La genetica influenza le carie dei bambini?

La carie del bambino può essere legata alla genetica familiare. Tuttavia, esistono diversi fattori che determinano l'insorgenza e la gravità della malattia.

Scritto e verificato la dentista Vanesa Evangelina Buffa.

Ultimo aggiornamento: 11 aprile, 2024

È risaputo che mangiare dolci e non lavarsi correttamente i denti è un fattore di rischio per danni ai denti. Ma ti sei mai chiesto quanto la genetica influenzi lo sviluppo delle carie nel tuo bambino? In questo articolo, vi diciamo cosa dice la scienza al riguardo.

Le carie infantili sono una delle malattie più frequenti durante l’infanzia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2017, oltre 530 milioni di bambini in tutto il mondo presentavano carie nei denti da latte.

I comportamenti e le abitudini sono i fattori più importanti quando compare la malattia. Esiste però anche una componente genetica a cui bisogna prestare attenzione. Molti genitori che hanno sofferto di carie fin dalla tenera età si chiedono se trasmetteranno questa patologia ai propri figli. Vediamo nel dettaglio il ruolo della genetica nello sviluppo di questa malattia.

Come si formano le carie nei bambini?

La carie dentale è considerata una malattia cronica e multifattoriale. È il deterioramento dei denti dovuto alla demineralizzazione che si verifica quando l’ambiente orale diventa molto acido. Questo acido proviene dai batteri della nostra bocca che elaborano i carboidrati nella nostra dieta.

Quando l’igiene orale è nulla o carente, oppure la dieta prevede un elevato contenuto di zuccheri semplici, si ha una maggiore proliferazione di germi. Questo aumenta la produzione di acidi e, con essa, i denti perdono più minerali e le carie avanzano.

Secondo gli studi condotti dalla Revista Científica Odontológica, la malattia è il risultato di uno squilibrio ecologico del biofilm, che è un gruppo di microrganismi che aderiscono ai tessuti viventi e la loro riproduzione è causata da un’eccessiva assunzione di zucchero.

In ogni caso intervengono anche altre situazioni, come il persistere di questo squilibrio nel tempo e le caratteristiche dell’ospite. Per quanto riguarda quest’ultimo, alcune caratteristiche dipendono da fattori ereditari:

• La quantità di saliva
• Il pH della bocca.
• L’anatomia dei denti.

La relazione tra le cavità di tuo figlio e la genetica

Come vi abbiamo detto, le carie infantili si verificano a causa di uno squilibrio nell’ambiente orale. Ciò è correlato ad un elevato apporto di zuccheri e ad una scarsa igiene orale. Tuttavia, sebbene non sia un fattore determinante, la genetica può influenzare la maggiore predisposizione a soffrire di questa patologia.

Il ruolo dei fattori genetici nell’aspetto e nello sviluppo della carie dentale è un argomento ancora oggetto di indagine. Secondo una revisione della letteratura dell’Università Centrale dell’Ecuador, la genetica potrebbe contribuire allo sviluppo della carie attraverso 4 gruppi genici principali:

1. Quelli che agiscono nello sviluppo morfologico dello smalto dentale, perché uno smalto di qualità inferiore favorisce la colonizzazione di microrganismi e la distruzione. Allo stesso modo, la rugosità delle superfici dentali o il numero e la forma delle cuspidi aumentano la ritenzione della placca batterica e predispongono allo sviluppo della carie.
2. Quelli che intervengono nella preferenza di certi sapori, poiché provocano il consumo eccessivo di carboidrati e zuccheri, che favorisce lo sviluppo della malattia.
3. Geni che influenzano la secrezione o la qualità della saliva, influenzandone la funzione protettiva.
4. Le sequenze genomiche che influenzano la risposta immunitaria e favoriscono la proliferazione di germi patogeni.

La trasmissione di questi geni tra le generazioni spiega la tendenza di diversi membri di una famiglia a soffrire di carie. In ogni caso, ciò che viene ereditato è la maggiore predisposizione, non la malattia stessa. Ebbene, come vi abbiamo detto, sono necessari altri fattori perché avvenga la demineralizzazione dei denti.

