebbe denotare angoscia.
Cancellature
Se sono molte, è indice di insicurezza.
Simmetria
L’asimmetria nel disegno può indicare carenza nel sentimento di sicurezza.
Osservate la scelta dei colori per capire cosa dicono i disegni di vostro figlio
È il modo in cui vostro figlio esprime ciò che sente. Se utilizza molti colori dimostra gioia di vivere, curiosità e motivazione. Se, al contrario, sceglie sempre le stesse tinte mostra una certa dose di insicurezza.
Un bambino molto irritabile tende a mescolare troppo i colori, sovrapponendoli e rendendoli quasi irriconoscibili.
Il sentimentale predilige i colori freddi e scuri; il pauroso spesso non colora i disegni e l’ossessivo, infine, sceglie con estrema cura i colori, senza uscire dai contorni.
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