Il senso di colpa nei bambini: attenzione!
Anche se l’infanzia è una fase della crescita apparentemente “semplice e leggera”, il mondo interiore dei bambini è più ricco e complesso di quanto possiamo pensare. Quando siamo piccoli, iniziamo a sviluppare delle convinzioni e delle emozioni che ci accompagneranno per tutta la vita, tra queste, il senso di colpa.
Cosa è il senso di colpa?
Nei bambini, il senso di colpa può essere definito come un’irrequietezza emotiva che si prova dopo aver commesso un’azione sbagliata o che ferisce gli altri. È a causa della particolare natura dei bambini che la colpa ha un impatto speciale su di loro.
Questa emozione è potente, dannosa e paralizzante. Se durante l’infanzia non impariamo a gestirla correttamente, può condizionare la nostra personalità e le nostre azioni per tutta la vita.
Da dove nasce il senso di colpa nei bambini?
Senza dubbio, la colpa non è qualcosa di innato che ci portiamo con noi dalla nascita, ma è un sentimento sociale che apprendiamo e sperimentiamo attraverso le nostre esperienze.
Gran parte della nostra visione e del nostro rapporto con il senso di colpa dipendono dall’educazione ricevuta dai nostri genitori e dai nostri insegnanti. Da piccoli osserviamo gli adulti che giudicano e incolpano gli altri e se stessi e, inconsciamente, imitiamo il loro modello di comportamento.
È molto comune che gli adulti usino il senso di colpa come metodo educativo per far vedere ai bambini le conseguenze delle loro azioni. In questi casi, è molto importante avere ed insegnare una disciplina cosciente e coerente che non sia basata sulle reazioni emotive incontrollate degli adulti stessi.
Colpa o responsabilità?
Come esseri umani, commettiamo tutti degli errori nella vita. A volte, ci comportiamo in un modo che, prima o poi, riconosciamo come errato. È allora che entra in gioco il tipo di educazione con cui siamo stati educati e, in base ad essa, privilegiamo dei sentimenti rispetto ad altri.
I danni del senso di colpa nei bambini
Un bambino educato a sentirsi in colpa è abituato a subire dei giudizi inflessibili. Se si sottolinea continuamente quello che il bambino fa di sbagliato, si danneggerà la sua autostima. Questo tipo di accuse non porta alla riflessione e ad agire di conseguenza, bensì alla stagnazione e al blocco.
Il bambino che vive questo tipo di esperienze rimarrà ancorato a quel disagio emotivo perché non ha ricevuto gli insegnamenti per gestirlo in altro modo. Questa situazione può condizionare la sua vita causando insicurezza, paura e auto-discriminazione.
Inoltre, ha influenza sulle sue relazioni interpersonali. Un bambino cresciuto coi sensi di colpa è più vulnerabile a questa emozione e può essere facilmente manipolato o diventare egli stesso un manipolatore.
Bambini educati ad essere responsabili
È necessario far comprendere ai bambini la differenza tra il bene ed il male e stabilire delle norme e dei limiti, ma bisogna farlo facendo loro capire l’importanza di essere responsabili.
La differenza principale con questo approccio è che si evidenziano le conseguenze naturali dei propri atti e non le sanzioni e le punizioni. Bisogna promuovere l’autonomia morale dei figli guidandoli ad agire secondo dei valori e non sotto l’obbligo o la paura di qualcosa.
Dovete aiutarli a riflettere in modo costruttivo sulle loro azioni e sulle possibili conseguenze. Quando si riconosce l’errore, il segreto è trovare subito un modo per rimediare e imparare dai propri sbagli. Quando avete fatto questo, l’emozione negativa deve scomparire. Restare ancorati ai propri errori causa solo un’inutile sofferenza.
Come possiamo educare i bambini ad essere responsabili e a non avere sensi di colpa?
- Prima di tutto dovete controllare ed essere responsabili delle vostre emozioni. Uno dei comportamenti che fa più male ai bambini è quando i genitori li fanno sentire colpevoli a causa della loro rabbia o del loro disagio. Ricordatevi che siete responsabili delle vostre emozioni e non dovete incolpare i figli per i vostri stati d’animo.
- Insegnate a vostri figli a “delimitare” la colpa. Aiutateli a riflettere sulla loro parte di responsabilità e su ciò che non li riguarda. Fate loro capire che non devono sempre sentire il senso di colpa o essere troppo esigenti con sé stessi.
- Incoraggiateli ad esprimere la loro emotività. Essere in grado di esprimere e condividere il senso di colpa li aiuta ad uscire dall’isolamento e a gestirlo in modo migliore.
- Sottolineate sempre l’importanza delle azioni, di riflettere sugli errori e di agire per rimediare o, nel caso non sia possibile, di chiedere perdono. Non bisogna paralizzarsi a causa del disagio che si prova.
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