Secondo la Revista Universitas Odontológica, questi geni sono ben identificati. Ma a meno che non vengano effettuati specifici studi genetici, non è possibile sapere se tuo figlio è portatore delle sequenze che lo predispongono ad avere più carie. Per questo motivo è importante controllare i fattori ambientali su cui è possibile agire.

Se ho carie, le avrà anche mio figlio?

Per rispondere a questa domanda, non è solo necessario valutare se la genetica influenza la carie nei bambini. È inoltre necessario analizzare lo stato di salute orale dei genitori, le abitudini familiari, le abitudini alimentari e igieniche.

È vero che i bambini possono ereditare alcune caratteristiche orali che li predispongono alla carie. Ma ci sono diversi fattori necessari per sviluppare la malattia.

Se i genitori hanno la bocca in cattive condizioni (con carie attive e non curate, tartaro o malattia parodontale) possono trasmettere batteri patogeni dalla loro bocca ai figli. In questo caso, i loro piccoli possono sviluppare lesioni dentali precoci dovute ai genitori, ma non per eredità.

Assaggiare il cibo dei bambini, soffiare sulla loro pappa, pulire i ciucci con la propria saliva o baciarli sulla bocca sono azioni che contribuiscono alla trasmissione dei germi.

Inoltre, se la famiglia consuma cibi ricchi di zuccheri, il rischio aumenta. Dare ai bambini bevande o alimenti molto dolci favorisce la moltiplicazione dei batteri e la produzione di acidi che danneggiano i denti.

Allo stesso modo, la scarsa attenzione alle abitudini di igiene orale è un’altra situazione che può mettere a rischio i denti dei più piccoli. I genitori possono avere la carie perché non si lavano i denti con la tecnica o la frequenza indicata. Se ripetono questo comportamento dannoso con i propri figli, è probabile che anche i più piccoli subiscano le conseguenze di una scarsa igiene.

Studi illuminanti

Fattori esterni come comportamenti, insegnamenti e abitudini influenzano la salute orale dei bambini. Lo spiega uno studio pubblicato sulla rivista australiana Pediatrics.

Per l’indagine sono state reclutate 250 gravidanze gemellari (identiche e non identiche). I dati demografici, sanitari e fenotipici sono stati raccolti durante la gestazione, la nascita, i 18 mesi e i 6 anni di età. Analizzando lo sviluppo della carie nei bambini, lo studio ha rilevato che uno su tre dei gemelli studiati (32,2%) aveva la malattia e il 24% aveva lesioni in stadio avanzato.

Nelle loro osservazioni, i ricercatori hanno notato che confrontando la salute orale dei gemelli identici, non era più simile a quella dei gemelli fraterni. Così hanno concluso che il rischio di carie è legato a fattori ambientali e non genetici. Lo studio ha rilevato una stretta relazione tra la salute orale dei bambini con lo stile di vita, i comportamenti e la salute della madre durante la gravidanza.

Genetica e ambiente nello sviluppo della carie

D’altra parte, uno studio pubblicato sulla National Library of Medicine, ha valutato i fattori genetici e ambientali che contribuiscono allo sviluppo delle carie della prima infanzia.

Dopo aver valutato 259 bambini non imparentati, hanno stabilito che esistono situazioni esterne e interazioni genetiche in grado di agire come fattori protettivi o come situazioni di rischio per la carie della prima infanzia.

La genetica, quindi, può predisporre alla comparsa di carie, o prevenirne la comparsa. Fattori ereditari e ambientali, insieme, contribuiscono allo sviluppo o meno della malattia.

Previeni le carie di tuo figlio oltre la genetica

Il fatto che tu abbia sofferto di problemi dentali per tutta la vita non significa che la tua prole debba ripetere la tua storia. Al di là della genetica, sarà la cura che prendi nella salute orale del tuo bambino che aiuterà a prevenire la carie.

Offrire ai propri figli una dieta sana con poco zucchero è fondamentale per prevenire danni ai loro denti. Inoltre, devi occuparti di igienizzare correttamente la bocca dei tuoi figli fin dalla tenera età. E non dimenticare che visite regolari dal dentista pediatrico completano la cura.