Pedagogia critica: in cosa consiste?

Ci sono diversi rami all'interno della pedagogia come scienza: la pedagogia critica è uno di questi.
Pedagogia critica: in cosa consiste?
María Matilde

Scritto e verificato l'educatrice María Matilde.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

Per sapere cos’è la pedagogia critica, come prima cosa dobbiamo considerare che si tratta di un ramo della pedagogia come disciplina e scienza.

La pedagogia è la disciplina che si occupa di studiare, analizzare e perfezionare il fenomeno educativo e l’insegnamento in tutta la sua complessità. È una scienza applicata di natura psicosociale che mira a organizzare l’educazione e la formazione delle persone.

Nel corso del tempo, la pedagogia si è diversificata in differenti rami di studio incentrati su aspetti specifici e da cui sono stati sviluppati diversi tipi di pedagogia. In questo articolo, parleremo della pedagogia critica.

Pedagogia critica: in cosa consiste?

È una proposta di insegnamento alternativo che mira ad aiutare gli studenti a mettere in discussione e sfidare il dominio, le credenze e le pratiche che lo generano.

Quando parliamo di dominio, ci riferiamo a una situazione in cui una persona o un gruppo, attraverso la persuasione, la pressione, la minaccia o persino la forza, impongono le loro idee, le loro regole e punti di vista, le loro credenze o verità.

Lavagna con formule e libri

La pedagogia critica si basa sulle scienze sociali critiche, in particolare sulle idee di Antonio Gamsci, filosofo, politico e pensatore marxista. Questi principi successivamente vennero ripresi dal movimento di contestazione dell’America Latina.

Paulo Freire (1921-1997) fu uno dei principali rappresentanti e promotori della pedagogia critica e uno dei teorici più influenti del ventesimo secolo. Le sue idee vengono sviluppate in opere come L’Educazione come pratica della libertà o La pedagogia degli oppressi. Si tratta di opere considerate fondamentali non solo in campo educativo e pedagogico, ma anche in altri settori sociali e politici.

In questo senso, Freire sviluppa una potente azione pedagogica e politica nel suo paese natale, il Brasile. L’intenzione era quella di promuovere un processo di alfabetizzazione politica per combattere l’elevato analfabetismo del suo paese.

Principi e obiettivi fondamentali della pedagogia critica

L’obiettivo principale della pedagogia critica è quello di costruire una società più giusta e più umana. Per questo motivo, la pedagogia critica cerca di mantenere una relazione costante tra teoria e pratica (prassi) per raggiungere e sviluppare un pensiero critico negli studenti. Un pensiero che consenta loro di mettere in discussione le figure e le relazioni di potere che operano nelle società.

Vale a dire, una pedagogia critica è una pedagogia rivoluzionaria, immersa in un metodo dialettico di insegnamento. Questo inizia con l’esperienza (pratica) degli studenti e ne approfitta per aiutarli ad avere una comprensione più critica, strutturale e scientifica della loro vita quotidiana in relazione alla vita degli altri.

Inoltre, mira ad avere una comprensione critica delle mediazioni istituzionali, culturali e sociali che strutturano tali relazioni (teoria).

Paulo Freire ha difeso la capacità degli studenti di pensare in modo critico alla propria situazione educativa, riconoscendo in essa e nelle loro esperienze le connessioni con il più ampio contesto sociale. Questa conoscenza favorisce un tipo di educazione liberatrice che può agire contro l’oppressione e i poteri che operano nella società.

Nel suo libro La pedagogia degli oppressi, Freire critica aspramente l’educazione e le pedagogie tradizionali, sostenendo che esse considerano gli studenti come destinatari in cui verranno depositate le conoscenze. L’autore non accetta l’idea dell’educatore come unico possessore della conoscenza da trasmettere agli studenti in modo passivo.

Il ruolo degli educatori non è quello di offrire agli studenti risposte dogmatiche o prestabilite a problemi sociali, economici e politici. Al contrario, è quello di incoraggiare e stimolare gli studenti a mettere in discussione e rendere problematiche le ingiustizie sociali esistenti.

Puzzle del cervello umano

L’eredità di questa pedagogia oggi

Abbiamo parlato dei principi fondamentali della pedagogia critica, ma vale la pena anche sottolineare la sua eredità. Oggi, le idee principali su cui si basa la pedagogia critica continuano a essere riprese da teorici e pensatori provenienti da innumerevoli ambiti culturali, accademici, sociali e scientifici.

L’eredità principale di questa disciplina per gli sviluppi teorici e le pratiche sociali è il fatto di concepire il processo educativo come un’azione culturale. Questo processo è essenziale per promuovere i cambiamenti sociali e creare una società formata da uomini e donne liberi.

È essenziale che gli educatori insegnino agli studenti a pensare al modo in cui stanno sviluppando il loro processo di apprendimento. Gli studenti devono essere in grado di costruire la conoscenza come un atto politico, diventando esseri sociali attivi, critici e pensanti della società in cui vivono.


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