Bambini insolenti: perché mio figlio mi risponde?
Anche se i bambini insolenti ci fanno venire i capelli bianchi, questo atteggiamento è un modo di manifestare i loro sentimenti. Sono lontani i tempi in cui il bambino si adattava alle norme imposte: adesso cerca di affermare la sua personalità.
Diversi motivi portano i bambini ad essere insolenti, poiché sono numerosi i fattori che incidono sul loro equilibrio psicologico ed emotivo.
Di seguito vi spieghiamo perché vostro figlio tende a rispondere e a quali azioni dovete ricorrere.
Perché i bambini diventano insolenti?
Perché alcuni bambini rispondono troppo? Come mai perdono ammirazione e rispetto nei nostri confronti? C’è una risposta semplice. Si tratta di una fase della crescita durante la quale i bambini provano a svincolarsi affettivamente dai genitori e riaffermare la loro personalità.
I piccoli hanno bisogno di distinguersi dai genitori per plasmare la propria identità. Il modo più semplice è distanziarsi dall’unica cosa che conoscono: la loro famiglia. Inizia così la fase delle risposte maleducate, che si estende dai 9 anni all’adolescenza.
Questo stato soppianta quello in cui il minore vedeva i genitori come le persone migliori al mondo: i più belli, buoni, intelligenti e forti.
Fino a tale momento dipendeva a livello emotivo dalla percezione dei genitori per costruire la sua autostima. Con gli anni, il sentimento di ammirazione e adorazione va in rovina, poiché diviene più realista. Il piccolo inizia ad osservare in modo opposto i suoi genitori, che adesso fanno tutto male e non sanno nulla.
L’idea che i bambini insolenti siano ribelli e disobbedienti, dunque, è erronea, sebbene la visione dell’adulto non coincida con quella di “bambino ben educato”. Questa condotta è necessaria e positiva per sviluppare la loro personalità.
Bambini insolenti: cosa nascondono?
La psicologia spiega il fenomeno dei bambini insolenti indicando un sistema di apprendimento basato sul duo “azione e reazione”.
Alcune ricerche psicologiche hanno rivelato anche che la risposta dei bambini è un modo per dimostrare la loro indipendenza, manifestare liberamente le loro idee e la loro capacità di prendere piccole decisioni personali.
Sebbene sia difficile non riprendere questo atteggiamento, secondo gli specialisti è meglio indagare le cause della rabbia del bambino ed insegnargli ad esprimere i sentimenti adeguatamente, tenendo sempre a mente il rispetto e la considerazione.
L’idea è di educarlo emotivamente, poiché quando un bambino risponde in malo modo sta esprimendo la sua rabbia, frustrazione e paura. Il problema, dunque, non riguarda i sentimenti del piccolo, ma il modo il cui li esprime.
Perché i figli smettono di idolatrare i loro genitori?
Consideriamo il loro sviluppo cognitivo
I figli smettono di idolatrare i genitori perché il loro pensiero, magico tra i 3 e i 5 anni, diviene più realistico e critico. I genitori, dunque, smettono di essere idealizzati e poco a poco iniziano ad essere imperfetti.
Dai 6 anni, il pensiero infantile diviene gradualmente più logico e razionale anche se il vincolo emotivo con le figure genitoriali è ancora molto forte. Ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di capire che i genitori non sono onnipotenti.
Tra i 9 e gli 11 anni il pensiero del piccolo diverrà eminentemente critico. Inizierà a comprendere che ogni fatto ha dei pro e dei contro, quindi comincerà a misurare e valutare le azioni di genitori e compagni.
I bambini si adattano al loro sviluppo emotivo
Lo sviluppo emotivo di ogni bambino genera un certo bisogno di svincolarsi affettivamente dai genitori. I bambini insolenti criticano e smettono di obbedire quanto ordinano i grandi.
Come nella famosa “fase del no”, quando il piccolo compie due anni, i bambini insolenti cercano di affermare la loro identità tramite la loro reazione. In questa occasione non ricorrono ai capricci, bensì mettono in dubbio e rispondono male.
Come comportarsi con i bambini insolenti?
Adottate un atteggiamento preventivo
Questi normali comportamenti infantili possono essere prevenuti individuando, e persino evitando, le situazioni che scatenano risposte maleducate.
Indagate sulle cause
È possibile che i bambini insolenti tendano ad imitare situazioni viste nei film, nelle serie tv o nella vita reale, con un cumulo di messaggi inappropriati. È anche possibile stiano seguendo un modello comportamentale. Fate attenzione ai loro input culturali e alle esigenze imposte, ascoltandoli e cercando di comprendere la situazione di fondo: cosa provano, cosa vogliono ottenere.
Scegliete le battaglie che vale la pena di combattere
Chiedetevi se vale la pena di far nascere una discussione. Se è una questione di somma importanza, segnate il limite, altrimenti risparmiatevi il dispiacere e concedetegli l’autonomia che desidera.
Segnate il limite in anticipo
È fondamentale che i bambini insolenti capiscano quali parole sono permesse e quali sono assolutamente vietate. Spiegate al piccolo che non sempre può e deve dire tutto quello che pensa.
Mantenetevi composte
L’ideale è non reagire troppo né far scoppiare un litigio per le parole o il tono di voce usati dal bambino. Ovviamente non dobbiamo ricambiarlo con la stessa moneta. Il modo migliore di educarlo è dare l’esempio.
Gestite la vostra pazienza
Non discutete e non negoziate dinanzi ad un atto di insolenza: questo rafforzerà solo il suo comportamento. Semplicemente avvisatelo di quale sarà la conseguenza della sua condotta e, se è recidivo, eseguitela. Non punitelo e non mettetelo in ridicolo in pubblico, spiegategli con calma che non gli permetterete di essere maleducato in nessun posto e che ciò avrà delle conseguenze.
Dategli delle opzioni
Se gli date la possibilità di prendere alcune decisioni durante la giornata, ridurrete il suo bisogno di imporsi in modo offensivo. A tale scopo, purché opportuno, dategli la possibilità di scegliere senza stressarlo quello che per lui è più importante. Tutte le alternative, è ovvio, devono essere accettabili e dovrete rispettare la sua decisione a qualsiasi prezzo.
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