Buonanotte, mamma: il miglior modo in cui può finire la giornata

Buonanotte, mamma: il miglior modo in cui può finire la giornata
María Alejandra Castro Arbeláez

Revisionato e approvato da la psicologa María Alejandra Castro Arbeláez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2021

A volte, il nodo dei nostri problemi svanisce in un attimo solo guardando i nostri bambini dormire e augurandogli la buonanotte. Non importa più lo stress della giornata, non importa quello che dobbiamo fare domani, non importa la stanchezza… perché se i nostri bambini stanno bene, tutto va bene. È così semplice.

Nonostante non manchi chi vi vuole ricordare ancora e ancora che la maternità e l’educazione dei figli è un percorso complicato e impegnativo, voi già avete le idee chiare. Avere un bambino in realtà vi rende la vita molto più semplice. Infatti, c’è un aspetto che senza dubbio avrete già percepito: i figli fanno sì che qualsiasi sforzo sia valso la pena, loro ti danno una ragione per continuare ad andare avanti ogni giorno. Loro sono tutto il vostro mondo.

Avere questo atteggiamento, per quanto sembri curioso, è vitale, è sinonimo di salute e benessere. E non lo diciamo alla leggera o per caso. Secondo uno studio portato a termine dall’Università della Finlandia, i genitori che non sanno gestire lo stress e che non apprezzano le cose più semplici della vita corrono il rischio di trasmettere ai propri figli questi stessi schemi d’ansia.

In questo modo, non fa mai male ricordare qualcosa di così semplice, che senza dubbio voi stesse vi sarete dette più di una volta: i problemi, le pressioni del giorno e l’ansia devono rimanere fuori casa e lontano dalla “portata” dei bambini. Quando siamo con i nostri piccoli devono percepire che sono la nostra massima priorità, l’origine della nostra felicità.

Non voglio andare a dormire, mamma!

Gli esperti in dinamiche familiari e persino quelli in relazioni di coppia tendono a dare un consiglio molto semplice: non dobbiamo mai andare a dormire arrabbiati con i nostri coniugi. Non bisogna sorprendersi che sia così anche con i bambini.

  • In molte case, l’ora della nanna dei più piccoli è spesso origine di conflitti, proteste e qualche scenata.
  • I nostri piccoli tendono a essere abbastanza restii a staccarsi di punto in bianco dai loro giochi o dalle loro attività per andare a dormire. Da qui, più di una mamma e di qualche papà non avrà altro rimedio che portarli controvoglia fino alla loro camera. Terminando così la giornata in modo inadeguato, con rabbia e malumore.

Non finite mai la vostra giornata senza dire “ti voglio bene” ai vostri figli. Non spegnete la luce della stanza senza augurare la “buonanotte” con un sorriso di complicità, per ricordargli che va tutto bene, che sono amati.

Se questa situazione si ripete ogni giorno e a questa aggiungiamo inoltre la stanchezza dei giorni a causa delle rispettive giornate di lavoro, abbiamo già senza dubbio gli ingredienti sufficienti per vedere l’ultimo momento del giorno come qualcosa di abbastanza traumatico. Quando, in realtà, dovrebbe essere il momento più magico della giornata…

Ti darò la buonanotte con tranquillità, starò con te fino a che non ti addormenti

Sappiamo che c’è un po’ di polemica e più di qualche discrepanza sull’orario in cui bisogna mettere a letto i bambini. Ci sono madri e padri che tornano a casa più tardi da lavoro e non vogliono rinunciare a passare un po’ di tempo con i propri figli. Non vogliono rinunciare a condividere qualche momento con loro, a dargli affetto e frasi come “com’è andata la giornata?” e “come mi sei mancato”.

Resti chiaro che ogni famiglia ha le proprie regole, le proprie dinamiche interne che si adattano alle sue caratterische e necessità. Tuttavia, ci sono delle linee guida di base che non possiamo trascurare in questi ultimi momenti della giornata. Dal momento che, così come abbiamo sottolineato all’inizio, possono contribuire a una crescita migliore e a una miglior impronta emozionale nei vostri figli.

Un saluto rilassato

Se il vostro lavoro ve lo permette, è raccomandabile che stabiliate uno schema adeguato con cui favorire un’ora per andare a dormire. Un’ora prima, spegneremo la televisione o qualsiasi altro dispositivo elettronico, per rilassarci.

  • Un bagno prima di andare a dormire è sempre consigliabile.
  • Allo stesso modo, è sempre positivo accompagnarli a letto e stabilire qualche minuto di dialogo per parlare di tutto e di niente, per ridere, sognare o semplicemente leggere delle storie.

Tutto questo processo deve avvenire senza tensioni, senza litigi o proteste. Se si abituano a questa routine fin da piccoli, ci riusciranno alla perfezione.

L’amore è vedere i nostri figli dormire e pensare che questa è la felicità. Che niente puà soddisfarci di più di arrivare a casa e vederli riposare felici, arresi a un riposo in cui i sogni li accarezzano mentre noi ci domandiamo come possono essere così belli, così perfetti…

In questo ultimo momento della giornata devono parlare le emozioni, non le preoccupazioni

Ci sono genitori che si congedano rapidamente dai propri figli quando danno loro la buonanotte. Se suo figlio o figlia vuole dirgli qualcosa, è comune che il genitore risponda con “ora bisogna dormire e papà/mamma è stanco/a”.

  • Sappiamo che a quell’ora siamo tutti distrutti. Tuttavia, pochi istanti si stampano così chiari nella memoria emozionale dei nostri figli come quelli in cui ci troviamo sul bordo del loro letto. Leggiamo favole, facciamo promesse, auguriamo loro la buonanotte o semplicemente rimaniamo in silenzio sperando che dormano. Proteggendo i loro sogni, deliziandoci della loro compagnia dopo una giornata di tensioni.

Non esitate a godervi questi momenti irripetibili. L’infanzia dei vostri figli è molto corta e bisogna saper essere presenti, godersi quel “qui e ora” che non tornerà mai più.


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