L'intelligenza si eredita dalla madre?
“Tale padre, tale figlio“, recita un vecchio detto popolare. Che però bisognerebbe trasformare in “tale madre, tale intelligenza”. Infatti la scienza ha aperto un grande dibattito, dopo aver dimostrato che l’intelligenza si eredita dalla madre.
Ci dispiace per i papà lettori di Siamo Mamme. Per quanto i figli mostrino qualcuno dei loro tratti somatici, l’intelligenza è di solito merito della mamma. Sì, un ulteriore merito per quelle donne che realizzano il miracolo della vita!
I ricercatori hanno verificato che le donne trasmettono i geni dell’intelligenza attraverso i cosiddetti “geni condizionati”. Questi hanno un’etichetta biochimica che dimostra la loro origine. Se provengono dalla madre funzionano. Al contrario, se provengono dal padre, restano inattivi.
L’intelligenza si eredita
Si è sempre saputo che l’intelligenza ha una componente ereditaria. Tuttavia diverse ricerche recenti hanno provato che i bambini ereditano l’intelligenza materna, dal momento che questi geni si trovano nel cromosoma X, trasmesso dalle donne.
Secondo uno studio dell’Università di Cambridge, i geni materni contribuiscono allo sviluppo dei centri di pensiero del cervello. Lo studio sostiene che le bambine hanno maggiori probabilità di ereditare l’intelligenza della madre in quanto ereditano due cromosomi X. I bambini invece, ne ereditano solo uno.
Le cellule dei geni paterni si accumulano piuttosto nelle regioni del cervello emozionale che formano parte del sistema limbico, preposto a garantire la sopravvivenza attraverso funzioni come il sesso, l’alimentazione o l’aggressività.
Nonostante ciò, non c’è nessuna cellula di origine paterna nella corteccia cerebrale. La corteccia è il luogo dove si sviluppano le funzioni cognitive più avanzate come l’intelligenza, il pensiero, il linguaggio e la pianificazione. Al contrario, in questa regione del cervello sono state trovate solo cellule di provenienza femminile.
Nuovi studi sull’intelligenza infantile
Recentemente, ricercatori dell’Università di Ulm (Germania) hanno studiato i geni coinvolti nei danni cerebrali e hanno scoperto che quelli relazionati alle abilità cognitive si trovano nel cromosoma X.
Tuttavia il risultato più interessante su questo tema proviene dagli Stati Uniti. durante uno studio sono stati intervistati approssimativamente dodicimila giovani tra i 14 e i 22 anni. In questo studio si sono tenuti in conto numerosi fattori: dal colore della pelle all’educazione, al livello socio-economico.
Con questa ricerca, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che l’elemento maggiormente in grado di predire l’intelligenza è il Quoziente Intellettivo della madre. Per essere precisi, hanno provato che il Q.I. dei giovani si discostava in media di solo 15 punti da quello materno.
Spiegazioni al di là della genetica
Questo meccanismo si basa sulla sicurezza che l’attaccamento fornisce loro nel momento dell’esplorazione, e sulla fiducia nel risolvere le difficoltà senza perdersi d’animo. Queste madri offrono ai figli vari livelli di aiuto di fronte agli ostacoli, contribuendo a stimolare le loro potenzialità.
L’Università di Washington ha provato l’importanza della relazione affettiva nello sviluppo del cervello. L’amore e l’attaccamento della madre sono fondamentali per la crescita di alcune parti del cervello.
Lo studio mostra che quando la madre appoggia emozionalmente suo figlio e soddisfa in maniera adeguata i suoi bisogni fisici ed emotivi, l’ippocampo del piccolo è circa il 10% più grande di quello dei bambini con mamme distanti emozionalmente.
L’intelligenza va sviluppata
L’intelligenza si eredita ma si sviluppa anche, e ciò richiede una certa stimolazione. E qui si presenta un ulteriore merito della madre, dato che generalmente è lei quella che stimola i bambini a svilupparla.
Una delle basi dell’intelligenza è l’alimentazione. Dal momento in cui la madre offre il seno al piccolo, comincia a stringere con lui un legame unico. Per questo secondo alcune teorie i bambini allattati per più tempo diventano più intelligenti.
Inoltre la mamma ha un’influenza enorme sullo sviluppo dell’intelligenza dal momento in cui suo figlio si trova nel suo ventre. Da questo momento il bambino comincia ad essere stimolato attraverso la musica o nutrienti importanti per il suo sviluppo.
Dobbiamo essere grati a nostra madre per essere intelligenti, e non deve sembrare strano quanto sveglio sia il piccolo. Dopotutto, deve aver preso da qualcuno!