Il metodo Oomba Loomba per far dormire il bambino
A volte, far dormire un neonato può essere molto difficile, soprattutto se è più vivace del solito. Ma forse, il metodo Oomba Loomba vi può aiutare…
Non ne avete mai sentito parlare? Sono molte le tecniche raccomandate dai professionisti per riuscire a far dormire il bambino. Il metodo Oomba Loomba è sicuramente una delle più attuali. Continuate a leggere l’articolo e scoprite di cosa si tratta!
Che cos’è il metodo Oomba Loomba?
In genere un neonato dorme tra le 16 e le 17 ore al giorno. Per cui non è difficile farlo addormentare. Tuttavia, a volte capita di incontrare delle difficoltà.
Durante queste ore di sonno, il bambino si risveglia più di una volta. Motivo per cui è normale che le ore di sonno notturno vengano interrotte.
A mano a mano che il tempo passa, il bambino inizia ad avere degli orari di veglia e di sonno più regolari. E già dalla sesta settimana di vita comincia a dormire per periodi più brevi durante il giorno. Per contro, le fasi di sonno della notte si fanno più lunghe.
Ma è fondamentale che i genitori conoscano alcuni metodi per aiutare il bambino ad addormentarsi. In questo senso, il metodo Oomba Loomba risulta essere molto affascinante ed efficace.
Si tratta di una tecnica che non ha alcun fondamento scientifico e che non è neanche molto complessa. Il metodo Oomba Loomba è stato inventato da un coppia di genitori. Nel tentativo di far dormire il proprio figlio, hanno messo in pratica questo metodo che consisteva nel far dondolare il bambino tenendolo appoggiato alle ginocchia. Con loro grande sorpresa, ha funzionato alla grande.
Come applicare il metodo Oomba Loomba?
Questo metodo si è trasformato in uno strumento molto efficace per i bambini che non riescono ad addormentarsi facilmente. Come abbiamo già detto in precedenza, si tratta di una tecnica piuttosto facile.
I suoi inventori hanno sottolineato di averlo visto per la prima volta nel film “La fabbrica di cioccolato”. Ve lo spieghiamo passo passo:
- Per prima cosa bisogna sistemarsi il bambino sulle ginocchia e farlo dondolare dolcemente senza compiere movimenti bruschi.
- Poi, mentre si fa dondolare il bambino da un lato all’altro, il padre o la madre cominciano a cantare “Oomba Loomba, Oomba Loomba”
- Il piccolo va preso dalle ascelle con i pollici, mentre le altre dita della mano devono essere appoggiate dietro la testa per sostenerla. In questo modo eviterete che il piccolo possa farsi male mentre viene dondolato.
- Infine, è necessario compiere tutta una serie di movimenti da un lato all’altro e dall’alto verso il basso.
“Il metodo Oomba Loomba è una tecnica relativamente nuova. È stata diffusa in Internet da una coppia di genitori che l’ha utilizzata per la prima volta 5 anni fa”
Il metodo Oomba Loomba funziona davvero?
I genitori, dopo aver notato l’efficacia di questa tecnica, hanno caricato il video su YouTube riscuotendo un enorme successo. A partire dalla prima pubblicazione, infatti, il video ha raggiunto 7 milioni di visualizzazioni.
Alcuni hanno commentato che questa tecnica non ha funzionato. Altri invece hanno assicurato che è davvero efficace.
Certi esperti come il pediatra neonatologo Adolfo Gómez Papí, autore di diversi libri per genitori, sulla sua pagina di Facebook ha sottolineato che “ai neonati questo metodo piace tantissimo, perché si sentono protetti e sono in movimento.
Proprio come quando vengono fatti addormentare cullandoli o quando vengono portati in giro dentro alla fascia o al marsupio.
Sebbene questo metodo sia accettato da alcuni specialisti come Gómez Papí, altri come Jodi Mindell, direttrice associata dello Sleep Center Children’s Hospital of Philadelphia si è detta contraria a questa pratica.
Mindell, infatti, reputa sbagliato dondolare un bambino tutte le notti. E aggiunge che così facendo il bambino si abituerà a questa pratica e non dormirà più in nessun altro modo.
La tecnica sta nel movimento
È importante sottolineare che i genitori che decidono di applicare il metodo Oomba Loomba devono compiere movimenti molto delicati e consultare il pediatra prima di metterlo in pratica. Questo perché, anche se si tratta di un metodo ampiamente conosciuto e utilizzato, dobbiamo essere sicuri che si possa applicare e che il bambino non ne risentirà in alcun modo.
Come abbiamo evidenziato poco fa, i movimenti devono essere dolci e delicati, non eseguiti con forza o in maniera brusca. Alla base di questo metodo c’è l’idea che il bambino sia in una fase molto delicata dello sviluppo.
D’altra parte, è importante sostenere la testa del bambino in modo adeguato. In caso contrario, si corre il rischio di provocargli qualche lesione cerebrale. Questa condizione è nota a tutti con il nome di sindrome del bambino scosso.
Per concludere, esistono molte tecniche per far addormentare il bambino, quasi tutte ampiamente approvate dagli esperti del settore. Il metodo Oomba Loomba, per quanto controverso, è uno di esse.
Tuttavia, non dobbiamo dimenticare di consultare il pediatra e di avere la sua approvazione prima di adottare qualsiasi metodo.