Allattamento e farmaci: sfatiamo i miti

Allattamento e farmaci: sfatiamo i miti

Ultimo aggiornamento: 09 maggio, 2018

“Sicuramente, come madri, niente vi preoccupa di più di dover assumere dei farmaci mentre state allattando. Mantenete la calma e prendete appunti sui consigli che vi daremo di seguito su allattamento e farmaci.”

Allattamento e farmaci sono due parole che le madri non associano spesso. La cosa ideale sarebbe godere di buona salute per tutto questo lungo periodo e non soffrire di nessun tipo di patologia.

La perfezione però non esiste. Quello che vogliamo che sappiate è che esistono diversi miti intorno a questo argomento e che sì, si può assumere dei farmaci mentre si allatta. La chiave è seguire le indicazioni del vostro pediatra.

Allattamento e farmaci: sfatiamo i miti

Lo scopo di questo articolo è quello di sfatare alcuni miti sull’allattamento, ma tenendo sempre bene a mente che qualsiasi dubbio abbiate è bene parlarne con il vostro pediatra e non considerare le notizie in rete come oro colato.

Secondo diversi studi l’80% delle madri durante l’allattamento hanno bisogno di assumere dei farmaci, per svariati motivi. Molte di loro sospendono l’allattamento per questo periodo, ma spesso si tratta di una decisione frutto di disinformazione e false credenze che si sono create intorno a questo tema.

Quello che molte mamme ignorano è che i farmaci prescritti dal vostro medico non andranno in nessun modo a influire sul latte, oppure la loro presenza è talmente impercettibile che non comporterà nessun rischio per il bebè.

La quantità di agenti chimici nel latte dovuti all’ingestione orale di farmaci è talmente scarsa che difficilmente può essere individuata persino da un esame medico.

Lo stesso succede con i farmaci ad uso topico come i corticosteroidi per esempio, o le gocce oculari. L’importante è comunque che il piccolo non abbia contatto diretto con la crema attraverso la pelle della madre. 

 

allattamento e farmaci

Da dove arrivano i miti su allattamento e farmaci?

Lla grande maggioranza dei farmaci sul mercato presentano la dicitura: “Se siete in gravidanza o nel periodo dell’allattamento consultate il vostro medico prima di assumere questo prodotto.”

Questa informazione è del tutto pertinente dato che deve essere il medico a indicare la somministrazione, gli orari e le dosi. Se si presta abbastanza attenzione si vedrà che l’avvertenza consiglia di “consultare” il medico ma non dice che il prodotto è assolutamente vietato.

Indicare se il prodotto è controindicato per le madri che allattano è una norma e di un dovere legale della casa farmaceutica.

In questi casi, l’etichetta dovrebbe recitare: Non somministrare a donne incinte o in sospetto di gravidanza e donne che allattano. Dovesse essere imprescindibile il suo uso in mancanza di alternative terapeutiche, si deve sospendere temporaneamente l’allattamento materno durante il trattamento.”

“Allattamento e farmaci sono spesso due argomenti incompatibili, ma non è sempre così.”

In questa seconda avvertenza c’è sicuramente un divieto. Nonostante ciò viene chiarito che la sospensione dell’allattamento è temporaneo. 

Bisogna leggere attentamente i foglietti illustrativi dei farmaci e non perdere la calma, né tanto meno dare per scontato che si debba interrompere definitivamente l’allattamento. Allo stesso modo non si deve impedire alla madre di curare la patologia di cui soffre.

Farmaci che si possono utilizzare durante l’allattamento

Molti farmaci di uso comune hanno superato i test ed è risultato che la loro assunzione corretta non produce nessun danno al bebè o al latte materno. Questi farmaci sono:

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Farmaci proibiti in allattamento

I farmaci assolutamente vietati durante l’allattamento sono quelli connessi con la cura di cancro e HIV. Esistono anche farmaci che non sono dannosi al piccolo, se presi seguendo istruzioni specifiche, altrimenti si potrebbe incorrere in diversi inconvenienti.

Il paracetamolo ad esempio, appare nella lista dei farmaci sicuri, ma deve essere assunto dopo la poppata o almeno 2 ore prima di allattare, visto che causa sonnolenza nel bebè.

Il propanolo usato per l’ipertensione non causa danni al bebè, ma produce una riduzione della produzione di latte. Lo stesso effetto è causato dalla pillola contraccettiva che non influisce sul bebè ma sulla produzione di latte della madre.

Comprendendo che a volte il problema risiede anche nella lettura errata dei foglietti illustrativi, potete stare tranquille e assumere i farmaci consigliati dal medico. Infine vi ricordiamo l’importanza di evitare, a tutti i costi, di automedicarvi.

 

 


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.